• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Non si spengano i riflettori sul “Caso Montante”

Non si spengano i riflettori sul “Caso Montante”

L'antimafia usata per scopi personali e la metamorfosi delle nuove mafie traparenti.

Mi è piaciuta molto la frase di Attilio Bolzoni: “Una voce alta non significa alzare la voce ma raccontare la verità”. E’ una frase che riassume in sé il ruolo del giornalismo, quello vero, alla Pippo Fava per intenderci. I mass media devono svegliarsi ed emanciparsi da quel sistema di potere che spesso li anestetizza, a volte per paura, a volte per convenienza. Il caso Montante non sia oscurato. La rete criminale da lui intessuta rappresenta una delle tantissime metamorfosi delle nuove mafie, quelle che Bolzoni chiama “trasparenti” e che io definisco “camaleontiche”. L’ex numero uno di Confindustria siciliana e vicepresidente nazionale con delega alla legalità degli industriali italiani, ha creato un sistema criminale occulto, collezionando dossier sulla vita privata dei suoi avversari imprenditori, spionaggio per condizionare politici, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti e addirittura associazioni antimafia. Tanti, forse troppi, i giornalisti prostrati al sistema messo in piedi da Montante con nomi e cognomi emersi nelle indagini e nel processo. Tutto silenziato, nessuno si è mosso, tutto immobile come un fotogramma, come se nulla sia accaduto e il tempo si sia fermato. Ho sempre pensato che la dignità umana venga meno quando taciamo di fronte a ciò che va detto in nome della verità. Non dimentichiamoci che Montante è stato scelto dal presidente dell’epoca Marcegaglia nel ruolo di vice presidente di tutti gli industriali italiani e a capo di quelli siciliani. È stato portato come modello di legalità ed esempio per tutti gli associati di Confindustria. È stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, il più giovane d’Italia, dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Siamo di fronte al simbolismo di una legalità falsata e usata come maschera per far carriera e accumulare potere e denaro. Per onestà intellettuale dobbiamo dire che se Montante abbia raggiunto tutto questo, indisturbato, aumentando a dismisura il suo potere, si deve anche a un immobilismo e a un silenzio assordante proprio di quelli che invece avevano la funzione e l’obbligo di agire e di svolgere il loro ruolo di prevenzione e di repressione (mass media, magistratura, forze di polizia). Puparo o marionetta di qualcuno? L’apostolo dell’antimafia farlocca è il frutto della sua abilità o è un personaggio costruito ad hoc? Le associazioni antimafia libere e veraci ma un po’ troppo silenziose è opportuno che comincino ad accendere i riflettori e illuminare quest’oscurità inaccettabile. Si torni a denunciare i casi di mafia e di mafiosità nel rispetto della libera informazione e dei cittadini. Questo aiuterebbe chi crede ancora nella lotta alla mafia. Si torni all’antimafia “integralista” dove le mafie sono il male assoluto. Non si faccia prevalere quell’antimafia che oggi si è rammollita, indebolita, forse più attratta dal business che in questi anni l’ha coinvolta che dalla sua vera funzione: raccontare e denunciare sempre e comunque l’illegalità. Le nuove mafie oggi sono mercatistiche hanno indossato il colletto bianco e dialogano indisturbate con le istituzioni. La mafia si è mimetizzata e non sai più chi hai difronte, se un mafioso o un non mafioso. In questo contesto, Montante è riuscito a camuffarsi perfettamente ed è la dimostrazione di come la mafia vive anche dell’antimafia e la usa e la sfrutta a suo piacimento. In tutto questo marasma dov’è lo Stato? Da che parte sta? Onestamente non ancora l’ho capito!

Vincenzo Musacchio, giurista e docente di diritto penale, è associato al Rutgers Institute on Anti-Corruption Studies (RIACS) di Newark (USA). E' ricercatore dell'Alta Scuola di Studi Strategici sulla Criminalità Organizzata del Royal United Services Institute di Londra. E’ stato allievo di Giuliano Vassalli e amico e collaboratore di Antonino Caponnetto.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità