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Rai: Berlusconi chiede il nome alla sinistra dopo il no di De Bortoli

Berlusconi non perde un attimo e dopo il rifiuto di De Bortoli a prendere in mano le redini della tv pubblica dice: “Sul nome di Ferruccio De Bortoli avevamo dato il nostro benestare, invece lui ci ha ripensato. Non abbiamo un altro candidato, ce lo devono dare i signori della sinistra”.
 
Dopo una intera mattinata di trattative il prescelto per il posto di Presidente della Rai, su cui concordavano destra e sinistra si è defilato. Ferruccio De Bortoli si è tirato fuori dalla disputa sul presidente della Rai, preferendo rimane al suo posto: “Ringrazio Dario Franceschini e Gianni Letta per l’offerta di presiedere la Rai - afferma De Bortoli - azienda patrimonio del Paese. Un incarico di grande prestigio per il quale mi ero reso disponibile. Dopo attenta riflessione ho però deciso di restare dove sono: a fare solo il giornalista”. Insomma il nome conciliatore dopo aver dato un assenso iniziale ci ha pensato bene dall’immischiarsi nella grana Rai e si tira fuori.
 
Questo dopo una mattinata in cui si rincorrevano le voci e soprattutto in cui il pluripotenziario di Berlusconi, Gianni Letta, e il segretario del PD Franceschini si erano ritrovati suil nome del direttore del Sole 24 Ore. Una scelta che aveva lasciato perplessi alcuni; quelli, cioé, che ricordavano le uscite di De Bortoli contro il Cavaliere, che gli costarono il posto di direttore del Corsera. Le frasi di Gasparri rilasciate ad Affaritaliani.it in effetti confermano qualcosa: “Penso bene di De Bortoli ma non so se ci sono accordi o se non ci sono. Non mi risulta che ancora ce ne siano e, quando e se ci saranno, se ne parlerà in Commissione di Vigilanza”.
 
Illustre precedente fu quello di Mieli, anch’egli rinunciatario di un posto che, in verità, fa gola a molti. All’epoca si parlò di una rinuncia dovuta a richieste di Mieli non molto ben viste da alcuni politici (rientro di Biagi e Santoro per esempio).
 
Giulietti, portavoce di Articolo 21 si dice dispiaciuto e sospetta qualcosa: “Non vorremmo che De Bortoli fosse stato disturbato dagli organigrammi che qualcuno aveva già preparato a sua insaputa...” e aggiunge: “Non riusciamo invece a comprendere quali siano le ragioni per le quali l’attuale presidente Claudio Petruccioli, a suo tempo votato all’unanimità (e fummo tra i pochissimi ad esprimere dubbi sul metodo seguito) sia oggi considerata persona sgradita da un gruppo influentissimo di soliti noti”.
 
Insomma la dietrologia e la polemica si nutrono di questo rifiuto e l’ipotesi che come per Mieli ci sia stata un’imposizione di un organigramma già dato circola sempre di più.

Commenti all'articolo

  • Di cincinnato (---.---.---.135) 9 marzo 2009 17:19

    Se alla sinistra (?) è rimasto un briciolo di dignità, non deve indicare un nome, ma pretendere che una persona onesta e indipendente possa svolgere liberamente il suo lavoro in favore degli utenti e della rai stessa.
    E spero pure che la befana mi porti un bel regalo, se sarò stato buono!

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