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 Home page > Tribuna Libera > Processo a Berlusconi: la diatriba tra politici e magistrati

Processo a Berlusconi: la diatriba tra politici e magistrati

Facciamo un’ipotesi estrema.

Berlusconi viene condannato, fa cadere il governo, i mercati non travolgono il paese, il presidente Napolitano scioglie le Camere, si tengono nuove elezioni politiche, il Cavaliere le vince, ottiene una maggioranza adeguata e ridiventa Primo Ministro.

Tutto ciò basta a fermare il corso della giustizia e ad evitare i processi per il solo Berlusconi? Evidentemente no! Ed allora perché l’on. Schifani ed altri componenti del centro destra continuano ad asserire che la condanna di Berlusconi porrebbe fine alla collaborazione di governo?

È arroganza, presunzione, ricatto o che cos’altro? Tutti questi tentativi di condizionare la magistratura o spaventare il governo mi sembrano pistole scariche.

La giustizia si è messa in moto da tempo e non può, pur se lo volesse, arrestarsi, perché i processi a Berlusconi sono ormai sotto la lente di tutti gli osservatori nazionali ed internazionali ed anche dei semplici cittadini, che non tollerano più i privilegi di chicchessia, né le disparità di trattamento tra poveri cristi e potenti di turno.

La storia dei rapporti o delle diatribe tra entourage berlusconiano e magistratura hanno stancato un paese sfiancato da ben altre difficoltà. È diventato uno spettacolo stucchevole ed insopportabile.

I faziosi di turno parlano di riconciliazione, addebitando all’azione dei giudici la responsabilità di ostacolarla. Anzi qualcuno avanza la proposta di chiudere la ventennale querelle con la grazia a Berlusconi.

Ma riconciliazione di un paese significa mettere da parte ogni partigianeria, per una proficua collaborazione a tutti i livelli per risolvere i drammatici problemi del Paese, e non preoccuparsi di risolvere quelli di un privato privilegiato e potente o, addirittura, impedire l’accertamento e la sanzione dei suoi guai giudiziari.

Un Paese che continuasse a tollerare tutto questo, a cui assistiamo da vent’anni, non è né libero, né democratico. Ed una classe dirigente, che da decenni continua a fornire un tale inverecondo spettacolo, ignara talvolta delle conseguenze di tutto ciò, è indecente, irresponsabile e stupida.

 

Foto: Wikimedia

Commenti all'articolo

  • Di alessandro tantussi (---.---.---.39) 17 luglio 2013 15:53
    alessandro tantussi

    Stalker pluridenunciato, a piede libero, incendia la casa con due figli dentro. Morti. Il giudice non ha fatto in tempo a prendere la decisione. 

    Extracomunitario folle, anch’egli pluridenunciato gira a piede ibero col piccone in mano e ne fa fuori tre. 
    Odontoiatra anestetizza il dente delle belle clienti, le addormenta e se le fotte sul riunito: condannato da un anno, ma il giudice non ha tempo per depositare la sentenza. 
    Anch’egli a spasso ed esercita la professione (di dentista o di violentatore?). il giudice che l’ha condannato non aveva tempo. E’ lo stesso giudice che in quattro e quattr’otto ha condannato Berlusconi ed ha contemporaneamente consegnato le motivazioni della sentenza per consentire alla corte di Cassazione (che di solito in sede feriale discute solo le cause dei detenuti in attesa di giudizio) di emettere il verdetto entro il 30 luglio.
    • Di (---.---.---.75) 17 luglio 2013 16:45

      Caro amico, giuste le tue osservazioni che sottolineano le disfunzioni annose ed indecenti della giustizia italiana. Ma non per questo bisogna lasciar prescrivere i processi di colui che, per i suoi interessi, tiene sotto ricatto il paese da circa vent’anni e pretende l’immunità da qualsiasi procedimento. Naturalmente con la complicità di tutte le altre forze politiche. Povera italia!

      Cordiali saluti. Antonio

    • Di paolo (---.---.---.87) 18 luglio 2013 10:29

      Alessandro ,un processo penale (Mediaset ) arriva a sentenza di 2° grado dopo dieci anni ,dicasi anni 10 !!! , e tu me la chiami condanna in quattro e quattrotto ?


      Intravedi qualche differenza tra un martellatore solitario ,colpevolmente a piede libero, o un dentista stupratore , e un pluri presidente del consiglio ?

      Ma sei ancora allo stadio protoberluschino ?Ma che altro deve fare ?divorare un bebé in diretta tv ?
      cari saluti
  • Di (---.---.---.45) 17 luglio 2013 17:36

    Mi piace....

    Magari anche nei confronti dei Ligresti che corrompevano il direttore dell’ISVAP in cambio di raccomandazioni a Berlusconi per nuove promozioni, scopriremo che c’e’ "accanimento giudiziario"! 
  • Di (---.---.---.160) 17 luglio 2013 19:42

    Memento >

    Usare il consenso (voto) popolare come armatura inviolabile o come “lavacro” per giustificare qualsiasi comportamento significa disconoscere/rinnegare le regole di uno Stato di Diritto ed i valori di una società civile basata sulla democrazia.

    Un reato ha natura strettamente personale e nessun cittadino può sottrarsi alla legge.
    Un sistema democratico è frutto dell’equilibrio tra i poteri. Non possono e non devono mai prevalere gli interessi di parte.

    Tutto qui. La storia insegna che la Febbre del Tribuno non conosce né remore, né limiti fino a …

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