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Il nord al Verde

Il premio 2011 di città più verde d’Europa è andato ad Amburgo, seconda lo scorso anno. Le città finaliste erano Amsterdam, Bristol, Copenaghen, Friburgo, Amburgo appunto, Münster, Oslo e Stoccolma. Quindi come si buon ben notare 3 città tedesche e il resto scandinave. Sì, perché mentre in Italia cemento e asfalto continuano a divorarsi il territorio, legalmente o aggirando le leggi, altre esplicitamente in modo illegale, aspettando una sanatoria che tanto verrà, nel resto d’Europa si pensa al territorio e di conseguenza alla gente che lo abita

Il nord al Verde

Se si va in auto in Italia e poi si fa un salto in Germania c’è subito una differenza che salta all’occhio. In Italia abbiamo ormai città le cui periferie si allungano a dismisura senza soluzione di continuità sino a congiungersi con la città seguente ed in conseguenza di ciò si costruiscono nuove strade o passanti, visto che di mezzi pubblici manco a parlarne, per permettere un afflusso più agevole alla città, luogo di lavoro, ma la soluzione e peggiore del male.
 
Sì perché oltre a ritrovarci con autostrade e raccordi ingolfati nelle vicinanze delle città le nuova strade vengo da subito prese d’Assalto dal cemento e come funghi spuntano nuovi quartieri e centri commerciali e da qua nuove strade per ritrovarci in un circolo vizioso. Lasciando una citta tedesca invece ci ritroviamo quasi da subito in aperta campagna o in mezzo ai boschi per poi arrivare quasi d’impatto in una nuova citta. Nessun complesso edilizio popolare, centro direzionale o commerciale.
 
A Berlino per fare un esempio i centri commerciali sono tutti in città e tutti in prossimità di una fermata della metro o di un mezzo pubblico evitando cosi che si debba per forza utilizzare l’auto. Per le abitazioni vale lo stesso discorso. Da anni ormai non si costruisce più all’esterno delle citta ma si tende a recuperare i vecchi edifici o le aree dismesse di industrie o ferrovie, stando attenti a non toccare le aree di verde pubblico, in più da sempre si cerca di pianificare i nuovi complessi urbanistici il più possibile vicino ai mezzi di trasporto pubblico evitando che cosi la gene usi l’auto all’interno delle mura cittadine. Ed i risultati si vedono. I mezzi pubblici, nonostante qualche problema, sono sempre pieni e sono sempre di più le persone anche anziane e anche nel rigido inverno berlinese, che usano la bici per spostarsi. Ovviamente per spostarsi in bicicletta in tutta tranquillità si ha bisogno di buone e lunghe piste ciclabili e queste in Germania non mancano mai, anzi di recente il comune di Berlino ha raddoppiato i fondi per la manutenzione di queste.
 
Berlino ha centinaia di km di piste ciclabili che corrono parallele alle strade principali ed esisto piste ciclabili extra comunali, come la Berlino-Lipsia o la Berlino Copenaghen. Meno macchine quindi per le strade e meno smog, questo anche grazie ad una alta percentuale di parchi pubblici e boschi all’interno della città. In Italia ormai invece un area verde è solo uno spazio con cui costruttori e comuni sperano di realizzare utili. Per il problema è sempre lo stesso, i soldi. I comuni non hanno soldi ed accettano i piani dei costruttori che edificano, ma non riuscendo a vendere il tutto sono costretti a ricominciare da un altra parte per recuperare qualcosa e muovere l’economia. E mentre la nostra economia punta sulla cementificazioni e sul nucleare nel nord del´l’Europa si punta al verde; un verde capace anche di fare economia visto che le fonti rinnovabili in Germania, eolico e solare soprattutto, supereranno il settore automobilistico quanto a fatturato. E nel mondo gli impianti eolici creati nel 2009 hanno prodotto più energia delle centrali atomiche installate negli ultimi cinque anni. 

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