Ravenna: 9,5 milioni di euro di buco per i servizi sociali

Ravenna è turbata in questi giorni da un grosso illecito amministrativo. Una voragine, è stata scoperta durante la fase di liquidaziione del Consorzio stesso, con la nuova normativa di passaggio alle Asp. Le opposizioni insorgono, per conoscere dove sono finite tutte queste somme e nelle mani di chi?

"I responsabili debbono pagare" ha detto il sindaco Matteucci in un’affolata conferenza stampa.

Un lunedì "nero" quello del 19 aprile, per il Sindaco della città dei mosaici, che nel primo pomeriggio si è presentato su sua richiesta al procuratore della Repubblica di Ravenna Mescolini, per essere ascoltato sulla nota vicenda del Consorzio per i Servizi Sociali, come lo stesso aveva preannunciato nei giorni scorsi. Molte le domande rivolte al primo cittadfino nel corso di questa conferenza stampa, ma le risposte sono state poche ed evasive, motivate, anche, dalla delicatezza dell’argomento e dall’obbligo imposto dal Magistrato

Un’oretta scarsa trascorsa in Procura, della quale il Sindaco ha lasciato emergere: "Gli ho rappresentato quanto emerso durante l’assemblea dei soci del Consorzio e ho affermato due principi: se astrattamente la procura, nel prosieguo delle indagini dovesse ravvisare profili penali, gli uffici dei quattro enti soci del Consorzio (Comune di Ravenna, Russi, Cervia ed ASL di Ravenna, ndr) sono a completa disposizione per collaborare con gli inquirenti. Se io stesso nei prossimi giorni, nel lavoro che devo fare per chiudere questa voragine che si è aperta, ravvisassi elementi di natura penale, presenterò immediatamente denuncia. Il procuratore Mescolini ha preso atto e mi ha autorizzato a riferire dell’incontro".

Forti ripercussioni sul caso, vi saranno nel Consiglio Comunale indetto per stasera da parte di tutte le opposizioni, mentre "a breve indirò un Consiglio Comunale straordinario aperto a tutti cittadini", ha lasciato intendere il primo cittadino al termine della conferenza.