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 Home page > Tribuna Libera > Obama e il War Marketing

Obama e il War Marketing


Tutto mi sarei aspettato tranne la pubblicità di missili Tomahawk. Quelli lanciati a protezione dei civili dalle navi da guerra americane... che anche se ho detto guerra si tratta di: missione pacificatrice per difendere il popolo all'interno della carta ONU, che così è tutt'altra cosa! Me l'ha detto Napolitano... e se lo dice lui non bisogna dubitarne! Giorgio dice addirittura che ci siamo dentro la carta ONU, e io già mi sento rassicurato dalle dolci fibre del doppio rotolo di convenienza... io, Napolitano, il cagnolino della pubblicità e la carta, lungaaa resistente e morbida.

 

Quando la libertà colpisce, colpisce con precisione! Questo, l'accattivante slogan usato per accapparrarsi i consumatori.

Certo però, che si poteva far di meglio, chessò un'aggiuntina ...e da oggi col doppio strato di uranio impoverito! e certo pure che in questi casi in cui i prodotti sono un po' castosetti (circa 1,5 milioni di euro a cartuccia), forse è meglio rifarsi al vecchio metodo passaparola.

Prendiamo Obama ad esempio, quello figo giovane spiritoso e pacifista al punto che non hanno potuto fare a meno di dargli un nobel. Nel suo governo ha nominato Amanda Simpson consigliere del Dipartimento del Commercio, William Linn vicesegretario alla difesa e tal James B. Smith ambasciatore in Arabia Saudita. Qui (e qui se il link non funziona) maggiori dettagli sulla loro esaltante e onorevole carriera, quella politica e, saprattutto, quella alla Raytheon, la fabbrichetta americana che produce i tomahawk!

Immagino la pausa caffè al pentagono "ehilà Barack ti serve qualche missile? ... sai com'è c'ho degli amici... gli avanzano dei tomahawk"

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