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Nel caos la rete S-bahn di Berlino

La rete della S-bahn di Berlino è nel caos da qualche tempo. I problemi principali sono i freni. Solo nell’ultima settimana sono stati riscontrati 29 gravi problemi che hanno portato come conseguenza il ritiro di ¾ della flotta. Di conseguenza la rimanente flotta non riesce a sopportare l’imponente traffico berlinese, una città di oltre 3 milioni di abitanti e presa d’assalto dai turisti. La manutenzione é saltuaria o non fatta, si è scoperto che un treno è stato fatto viaggiare con metá dei freni fuori uso, e la struttura stessa della linea, funzionano a corrente continua a 800v, non permette la sostituzione con normali treni.

Nel caos la rete S-bahn di Berlino

Da tempo si parla dei disagi e dei problemi della S-Bahn di Berlino. In questo periodo la maggior parte dei berlinesi ha dovuto viaggiare con la U-Bahn che, salvo qualche tratta in cui vi sono lavori di ammodernamento o ampliamento, ha funzionato a dovere mostrando però un piccolo difetto. Rispetto la S vi sono poche linee e pochi km (il rapporto è di 1 a 3 circa). Ed allora perché non ampliare le il servizio con nuove linee verso i settori non serviti?

 

Pronto detto ed il governo cittadino si è dato subito da fare approvando una nuova linea, o meglio un prolungamento, dalla Porta di Brandeburgo ad Alexander Platz.

La costruzione della prima tratta della lunghezza di 1,8 chilometri, tra la Stazione Centrale e la Porta di Brandeburgo, è costato circa 320 milioni di euro. I restanti 2,2 km di percorso costerà 433 milioni di euro. Che sarebbe la linea della metropolitana più costosa di Germania. Le sole tre nuove stazioni costeranno secondo i calcoli attuali, tra 47 e 90 milioni di euro, perché affidate ad architetti di fama mondiale e di design avveniristico. Altro motivo degli alti costi è dovuto al rischio crolli. Come successo a Colonia con il crollo dell’archivio, anche a Berlino la situazione si presenta a rischio per la conformità del terreno e degli edifici costruiti lungo il percorso. Ma tutto ciò non sembra intimidire i fautori dell’impresa, anzi le difficoltà sembrano rendere più appetibile il progetto.

I giornali, alcuni politici e alcune associazioni cittadine si sono chieste: ma la tratta non è già servita abbondantemente da 2 linee di U, 4 linee della S, vari regionali, autobus e tram? A chi serve? Perché spendere 433 milioni, qualora si troveranno i fondi, Berlino al solito è al verde? In quel caso perché non finanziare opere per potenziare il trasporto pubblico in zone poco servite investendo magari nell’estensione del tram ben più economica? Ci sono zone, come Tegel, dove è presente il secondo aeroporto internazionale, non servite da linee della S o U. In tutto l’ovest manca la rete tranviaria mentre ad est la rete della U è quasi assente.

Ed allora perché il Comune si intestardisce a portare avanti il progetto? Uno dei motivi è dovuto alla costruzione del primo tronco della U 55. Devono giustificare l’alto costo di un moncherino che, nonostante parta dalla centralissima Hauptbahnhof, viene sfruttato da soli 5 mila passeggeri al giorno, anche perché, contando i tempi di attesa si fa prima a piedi, ma forse serviva ai pochi dipendenti pubblici pigri.

Ma nonostante le rimostranze il comune va avanti e con gli ultimi spiccioli, 50 dei milioni di euro rimasti da un precedente finanziamento di 150, ed entro il 2010 comincerà i lavori a Nikolaiviertel.

Secondo il mio parere è l’ennesimo Make-up della città che cerca di nascondere i problemi lontano da Mitte! Buon lavoro!

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