Il Premio Ischia è senza dubbi uno dei premi di giornalismo più prestigiosi d’Italia ed essere stati scelti come finalisti non può che farci piacere. Quello che però ci rende fieri (speriamo ci permettiate l’uso di questa parola) oltre alla candidatura è l’articolo per cui siamo stati scelti. Per un giornale come il nostro, per un “citizen journal” quale è AgoraVox essere nominati per l’unica intervista fatta vis à vis con una delle personalità cardine di questi anni, ovvero JulianAssange, fondatore di WikiLeaks, è una piccola medaglia simbolica da appuntarsi al petto.
L’intervista è quanto di più citizen ci sia, nel senso che non c’è stata una trafila “ufficiale” (chiamate all’ufficio stampa, richieste di interviste etc...), ma è stato più d’assalto. Essersi fatti conoscere nel tempo per il proprio lavoro e il progetto che cerchiamo di portare avanti, essere andati in Inghilterra per seguire il processo e essere riusciti sotto la pioggia battente, rivolgendoci a Assange, direttamente, a ottenere l’intervista mentre era ai domiciliari: è questo che abbiamo fatto. Una volta arrivati lì, davanti all’uomo che aveva lottato fino all’ultimo secondo per aggiudicarsi il titolo di uomo dell’anno del Time (vinto da Mr Facebook, Mark Zuckerberg), ma soprattutto che aveva sconvolto, con i propri leaks, le diplomazie di mezzo mondo (e soprattutto quella Usa) non potevamo accontentarci di una dichiarazione, che pure avevamo.
Fino al 25 giugno, quindi fino a sabato prossimo, potrete votare l’intervista; “Alla votazione potranno partecipare tutti gli utenti internet, senza vincoli di registrazione, con il vincolo di un voto espresso per ogni singola persona. La selezione dei social network – personali o collettivi - italiani premierà gli autori che si sono distinti durante l’arco dell’anno precedente per le migliori news in esclusiva, a seconda di criteri di tempismo (in anticipo rispetto agli altri media), precisione (con approfondimenti e dettagli rispetto all’informazione stessa) e attendibilità (essere ripresi da altri blog, siti internet e dai media tradizionali costituisce titolo preferenziale per la selezione)”, come ci spiega il sito ufficiale del Premio.
Vi chiediamo il voto, certo, ma non lo elemosiniamo; vi chiediamo, piuttosto, un voto consapevole. Ci piacerebbe che leggeste gli articoli scelti come finalisti e che se lo riteniate il più interessante deste il voto ad AgoraVox.
Nel frattempo vi proponiamo tutte e due le parti dell’intervista ad Assange – dato che è stata scelta come votabile la seconda parte, un po’ più internazionale. (qui trovate tutti gli articoli):
Marchetta? No, non è una marchetta, è un chiaro invito al voto (consapevole) a firma Redazione (le marchette sono quei pezzi fatti di nascosto per promuovere qualcosa... e qui di nascosto non c’è proprio nulla)
Chi deve fare da sè deve fare anche per sè.... Dato che quotidiani e tv non ci citano quasi mai, pur se a volte ci riprendono le idee.. e a quanto pare anche le interviste come ha fatto Repubblica con Assange senza citarci...
Corrado Augias e Il Fatto Quotidiano, L’Espresso ci hanno invece citato e fatti conoscere in giro altrimenti ci dobbiamo affidare sempre alle sette camicie di sudore del passaparola...
Buona fortuna Agoravox. Il premio Ischia rappresenterebbe qualcosa di positivo anche per tutti coloro che partecipano quotidianamente alla crescita del sito, attraverso la stesura di articoli.
Di Willy Wonka(---.---.---.193)25 giugno 2011 13:05
Macchè marchetta e marchetta d’Egitto...è solo promotion di una iniziativa editoriale troppo spesso ignorata ed importantissima nel panorama editoriale italiano...quello che affermo è provato dal fatto che AV è ripresa nelle idee, come ha correttamente ricordato Francesco, da più parti e senza citare la fonte...ma le idee sono nella nostra testa e quella non la ruba nessuno...Ad Maiora Agoravox, lettori e sostenitori votateci per una informazione più libera.