• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Perché disertare le urne -3

Perché disertare le urne -3

Perché disertare le urne -3

Abbiamo abolito il falso in bilancio, ma pretendiamo di promulgare leggi anticorruzione, in un empito di ipocrita moralismo nostrano.
 
Riteniamo necessario elevare l’età pensionabile, perché il sistema pensionistico non regge più il fardello crescente di pensioni anticipate nel tempo, rispetto all’età pensionabile adottata negli altri paesi, però, grazie ad un provvedimento contraddittorio dell’estate scorsa, mandiamo in pensione d’ufficio tutti coloro che hanno compiuto 40 anni di servizio indipendentemente dall’età raggiunta.
In pochi mesi siamo stati travolti dalle notizie di scandali per appalti nella ricostruzione post-terremoto, per il G8 che avrebbe dovuto tenersi alla Maddalena, per grandi opere fatte o da completare in Toscana, per i campionati mondiali di nuoto tenutisi a Roma l’estate scorsa, per il riciclaggio di denaro della ‘ndrangheta in attività che hanno coinvolto i vertici di Fastweb e Telecom Sparkle.
E da questi scandali è emersa una selva di complicità tra organi dello stato, funzionari pubblici, uomini dei servizi d’intelligence, appaltatori, magistrati e naturalmente uomini politici, risultati dalle intercettazioni al servizio, e in modo imbarazzante ed umiliante, di uomini della malavita.
Commistione di politica ed affari puntualmente trasversale e, direi, improntata a par condicio.
Intanto il territorio messinese continua a franare. Interi paesi vengono evacuati, per evitare il peggio alle persone ormai senza più futuro, se non quello della miseria e dell’emarginazione.
Ma la Protezione civile ha la testa altrove.
L’Europa ci ha ancora richiamato in questi ultimi giorni per il problema irrisolto dei rifiuti. Fiumi e laghi mostrano un inquinamento superiore ad ogni livello consentito.
Non v’è problema grande o piccolo, che ci assilla, che non sia divenuto cronico e più grande, tra l’indifferenza più assoluta della nostra classe dirigente.
La quale continua a dare uno spettacolo di incompetenza, di inconcludenza, di disonestà, di irresponsabilità che questo paese allo stremo non merita.
Pensate alle ininterrotte discussioni sui processi del premier e sui cavilli per evitarli, al bavaglio posto ai talk-show di approfondimento politico, in nome della legge sulla “par condicio”, ed al farsesco e insieme comico pateracchio messo in scena nella presentazione delle liste elettorali.
Perché dovremmo, allora, scomodarci,munirci della scheda elettorale, di un documento di riconoscimento, recarci in un seggio, fare una lunga fila per dare il nostro consenso a questa gente, vil razza dannata?
E’ giunto il momento di uno sciopero importante. Quello del voto.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares