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Compravendita onorevoli. Il PD: è corruzione

Compravendita? No il solito tritatissimo mercato di vacche...

Leggo oggi su Repubblica di un enorme scandalo, la compravendita (normale attività politica per gli standard italiani?) di voti del cavaliere sui "manzi" che stanno al parlamento. Chi se lo sarebbe mai aspettato? Da lui! Qui da noi?

I capi in vendita citati sarebbero Domenico Scipoliti un ex socialdemocratico dell'IDV. Che afferma che voterà coerentemente col suo partito (finché resta nel suo partito). Un vero genio la cosa non fa una piega e, udite udite, afferma che lo farà per il bene dell'Italia. Vale la pena di leggere questo (donne e uomini di facili costumi nella politica, ma anche protettori). "Mi ha chiamato telefonicamente, dicendomi che c'è un cartello pronto a buttarmi addosso fango, fatto da Pd, da Repubblica e dall'Idv. Mi ha detto che ha parlato con Repubblica e con il Pd per attuare tutti i meccanismi necessari, possibili, immaginabili e legali, per screditare le persone che si permettono di ragionare all'interno''.

Ragionare all'interno: "L'astensione il 14 dicembre? E' una possibilità. Al momento la mia posizione resta quella di ieri. Domani vedremo". Chissà quali macchiavelliche deduzioni porteranno il pensiero politico di Scipoliti al "domani vedremo", tutto in ventiquattrore.

Secondo capo (il termine fa riferimento al vocabolario zootecnico e non a quello del vestiario) in vendita è Bruno Cesario, ex PD, ex Api (Rutelli e c. se vi state chiedendo cos'è l'Api) ex pupillo di Ciriaco De Mita. Anche lui intenzionato all'astensione sulla mozione di sfiducia. Qui un pezzo sulla sua attività alla commissione bilancio. Nota bene:

"Da quando ho dato la fiducia al governo sto votando con la maggioranza. Tremonti – confessa candidamente all’Adnkronos – si è impegnato a sostenere un mio emendamento per i lavoratori socialmente utili, 100 milioni di euro per Napoli e Palermo. Dunque sono vicino al governo". (Qui qualcos'altro che riflette la sua idea del far politica: Cesario (ex Api), guardo a Berlusconi e ringrazio Padre Pio).

"Il mio seggio è scattato al di là di ogni previsione. Sono io che ho portato i voti al Pd , se c'è qualcuno da ringraziare non è il Pd ma Padre Pio''.

Questa affermazione può sembrare sciocca ma esprime una crudele realtà, il potere di un politico all'interno del suo partito e nell'intera società è proporzionale al numero di voti che ha in feudo. In definitiva qualcuno vende il suo piccolo pezzo di potere a un ipotetico on. che lo esercita nei suoi interessi e per ottenere un tornaconto (i 100 milioni di sopra) da distribuire al suo elettorato, il che gli permette di mantenere il suo potere. In tutto ciò non c'è assolutamente niente di illegale. 

Terzo possibile oggetto di compravendita Massimo Calearo, il falco di Confindustria portato a sinistra (è un eufemismo) da W. Veltroni (grazie uolter non smetterò mai di ammirarti!).

Anche lui deciderà a suo tempo ma "Gli operai hanno bisogno di stabilità. Faccio il bene del Paese”.

Pensare a Calearo a Sinistra è una cosa che poteva venire in mente solo al PD che oggi s'indigna. Però solo due anni fa l'hanno candidato in veneto come capolista! Pensateci quando sentite parlare delle aperture a Montezemolo...

La scelta del SVP ci risparmia le menate sul bene del paese...

"Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - ammette Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli. Abbiamo trovato un accordo sul fondo di solidarietà e sulla segnaletica bilingue". Traguardi comunque insufficienti per votare la fiducia perché "il voto non è un dare e ricevere". "Questo governo - prosegue Durnwalder - è stato eletto dal popolo ma a favore di Berlusconi non voteremo mai. Non lo abbiamo mai fatto, neanche nel 2008 all'inizio di questo governo". Quindi il massimo che la Svp può offrire è l'astensione.

A sì il voto non è dare o ricevere? Mi sembra che abbiate appena dimostrato il contrario.

In conclusione ma è questo il meccanismo, organi di potere che fanno leva su parole come onestà, intesa come sinonimo di legalità, a parer mio il massimo del qualunquismo... Sono onesto ma non ho uno straccio di idea sulla società che voglio andare a costruire. A questo ci siamo ridotti a “io sono onesto” (raramente non mentono) o “non votare per gli altri perché non sono onesti quanto noi”. L'ideologia intesa come struttura sociale più adatta per ottenere il bene comune è morta e sepolta. Ciò che resta e una serie di proclami e di frasi ad effetto che vengono fuori da abili oratori esperti nell'arte di dire tutto senza dire niente (yes we can... Sì ma cosa?), o nell'arte di aver ragione sull'altro con un'abile battutina. Guarda quello parla bene è un vero peccato che poi a sentirli bene non abbiano nulla da dire. Insomma socialismo ha un significato ben preciso, liberismo anche mentre destra e sinistra non vogliono dire nulla, esprimono solo una posizione relativa verso qualcosa d'indefinito. Questo è il motivo per il quale dentro alla maggior parte (non voglio essere qualunquista) delle attuali organizzazioni politiche c'è tutto e il contrario di tutto, vedi il collegamento sopra sulla provenienza dell'IDV (ma potete sbizzarrirvi facendo una ricerca su quelle di altri partiti). Ciò che conta in moltissimi casi è solamente il feudo elettorale e i voti che uno porta in dote al partito. Non importa quale sia il suo pensiero o che ne abbia uno. Ricordate De Gregorio?. Mastella? Insomma come ho già detto prima il cittadino vende il suo piccolo pezzo di potere a un politico, che lo fa suo, lo esercita e ne restituisce talvolta i frutti sul suo piccolo feudo. Quindi nessuno scandalo è il solito mercato di vacche e Berlusconi non ne è il padre e solamente quello che meglio è riuscito ad adattarsi a una situazione pre-esistente. Il più adatto a una società corrotta.

Ridatemi l'ideologia, l'idealismo e riducete di nuovo la rappresentanza politica a quello che effettivamente dovrebbe essere. Mera rappresentanza.

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