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Roberto Loreggian all’Auditorium Lo Squero

Il talentuoso musicista ritorna nell’isola di San Giorgio per interpretare un capolavoro di J.S.Bach

Sabato 18 alle 16 e 30 tutti col fiato sospeso per ascoltare le Variazioni Goldberg BWV 988, eseguite dal clavicembalista Roberto Loreggian, che le ha recentemente registrate per la Dynamic.

All’origine della composizione ci sarebbe stata la richiesta di un allievo di Bach, Johann Gottlieb Goldberg, di avere una composizione cembalistica piuttosto lunga destinata ad allietare le notti insonni del conte von Keyserling, secondo quanto affermò nel 1802 Nikolaus Forkel, il primo biografo di Bach.

Col titolo di Aria mit verschiedenen Veranderungen, le Variazioni apparvero per la prima volta a stampa sul finire del 1741 come quarta parte del Klavierubung. Come si legge nel libretto allegato al CD Dynamic, scritto da Loreggian e Danilo Prefumo, “l’Aria che funge da pretesto per le trenta variazioni che seguono, è di mano dello stesso Bach e viene replicata al termine della composizione, sicché l’opera ha una forma fortemente simmetrica, costituita da 32 elementi ( Aria – Variazioni 1/30 – Aria ). A metà esatta della composizione compare una Ouverture, che presenta una seconda parte fugata. Le Variazioni Goldberg sono il brano tecnicamente più complesso scritto da Bach. Tutte le risorse tecnico-espressive del clavicembalo sono ampiamente investigate e dispiegate con la realizzazione di grandi effetti. Nonostante alcune variazioni richiedano complessi incroci delle mani nello stile di Domenico Scarlatti, le Goldberg mostrano un Bach rivolto non solo al presente, ma anche al passato. Sono i modelli tedeschi e così pure quelli francesi ed italiani del secolo precedente, cui Bach sempre attinge a piene mani, ad animare lo spirito di molte variazioni”. In particolare emerge “ il legame con lo Stylus phantasticus di Buxteude, la cantabilità dell’aria italiana ed il virtuosismo dei grandi violinisti padani e veneziani di inizio ‘700.

Di grande importanza l’impalcatura numerologica che regge tutta l’opera. Seguendo una tradizione millenaria che affonda le sue radici nel pensiero classico ( basti pensare alle relazioni numeriche che animano opere di poeti come Virgilio, Lucrezio o di filosofi quali Aristotele o Pitagora), Bach conferisce alle Variazioni Goldberg una solida struttura speculativo-numerologica. Le Goldberg sono concepite come un’architettura di 30 variazioni (ognuna delle quali consta di 32 battute) con l’aria ripetuta due volte, per un totale di 32 brani”.

Da ricordare infine che il genere del tema con variazioni godette di larghissima fortuna nella musica strumentale del XVIII° e XIX° secolo, sia nell’ambito degli strumenti a tastiera, che in quello degli strumenti ad arco.

Dopo aver conseguito il diploma in organo e clavicembalo, Roberto Loreggian si è perfezionato presso il Conservatorio dell’Aja (Olanda), sotto la guida di Ton Koopman. Si è esibito in alcune delle più importanti sale da concerto ( Parco della musica, Roma, Kioi Hall, Tokyo, Teatro Colon, Buenos Aires, Great Hall del Conservatorio di Mosca ) e in rinomati festival ( MITO, sagra Malatestiana, Festival dei Due Mondi, Spoleto, Accademia di Santa Cecilia, Serate musicali Milano) sia come solista che come accompagnatore con musicisti ed orchestre. Attualmente insegna presso il Conservatorio Pollini di Padova.

Info : www.asolomusica.com

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