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 Home page > Tribuna Libera > Rivendicazione di Miss Italia

Rivendicazione di Miss Italia

Premetto che non vedo Miss Italia probabilmente dai tempi della Bosè e della Lollo, della Mangano e della Loren che, spuntate da un concorso di bellezza, come modelli di donna mi paiono notevoli in tutti i sensi.

Da allora mi son vista però Miss España, che nella forma non ha nulla di diverso da Miss Italia: una manifestazione tutto sommato per famiglie, dove si fa il tifo dal televisore del salotto per una regione o una provincia, in un campanilismo un po’ naïf che ha poco a che vedere con la sgambatura del costume e del Costume.

La differenza sta altrove, nel contenitoreMiss España si svolge in un servizio pubblico che non conosce lottizzazione, non esige canone ed è impermeabile all’interesse privato. In un’azienda statale che, mantenendosi sostanzialmente indipendente dalla politica e dalla sua fitta trama di interessi di ogni genere, favorisce la parità e l’uguaglianza tra i propri dipendenti. I dirigenti donne e le giornaliste sono tante quante i colleghi maschi e molto più numerose di quelle donne che decidono legittimamente di fare della loro bellezza il perno di una carriera professionale. E, ancora più a monte, l’importante è che tutte le donne, indipendentemente dal ruolo che si scelgono, mute o ciarliere, vestite o discinte, sappiano di essere tutelate da una legge efficace e rigorosamente applicata contro eventuali violenze, soprusi, emarginazioni o discriminazioni compiute contro di loro in qualsiasi ambito.

È questo il punto, non un concorso di bellezza effimero quanto la bellezza stessa. Pare però che questo Governo non faccia che agitare la superficie di ogni questione senza azzeccarne mai il cuore. E, soprattutto, rinviando all’infinito ogni soluzione.

E se poi in RAI guardiamo indietro, quando ci sembrava migliore, a quelle Orsomando e Cannuli parlanti a comando e sempre vestite a collo alto, non erano certo una “scelta civile”, sugli schermi di un servizio pubblico. Sì lo specchio della nostra rattrappita civiltà.

Di @MonicaRBedana

 

Foto logo: Wikimedia

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