• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Riabilitare Bertone: disse no subito ai fondi Bambin Gesù

Riabilitare Bertone: disse no subito ai fondi Bambin Gesù

300.000 Euro messi da lui, l'attico è della Congregazione...

Da una disamina attenta delle carte conosciutissime anche dai giornalisti de "L'Espresso", così come degl'atti e dei fatti la vicenda del "superattico" del Card. Tarcisio Bertone assume sempre più i connotati non solo di una mega bufala giornalistica ma si tinge anche di giallo e di intrigo contro il porporato vaticano. Anzitutto una prima precisazione importante: il "superattico" non appartiene al Cardinale bensì alla Congregazione ed è fruibile per tutti gli inquilini dello stabile in cui è situato al terzo piano anche l'appartamento del Cardinale.

Inoltre, proprio in una delle lettere in causa Bertone si esprime in modo seccamente e categoricamente negativo all'utilizzo di fondi del "Bambin Gesù" per la sua ristrutturazione. Il consenso del Cardinale è semplicemente per la proposta di ristrutturare l'attico onde lo si possa utilizzare, anche da parte del "Bambin Gesù" per fini istituzionali. Dunque sì all'idea di ristrutturare l'attico,no all'utilizzo di fondi del "Bambin Gesù": i fondi avrebbero dovuti essere recuperati in altro modo. E' questo quanto emerge da una lettura attenta e doviziosa delle carte in questione. A questo punto l'affermazione che "il Card Bertone ha dirottato fondi per i bambini malati al fine di ristrutturare il proprio attico" è più che una grossolana forzatura giornalistica di bassissimo livello: è una vera e propria calunnia diffamatoria. Anche sui fondi si apre un altro capitolo inquietante: Tarcisio Bertone infatti, dimostratamente, ha versato 300.000 Euro condividendo la finalità del progetto. La ristrutturazione è costata 430.000 Euro: dal "Bambin Gesù" ne sono stati versati, senza autorizzazione, 400.000.

La cifra totale versata è dunque di 700.000 Euro. Mancano perciò 270.000 Euro. Il Vaticano in realtà è dunque parte lesa. L'inchiesta voluta da Papa Francesco è a questo punto doverosa tanto quanto lo è una radicale messa in discussione della linea editoriale de "L'Espresso / Repubblica" sempre più alla ricerca di costruzioni sensazionalistiche per ovviare ad un crollo delle vendite, palese dopo il "lascio" della direzione dell'ormai anziano ma validissimo Eugenio Scalfari.

Altrettanto doveroso è che i responsabili dirigenziali del gruppo "L'Espresso / Repubblica", sia a livello giornalistico che non siano chiamati a rispondere delle proprie responsabilità civili e penali.

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità