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Papa Francesco riforma della Curia (e profezie Nostradamus)

L'ultima è stata nel 1988, adesso Papa Francesco ha nominato per riformare la Costituzione dogmatica "Pastor Bonus" ovvero la Curia - inizio dei lavori 1 - 3 ottobre - un Consiglio di otto Cardinali: Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano; Francisco Javier Errázuriz Ossa, arcivescovo emerito di Santiago del Cile; Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay; Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga; Laurent Monsengwo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa; Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston; George Pell, arcivescovo di Sydney; Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, quest’ultimo con funzione di coordinatore.

Del gruppo, con la funzione di segretario, fa parte anche Marcello Semeraro, vescovo di Albano. Padre Lombardi, nel suo comunicato ha tenuto a sottolineare che conserva tutte le sue funzioni fondamentali di aiuto del Papa da vicino, nel governo quotidiano della Chiesa universale. Il pensiero di Papa Francesco si può forse estrinsecare dal commento da lui fatto alle letture del giorno, i dissidi nelle prime comunità cristiane, alla Messa in Santa Marta: "La prima cosa che fanno è mormorare, chiacchierare uno contro l'altro... Questo non porta ad alcuna soluzione, questo non dà soluzione. Gli apostoli, con l'assistenza dello Spirito Santo, hanno reagito bene: hanno convocato il gruppo dei discepoli e hanno parlato. E quello è il primo passo: quando ci sono difficoltà, bisogna guardarle bene e prenderle e parlarne. È quello che hanno fatto gli Apostoli: valutare e decidere, senza tergiversare". E il Papa è già in contatto con ciascuno degli otto Cardinali. Già qui c'è del nuovo: un Papa che si consiglia con una collegialità di Cardinali. Basta poi una rapida scorsa ai nomi, anche senza avere alcuna pretesa di essere "vaticanologi" per vedervi immediatamente riflesso il volto di una Chiesa nuova e più autenticamente cattolica, ovvero universale. Ciò, anche ferme restando le affermazioni di Padre Lombardi, è comunque una rivoluzione: la struttura non è più anzitutto romano centrica, poi italocentrica e quindi eurocentrica.

La struttura, finalmente!, non sarà più ciò che per duemila anni, arbitrariamente, è stata. La prefigurazione forse può essere intravista in un altro fatto mai accaduto in due millenni, non troppi giorni fa, la settimana santa, con la lavanda dei piedi anche alle donne (nell'immagine). Nessun Papa lo aveva mai fatto. Sembra che si avverino senza dover essere tragiche le profezie che danno Benedetto XVI e l'attuale Papa per ultimi, tra le più celebri quella di Nostradamus. Una struttura e quindi un modo di essere Chiesa e Papa finiscono, ne sorge una nuova più autentica e più cristiana.

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