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No Pdl? Viaggi in piedi

Traghetto Olbia-Civitavecchia: passeggero si trova il posto già occupato da berluscones. Il commissario non puà che scriverlo sul biglietto. Una vergogna che spiega molte più cose di un viaggio sul Tirreno.

 I curv’allegri.

A dispetto di chi scrive che quella piazza era allegra, nonostante tutto e prima di lui. Prima constatazione: la piazza, vuota e triste come poche altre volte, era stata farcita da liberi professionisti della bandiera, pagati e soppesati per una prestazione soltanto. Pagante e pomeridiana. E non sono pochi. Seconda: sono ancora di più gli sciamannati ultras della prima ora, quelli che “Silvio forever nonostante tutto”.

No Pdl? Ahiahiahi.


Quello sui quali la rincorsa è inutile, levare le pile del telecomando idem. Un popolo che si è impossessato, di peso, della maggioranza pensante dell’opinione pubblica, ergendosene a protagonista. Un po’ come chi partito dalla Sardegna rotta piazza San Giovanni, 20 marzo, ha sottratto di peso e forza il posto ai partenti che non che col sire non avevano niente a che fare. Insomma, qualcuno ha trovato il proprio posto già occupato dal gruppo Pdl. E con le pive, ha messo il tagliando sopra riportato in saccoccia. E’ paradigmatico.

Vari minuti d’odio.
Scalfari distingue. “Poi arriva lui”. Come Cassano quando la curva aspetta la stupidaggine. Ne arrivano in serie, le classiche. E la piazza odia, sventagliata dai Goldstein del caso: Santoro, e minuto d’odio. Magistratura, e minuto d’odio. Sinistra, minuto d’odio. Borsellino stesso si ritaglia uno spazio. Arriva il sacro giuramento, che come la promessa di cura secolare al cancro non trova spiegazioni né prolusioni. Arriva, questa sì, la fine. Ma non si pensi alla chiusura di una serata malinconica, animata dall’amarcord incartapecorito di una favola ormai poco attraente.

Pance vuote, urne pure. 
Arriva con le domande del premier, che cerca la certezza del numero, non trovandola prima. E negandola poi (c’era più gente a leggere e condividere il nostro post di ieri che a sventolare bandiere azzurre in piazza). La costruzione di un’ideologia sul dirupo, in attesa di una nuova costruzione, una sovrastruttura innovativa che gli permetta qualche altro anno di sopravvivenza. Negarsi per un confronto in tv a poco serve, quando chi ti dormiva sopra fa le veglie contando i crampi della fame.
U’

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