una nuova Rosa Parks si oppone all’ottusità di certi abusi di potere. Impressionante.
Saramago, ne "La caverna", descrive la scena di un vasaio cui una guardia intima di allontanarsi dal sotterraneo in cui scaricava col suo camioncino:
"Era immerso in queste riflessioni inutili, con il capo appoggiato sul volante, quando si avvicinò il guardiano che sorvegliava l’uscita del sotterraneo e disse, Se ha già risolto quello che aveva da trattare, la prego di andarsene, questo non è un garage. Il vasaio disse, Lo so, avviò il motore e uscì senza dire altro. Il guardiano annotò la targa del furgone su un foglio, non aveva bisogno di farlo, lo conosce quasi fin dal primo giorno che ha cominciato a lavorare come guardiano in questo sotterraneo, e se ostentatamente ha preso nota lo ha fatto perché non gli è piaciuto quel secco Lo so, le persone, soprattutto se sono guardie, devono essere trattate con tutto il rispetto e la considerazione, non gli si risponde con un secco Lo so, il vecchio avrebbe dovuto dire Sissignore, che sono parole simpatiche e obbedienti, servono a tutto, il guardiano, più che irritato, è sconcertato, perciò ha pensato che anche lui non avrebbe dovuto dire Questo non è un garage, soprattutto con il tono sdegnoso che gli è venuto fuori, come se fosse il re del mondo, quando non lo era nemmeno di quello sporco sotterraneo in cui passava le ore. Cancellò il numero e tornò al proprio posto."