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Pazzini-Cassano: attenti a quei due...e non perdete di vista Inzaghi

Pazzini-Cassano, la coppia dei sogni

Niente da fare, sicuramente a Firenze diranno il contrario, ma si staranno mangiando le mani. E la causa non è difficile da scoprire. 11 gol in 10 partite e Pazzini è, assieme a Cassano, il re di Genova (sponda Sampdoria). Non deve essere facile vedere un ragazzo nato e cresciuto in una squadra che non ha avuto il coraggio di sfruttarlo fino in fondo, diventare un fenomeno (certo non era scarso prima) in due mesi, in un’altra città che di re ne ha visti eccome e che con un principino si lustra gli occhi ogni domenica. Cassano-Pazzini sono la coppia del momento. Uno con i piedi di fata (vedere lo stop del primo assist contro la Roma), il secondo che svetta di testa o, all’occorrenza, si trasforma in Inzaghino e da cobra sfrutta qualunque occasione per insaccare. L’accostamento con Vialli e Mancini viene naturale e scontato.
 
Ieri Pazzini è stato autore di un’altra doppietta che ha permesso alla Samp di strappare un punto alla Roma (priva di elementi importanti, ma con un Baptista super, autore, anche lui, di una doppietta)
 
Gongola l’ad dei blucerchiati Marotta, vero artefice di questa operazione: “Pazzini è stato il vero colpo: noi abbiamo sfruttato l’opportunità visto che voleva andare via dalla Fiorentina e ce lo siamo accaparrati comprandolo in via definitiva. E questo anche in prospettiva significa tanto”. La costruzione di una squadra che riesca a supportare il genio di fantantonio e che riesca a soddisfare anche le sue mire internazionali sono uno degli obiettivi principali dei doriani, che rischiano seriamente di perdere metà coppia. Sì perché le voci che vogliono Cassano alla Juve sono sempre più insistenti (c’è chi lo dà per certo) nonostante le parole di Marotta che cerca di rassicurare la tifoseria: “Cassano è un’operazione positiva, e attualmente è più vicino alla Sampdoria. Il nostro modello è l’equilibrio di bilancio e valorizzare il patrimonio giovanile. La strada è credere molto nei vivai, il made in Italy produce molto e questo è l’elemento principale”.
 
Si torna a parlare dei vivai italiani, dopo anni di (scellerati) acquisti di stranieri. Ma anche questa parentesi, crediamo, è destinata a passare. Gli italiani in generale costano di più e agli occhi dei tifosi lo straniero (specie se attaccante) fa sempre più colpo. E così chissà dove arriveranno le parole di Gigi Riva, uno che di gol se ne intendeva. Italiani protagonisti di questo scorcio di campionato. Il redivivo Inzaghi torna a dare soddisfazioni ai rossoneri segnando gol a ripetizione, come ci aveva abituato qualche tempo fa. Mascara fa il fenomeno e come il Quagliarella di un paio di stagioni fa, non fa gol da meno di 30 metri. E poi Floccari, autore di una doppietta, ma anche Tiribocchi senza dimenticare Acquafresca - e come non poteva sottolinearlo l’ex cagliaritano Riva. Tornando a Pazzini, l’ex attaccante del Cagliari e della Nazionale dice che “è molto giovane ma è un ragazzo molto interessante. È stato la novità di questa parte della stagione è un giocatore che segna con una certa regolarità e qualità; noi lo conosciano, ha giocato anche con l’Under 21”. Ma ha parole buone anche per gli altri attaccanti nostrani e uno in particolare: “I vari Giardino, Toni, Inzaghi li conosciamo già. Poi c’è anche Robert Acquafresca, è un ragazzo che segna molto, ha fatto 9 gol giocando pochissime partite. Già da un pò abbiamo ragazzi interessanti ma credo che possa essere un attaccante valido per il futuro perchè ha il senso innato per il gol, gioca per la squadra, è un attaccante completo. Anche se deve migliorare e lavorare molto”.

Insomma nell’Italia storica patria di difensori non si fa altro che parlare di attaccanti, segnale che i tempi cambiano. ma riusciremo ad adeguarci?

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