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NASA: nel 2030 ci trasferiamo tutti su Marte, è il futuro dell’umanità

L'America guarda "verso l'infinito e oltre". L'idea è quella di mettere piede (fisicamente) su Marte nei prossimi 20 anni e per questo la NASA sta stanziando i fondi per il progetto che permetterà agli americani di piantare la bandiera a stelle e strisce sul pianeta rosso. L'ha già fatto in un certo modo lo scorso 6 agosto con Curiosity, il rover più grande e sofisticato mai progettato, atterrato sulla superficie marziana dopo un viaggio lungo 8 mesi.

Il team ha vissuto minuti di terrore durante la fase di scalo, ma ne è valsa la pena; ad esplodere, oltre all'entusiasmo per l'obiettivo raggiunto, sono state le quantità di foto pervenute dallo spazio che mostrano rocce, terreno marziano e presenza di carbonio, elemento essenziale per la vita, anche se l'agenzia spaziale è cauta nel dichiararlo, ammettendo che potrebbe trattarsi di una "contaminazione" terrestre sul Pianeta, in pratica, potremmo averlo portato noi.

Ma l'ottimismo deve essere di casa, perché nonostante non si abbia ancora nessuna certezza sulla presenza di vita, le ultime dall'America, come sintetizza il capo della NASA, dicono che Marte rappresenta il destino dell'umanità e una priorità per gli Stati Uniti, tanto che ogni dollaro disponibile dovrebbe essere speso nella costruzione di strumenti capaci di portare gli uomini sul pianeta rosso.



Su questa linea di pensiero si è espresso anche l'amministratore Charles Bolden durante una conferenza di esperti alla George Washington University: "La missione di portare l'uomo su Marte è oggi l'ultimo traguardo per l'umanità nel sistema solare, ed anche una priorità per gli USA. Tutto il nostro programma di esplorazione è allineato al fine di raggiungere l'obiettivo".

Il presidente Barack Obama sembra d'accordo. Ha infatti già proposto 17,7 miliardi di dollari come budget alla NASA per il 2014. Un astronauta americano, Scott Kelly, insieme al collega russo Mikhail Kornienko, si è propoposto come volontario per un test di controllo. I due dovrebbero trascorrere un anno presso l'ISS (International Space Station) nel 2015 per permettere ai medici di studiare gli effetti su muscolatura, vista e ossa, di una lunga permanenza a gravità zero.

Bolden ammette però i limiti al progetto: "Noi americani abbiamo dimostrato che sappiamo come arrivare sulla Luna. Cosa non siamo riusciti a dimostrare, e molte persone in questa stanza saranno pronti ad ammetterlo, è che ci sono dei gap tecnologici al momento che rendono difficile mandare l'uomo su Marte".

Il progetto, secondo l'amministratore, è attuabile entro il 2030; gli americani progetteranno un veicolo capace di viaggiare per sette mesi (o più) fino a Marte e ritorno. Gli esperti stimano che saranno necessarie oltre 40 tonnellate di materiale, tra ossigeno, provviste e imballaggi vari, per permettere un ambiente a misura d'uomo.

Staremo a vedere, nel frattempo abbiamo tutto il tempo per preparare la valigia.

 

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.53) 7 maggio 2013 13:45
    Damiano Mazzotti

    Da queste piccole cose si capisce che la razza umana merita l’estinzione: distruggi un pianeta favoloso per avere una piccola probabilità di andare a fare una vita da automi carcerati e vagamente ossigenati su un pianeta morto (di merda, già distrutto da un’altra civiltà di merda).

  • Di (---.---.---.113) 7 maggio 2013 16:37

    Hai ragione Damiano. Vogliono farci andare tutti su marte per lavorare nelle loro miniere di merda

  • Di (---.---.---.181) 7 maggio 2013 23:44

    Siete degli ignoranti e basta.... il destino dell’uomo è esplorare e conoscere, come fecero già ai tempi delle navigazioni, con tutti i rischi che c’èrano, etc etc... Nessuno dice che non roviniamo la terra..ok, ma che c’èntra.. Lo spazio è il futuro, che lo vogliate o no. Non sai quello che dici, l’unica cosa morta qui è le buone maniere e l’intelligenza.. poi le parole come "merda" usale a casa tua.


     bye
  • Di (---.---.---.5) 8 maggio 2013 03:24

    Mi sa che qui qualcuno ha frainteso: quando si dice che Marte rappresenta il "destino dell’umanità" non si intende che un giorno ci andremo ad abitare; ma che studiando il pianeta rosso si può capire quello che probabilmente avverrà sulla Terra.

    Se per voi questo non ha nessuna importanza....
  • Di (---.---.---.241) 8 maggio 2013 10:04

    Cari signori degli ultimi due commenti con indirizzo IP finale 181 e 5. Restate con i piedi per terra che qua i problemi sono altri. Intanto i soldi vanno spesi bene e per altri scopi. Pensiamo prima a salvaguardare quello che abbiamo qua e usare i soldi per il bene comune. Sicuramente avranno trovato con le ultime esplorazioni delle fonti energetiche e minerarie su Marte ma, come la storia insegna, lo sfruttamento di queste risorse è sempre a favore di pochi! Ah ricordo che la MERDA è la prima fonte rinnovabile di energia. Siete solo degli agiati benpensanti

    • Di (---.---.---.155) 9 maggio 2013 01:37

      Mi piacciono sempre quelli che mettono in mostra la propria ignoranza.

      1) credi davvero che i soldi che non si spendono per le missioni della nasa, o per il cern, possano essere usati per altri scopi? Hai la minima idea di chi siano i finanziatori? O per te se la nasa risparmia 1 miliardo ne beneficiamo tutti? Sai quanti dollari hanno stampato gli USA negli ultimi 4 anni?
      2) se, e dico se, ci fossero delle materie prime su marte, hai idea di quanto la missione di trasportarle sulla terra risulterebbe più difficile? Hai presente cosa voglia dire vincere la forza di gravità di un pianeta? Non stiamo parlando della luna eh!
      3) dalla merda nascono i fiori, dai diamanti non nasce una sega, ma gli ignoranti consumano esattamente quanto gli altri.
  • Di (---.---.---.51) 30 maggio 2013 14:03

    CHE STRONZATA! MANCA L’ATMOSFERA!!

    • Di (---.---.---.104) 31 maggio 2013 16:45

      Il pianeta andrebbe terraformato, bisognerebbe dargli una atmosfera respirabile.
      Però bisogna vedere cosa intendeva la nasa con quel "ci trasferiremo"
      Secondo me è da interpretare come costruzione di un avamposto terrestre, magari autonomo, con costruzione serre, produzione materiali, acqua etc.
      Anche tra 20 anni le nostre conoscenze saranno troppo poche in tema di sopravvivenza nello spazio.

  • Di (---.---.---.150) 9 agosto 2013 22:50

    i soldi che si usano per questo genere di cose non son quelli che poi mancano per gli scopi qui sulla terra.. fatevi un pò di cultura. e smettetela di dire cavolate.


  • Di (---.---.---.160) 13 novembre 2014 16:18

    e solo un gran successo sulla terra non ce piu avvenire l’essere umano con la propria ignoranza è riuscito a cambiare il clima ha dunque creato una situazione che vedo il futuro molto grigio per il pianeta— e poi seguite le trasmissione DAL canale 56 focus—il destino della terra---un giorno anche noi chiederemo alla nasa un lasciapassare---se no lo chiederanno i nostri ------------ciao a tutti antonio la calm a e la virtu dei forti

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