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Cyber rapina bancaria: 45 milioni di dollari rubati dai conti di 27 Paesi

Cosa se ne fanno dei passamontagna e delle pistole? Ai rapinatori che hanno commesso il colpo dell'anno sono bastati laptop e codici informatici. Con una truffa informatica messa in atto da un'organizzazione con base a New York, sono stati prelevati in poche ore oltre 45milioni di dollari dagli sportelli automatici di 27 Paesi.

Gli otto componenti della banda, i cui nomi sono ripresi da Reuters, avrebbero attaccato due banche mediorientali; seguendo manuali di hackeraggio, sono riusciti a infiltrarsi in sistemi informatici di compagnie che emettono carte di credito, sbloccando con codici contraffatti il limite di prelievo dai bancomat. Così con più di 40mila operazioni di prelievo, i rapinatori hanno messo a segno uno dei colpi più grandi della storia. Le banche coinvolte nel furto sono Bank of Muscat BMAO.OM of Oman, e la National Bank of Ras Al Khaimah PSC RAKB.AD, negli Emitari Arabi.



Il Dipartimento di Giustizia americano ha arrestato 7 componenti della banda, mentre l'ottavo, ritenuto il capo della cellula, sarebbe stato ucciso lo scorso 27 aprile nella Repubblica Domenicana.


Gli esperti comunicano che un tipo di operazione del genere richiederebbe normalmente l'intervento di centinaia di hacker per trafugare nei super protetti e controllati sistemi informatici finanziari. Mark Rasch, l'ex procuratore federale del cyber crime replica dicendo che "gli hacker hanno bisogno solo di un accesso, un punto debole da colpire per riuscire a causare milioni di danni". Purtroppo, aggiunge il direttore generale della Commissione scambi e sicurezza Rose Romero, questi tipi di cyber crimini stanno diventando sempre più comuni e continueranno ad aumentare nel tempo.

Nella foto Elvis Rafael Rodriguez, sinistra, e Emir Yasser Yeje, componenti della gang - AP photo.

Ori Eisen, un esperto sul tema, si è espresso così: "Data l'ampiezza della rete informatica su cui si basa il sistema on line delle compagnie di carte di credito, è quasi impossibile scoprire ogni singolo attacco".

Gli investigatori dicono che il riciclaggio di denaro avveniva attraverso l'acquisto di beni di lusso; due rolex e un SUV Mercedes sono stati confiscati ai detenuti, il resto del denaro invece, veniva inviato ai leader dell'organizzazione. Continua in ogni caso l'operazione investigativa, ci sarebbero stati scambi di email tra la cellula hacker e un account collegato ad un'operazione di riciclaggio di denaro a San Pietroburgo.

 

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