• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > Preti così

Preti così

 Si può parlare bene di un prete? In certi casi parrebbe di sì.

In un contesto di anticlericalismo diffuso, favorito dall’elezione di un papa a molti meno simpatico del precedente, sembra difficile scrivere o parlare bene di un rappresentante della categoria. Eppure nel caso di don Mario Torregrossa mi sento di farlo senza nessuna riserva, trattandosi di un uomo che ha incarnato oggettivamente le migliori qualità di un cristiano: generosità fino all’eroismo, attenzione ai poveri più disgraziati e dimenticati, cura dei giovani cui si è dedicato con pazienza e delicatezza rare.

Come spesso accade, ora che è morto e non dà più fastidio, don Mario viene osannato anche da coloro che in vita gli hanno messo i bastoni fra le ruote: perché è stato un prete scomodo, a causa dello spazio e del tempo che regalava agli indesiderati e indesiderabili assistiti. Ho vissuto vent’anni con lui, condividendone le scelte radicali, il coraggio di avventurarsi in imprese che a molti sembravano folli, come la costruzione dal niente di una chiesa e di un centro per i giovani, o la compromissione rischiosa nel soccorso di malcapitati di ogni tipo, vittime di malavitosi o di strozzini.


Se esistono davvero le persone che definiamo "santi", sono convinto che don Mario sia uno di loro; e come tutti i santi, solo adesso se ne possono riconoscere le caratteristiche: quando ospitava tossici in crisi di astinenza o immigrati alcolisti e incapaci di gestirsi non godeva certo di buona fama tra i perbenisti dell’ultima ora. Il bello di chi vive il vangelo è che si trascina dietro la vita con la sua energia, a volte inquietante: l’energia che spesso facciamo di tutto per soffocare in abitudini senza nerbo, tra le quali ci spegniamo giorno dopo giorno.

Don Mario ha insegnato la gioia di vivere che nasce dall’accettazione del dolore, dalla fatica di amare nell’umiltà delle contraddizioni umane. Per questo credo che dovremmo ringraziare preti come lui, anche in un periodo in cui è facile sparare sulle tonache più o meno lise, più o meno impregnate di vita vera, di umanità senza altri, inutili aggettivi.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.49) 24 gennaio 2009 00:14

    bisogna ringraziare per testimonianze che riconciliano con la vita e con il mondo, troppo spesso raccontati solo nei loro risvolti bui,
    preti così sono davvero come quel seme minuscolo che diventa il più grande degli arbusti o come quel poco lievito che fa lievitare tre staia di farina di cui il Vangelo parla e che dice *essere qui ed ora il Regno*. se è così, allora la vita di quest’uomo è una vita che rende visibile quel Regno cui molti aspirano.
    ma viene in mente anche una visione più laica, forse, ma non meno suggestiva, quella di Italo Calvino che in "la giornata di uno scrutatore dice" l’umano arriva dove arriva l’amore; non ha confini se non quelli che gli diamo. e preti così estendono all’inverosimile questi confini, i confini di un’umanità a cui vorremmo assomigliare, che speriamo di poter costruire.


    grazie di cuore

    fides

  • Di titti (---.---.---.92) 24 gennaio 2009 15:03
    Bellissime le parole di Fabrizio.
     Volevo aggiungere che quello che ancora oggi mi commuove di don Mario fino alle lacrime, è la sua fiducia incondizionata nell’essere umano, quel non chiudere mai le porte alla speranza, quella paziente attesa di un attimo che rischiari l’intera esistenza, quella certezza che “nascerà un virgulto in terra arida,” proprio come fa Nostro Signore, che non ci giudica dalle opere, ma ci guarda dritto nel cuore e ci vede trasfigurati dalla potenza dell’amore: solo questo basterebbe a convertire un’esistenza.
    Splendida la sua accoglienza verso ogni forma di menomazione fisica e spirituale e quella capacità
    tutta sua di saper elevare l’uomo dal ghetto della sofferenza e dell’anonimato alla dignità di figlio di Dio, ridonando alla vita, il suo vero valore e il suo più intimo significato.
     Titti – alitalia -

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares