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’Ndrangheta al nord, Processo Infinito - Ieri penultima udienza prima della pausa estiva

Penultima udienza prima della pausa estiva per il processo alla 'ndrangheta in Lombardia.

Udienza di passaggio quella del 19 luglio al processo 'Infinito' che vede alla sbarra alcuni degli esponenti della 'ndrangheta insediata in Lombardia. Hanno preso parola le difese degli imputati che hanno chiesto di ammettere le prove da loro presentate, e sollevato alcune eccezioni riguardo le richieste del pm Alessandra Dolci nel corso della scorsa udienza.

Oggetto del contendere tra le difese e il pubblico ministero sono state principalmente le nuove intercettazioni telefoniche e ambientali che il pm ha chiesto di depositare per integrare quelle già presentate nell'udienza stralcio dello scorso settembre. La pm nell'udienza scorsa ha rilevato come per una dimenticanza il suo ufficio abbia mancato di trascrivere le nuove intercettazioni che si intendono presentare come prova (già presenti nelle ordinanze di custodia cautelare). La pm Dolci aveva richiesto in particolare di assumere nuove intercettazioni contenute nell'ordinanza della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria in esecuzione dell'operazione "Il Crimine".

Per le difese l'ufficio del pm, depositando in ritardo le nuove intercettazioni, ha di fatto "compromesso il diritto alla difesa" lasciando troppo poco tempo per studiare le strategie difensive. Uno degli avvocati dell'imputato si è addirittura domandato se "la dimenticanza del pm si stata un fatto umano o una precisa volontà di non far svolgere al meglio la difesa degli imputati, visto che per il deposito delle intercettazioni c'era l'apposita udienza dello scorso 13 settembre". Gli avvocati degli imputati hanno così chiesto quasi all'unanimità di rigettare la richiesta di trascrivere nel fascicolo le ultime intercettazioni richiesta dal pm, mentre altri hanno chiesto di poter ascoltare e allegare al fascicolo i nastri delle stesse.

Si è poi tornati a parlare della Commissione d'inchiesta sull'ASL di Pavia, la cui relazione conclusiva è stata secretata e poi coperta da segreto di Stato. La difesa di Carlo Chiriaco, ex direttore dell'ASL ha chiesto così il sequestro probatorio dell'intera documentazione riguardo l'ASL pavese presso il ministero dell'Interno. Dalla sua l'avvocatura dello Stato che rappresenta il Ministero dell'Interno, ritiene ininfluente la relazione della commissione ai fini dell'imputazione per cui si sta celebrando il processo.



Il processo si aggiornerà il 21 luglio presso l'aula bunker di Piazza Filangieri. Quella di giovedì sarà l'ultima udienza prima della pausa estiva, la ripresa del processo è prevista per giovedì 22 settembre.

 

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