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’Ndrangheta in Lombardia - Processo ’Infinito’: ultima udienza, si riprende il 23 settembre

La pm Alessandra Dolci ha comunicato che alla ripresa del processo il prossimo 23 settembre ascolterà tre componenti del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Monza che saranno i primi a testimoniare nel corso di questo troncone del processo con rito immediato.

Ultima udienza prima della pausa estiva quella di ieri del processo "Infinito". Le udienze riprenderanno il prossimo 23 settembre. Fino a quattro giorni prima, il perito nominato dal tribunale dovrà trascrivere le intercettazioni che non erano ancora state trascritte nell'udienza stralcio del 13 settembre 2010. Le difese sul punto avevano sollevato eccezioni quasi unanime, accusando gli uffici del pubblico ministero di non permettere alle difese di studiare una strategia efficace avendo depositato in ritardo le nuove intercettazioni, di fatto però rintracciabili nelle ordinanze di custodia cautelare e a conoscenza di tutti gli imputati.

Il collegio giudicante ha così respinto le eccezioni delle difese presentate nella scorsa udienza ed ha ammesso al dibattimento tutte le prove fornite sia dalle stesse difese, sia dal pubblico ministero. Per la trascrizione delle nuove intercettazioni (in gran parte contenute nell'ordinanza della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria "Il Crimine"), come spesso accade in questi processi il perito ha nominato un traduttore dal dialetto calabrese all'italiano.

Per quanto riguarda l'acquisizione da parte della difesa dell'ex direttore dell'Asl di Pavia, Carlo Chirico, della relazione della Commissione prefettizia sull'Asl di Pavia, attualmente coperta da segreto di Stato, il collegio giudicante ha respinto la richiesta del sequestro probatorio in attesa della pronuncia del Ministero dell'Interno. Di questa relazione sappiamo che si è svolta tra il settembre 2010 e il marzo 2010, i componenti e i temi trattati che vanno dagli appalti ai servizi, fino alle dichiarazioni di dipendenti e dirigenti. In tutto, stando a quanto disse l'ex prefetto di Pavia Buffoni, circa seimila persone. Ma il contenuto della relazione e il parere del Ministro dell'Interno è coperto da segreto di Stato.

Lo stesso avvocato difensore di Carlo Chiriaco ha fatto richiesta formale per avere l'atto al Ministero dell'Interno, ma come dice alla Provincia Pavese, "Se non otterremo risposta ci rivolgeremo al presidente del Consiglio e infine alla Corte costituzionale".

Il segreto di Stato esaudirebbe la necessità di tutela dei dati sensibili sia delle persone ascoltate durante il lavoro della commissione, sia dei destinatari delle verifiche. Un capitolo che rimane aperto e che sicuramente si ripresenterà nel corso del processo.



Anche oggi era assente, tra i detenuti, Roberto Lucchini, in sciopero della fame da più di un mese presso il carcere di Voghera per denunciare le condizioni dei detenuti all'interno del carcere. Lucchini, incensurato e accusato in questo procedimento di estorsione, non è stato ritenuto in grado di presentarsi in aula da parte della commissione medica. Il detenuto aveva denunciato le condizioni dei detenuti del carcere come "indaeguate e inumane" visto il sovraffollamento della struttura detentiva.

Intanto la pm Alessandra Dolci ha comunicato che alla ripresa del processo il prossimo 23 settembre ascolterà tre componenti del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Monza che saranno i primi a testimoniare nel corso di questo troncone del processo con rito immediato.

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