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Sondaggi: fatta la legge che li vieta, trovato il modo per averli

Il problema del divieto della pubblicazione dei sondaggi da parte dei media era stato argomento dibattutto (e sbertucciato) durante le ultime elezioni francesi. La legge francese, infatti, vieta la pubblicazione dei sondaggi e dei risultati provvisori nelle 20 ore precedenti il giorno dello scrutinio. Un divieto anacronistico, come s'è capito mentre i media francesi fingevano di non sapere quello che tutta la Francia sapeva benissimo. Sui siti svizzeri e belgi, infatti, i sondaggi erano quasi all'ordine del giorno (portando un notevole aumento del traffico) e i risultati parziali, invece, circolavano sui social prima del via libera dei giornali.

Lo stesso problema si è posto e si sta ponendo qui da noi, dove esiste il divieto, nei 15 giorni prima delle elezioni, di diffondere sondaggi, come prevede la legge sulla par condicio. Divieto che in qualche modo si sta aggirando, come fa qualche sito, diffondendo "strane" voci da un Coclave Vaticano in cui si parla spesso, casualmente, di Cardinali provenienti dalle città dei principali candidati delle elezioni politiche. Insomma, i dati girano, sul web, sui social e all'estero.

Il caso del giorno, infatti, riguarda il sito svizzero Ticinonline.ch, che a due giorni dall'inizio della tornata ha dato qualche numero, intervistando anche alcuni sondaggisti:

"I giornali e le tv italiane non possono rendere pubblici i risultati dei sondaggi, ma le più note società di rilevamento della Penisola non hanno smesso di farli"

Il titolo del pezzo è chiaro, ma di per sé abbastanza ironico: "I numeri che l'Italia non può sapere". I numeri che l'Italia non può sapere, infatti, ormai li sanno tutti e basta collegarsi per smetterla di dover interpretare cardinali e cavalli (sì, ci sono anche le corse dei cavalli) e avere indicazioni più chiare di quelle che sono le tendenze

Insomma, fatta la legge, come si suol dire, e trovato l'inganno. Forse bisognerebbe capire il senso di questi divieti nel mondo in cui viviamo, o almeno fare in modo da adeguarsi ai cambiamenti tecnologici.

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