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Mourinho continua a far discutere. Vuole allenare in Spagna e quella clausola rescissoria...

Mourinho continua a far discutere. Vuole allenare in Spagna e quella clausola rescissoria...

Spagna e Portogallo, è lì che vede il suo futuro José Mourinho l’allenatore dell’Inter che questè’anno è in lizza per fare filotto (gesti scaramantici consentiti, ovviamente) tra Campionato, Champions League e una Coppa Italia già portata a casa a scapito di una Roma che probabilmente – a meno di suicidio nerazzurro – finirà l’anno con “Zeru tituli”.
 
I suoi desideri, che però rimarranno tali almeno fino al 23 maggio, giorno della finale con il Bayern Monaco a Madrid, l’allenatore dell’Inter li ha svelati al quotidiano sportivo spagnolo ‘As’: “Nei miei piani rientra quello di allenare in Spagna, come anche quello di diventare, un giorno, il selezionatore del Portogallo, però questo quando sarò più vecchio, tra 15 o 20 anni”. Se però il secondo desiderio è da realizzare fra qualche anno, si fanno sempre più insistenti le voci che lo avvicinano al Real Madrid e lui non getta acqua sul fuoco, dichiarando che: “magari un giorno allenerò anche Cristiano Ronaldo, lui è un portento e potrebbe anche reggere fino al mio arrivo” e ovviamente le voci crescono e continueranno a rincorrersi. Lui continua a tenere tutti sul filo, con dichiarazioni che dicono tutto e niente, con i continui riferimenti alle panchine estere che lo vogliono e l’idea di rimanere all’Inter ancora un altro po’.
 
Intanto il fuoco è aizzato anche da ‘Marca’, il quotidiano spagnolo, che parla di una clausola rescissoria del tecnico con l’Inter di 16 milioni di euro, che permetterebbe a Jose Mourinho di rompere il contratto con l’Inter (“nessuno vale tutti quei soldi” dice Johan Cruyff).
 
Tutte chiacchiere comunque sembra dire l’allenatore dell’Inter, che adesso, dice, ha “solo due obiettivi immediati, vincere a Siena per assicurarmi lo scudetto e fare lo stesso contro il Bayern per alzare al cielo la Champions League. Il resto si vedrà”. E a Siena, dopo le polemiche dei giorni scorsi per le parole di Mourinho che gli sono costate il deferimento (“Se è vero che il presidente del Siena sarà felice se battono l’Inter e pagherà lo stesso premio che avrebbe pagato per la salvezza, per loro sarebbe una motivazione in più. Chissà se la Roma, che non paga il premio per la Coppa Italia, è disponibile a dare qualche soldo in più al Siena”), ci pensa il presidente della squadra toscana Mezzaroma a gettare benzina sul fuoco paragonando Mou a Moggi: “Quando ero responsabile del settore giovanile della Roma nel 1993, Luciano Moggi mi spiegò che in certi momenti di una stagione agonistica la pressione e’ tale che c’e’ bisogno da parte dell’allenatore o di qualche dirigente di una dichiarazione sopra le righe. Mi spiego’ che questa cosa serviva per togliere tensione alla squadra. A distanza di tanti anni Mourihno mi sembra che confermi in pieno gli insegnamenti di Moggi. Questa cosa di togliere pressione alla propria squadra lui la sta facendo in maniera egregia”. Insomma l’ultima di campionato si preannuncia calda.
 
Sette giorni in cui si deciderà il futuro della stagione interista e forse anche quello del suo allenatore.

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