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Privilegi, casta, crisi economica, litigi politici: miscela esplosiva

Ci sono due “leghe”, quella del Governo e vari consigli di amministrazioni e quella rappresentata da Bossi e tutti i suoi seguaci ancora forti e influenti... Quest’ultimi la vedono diversamente da chi governa. Associamo tutto ciò all’umore pesante dell’elettorato, alla casta salva Papa che forse non è peggio di tanti altri pasticci e, ai mancati tagli dei Parlamentari, che darà un altro forte scossone all’umore dei 26 milioni circa di elettorato referendario e la miscela esplosiva diventa sempre più consistente. 

Tutti i giorni a Roma migliaia di persone, singole categorie di lavoratori, per fortuna della casta, si ritrovano per mostrare indignazione, preoccupazione e sgomento. Questa grande città, ricca di storia, invidiata da tutti i popoli è ormai divenuta la città degli scioperi. Questi cittadini hanno lo sguardo preoccupato, non è più lo sgomento di qualche anno fa, dove finiva anche qualche volta a tarallucci e vino. Ora anche il timbro delle voci è diverso, sono voci assordanti e, può apparire che i cittadini romani e noi tutti abbiamo bisogno di pensare al futuro dei nostri figli e non meritiamo questi disagi, provocati principalmente a causa del fallimento dei nostri amministratori. Ci sono migliaia di giovani che non possono nemmeno sperare in un futuro. 

Ci si chiede come fanno a non rendersene conto e a fare gara per parlare in televisione, raccontarci tante favole, come che loro sono contro i privilegi, convinti sostenitori per l’allontanamento dal Parlamento di chi é indagato. Hanno deciso di racimolare 70 miliardi di euro dalle tasche di persone che sul serio non sanno più che fare per contrastare questo sistema di vita che non produce futuro e sviluppo. E, non curanti di tutto ciò, nessuno dei loro tanti vantaggi è stato intaccato. Non mostrano quel minimo di solidarietà che in questo momento milioni di Italiani stanno dimostrando a che vive e in situazioni precarie.

Ogni giorno notiamo centinaia di giovani volontari che, con la speranza di essere assorbiti con normali contratti di lavoro e, con il solo rimborso spese offrono dignitosamente servizi importanti. A questo punto a mio parere solo un gesto dignitoso di responsabilità di tutti i privilegiati potrebbe riequilibrare questa società.

Dobbiamo unire le forze e portarli alle dimissioni. Pretendere considerato l’eccezionalità, un governo provvisorio con un mandato di breve durata, allo scopo di garantire sia la presenza di un esecutivo durante l’attuale fase di crisi sia le opportune riforme ormai indispensabili per ridare voce al popolo sovrano.

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