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 Home page > Tribuna Libera > Monti: legalize the premier

Monti: legalize the premier

Speravo, almeno in questa campagna elettorale, di non dover parlare del cavaliere.
Il pifferaio magico, nella felice metafora fatta dal professore (che in quanto a pifferi anche lui non scherza): l'uomo dei contratti con gli italiani, della rivoluzione delle tasse, del milioni di posti di lavoro. Della ricostruzione dell'Aquila, che ha risolto i problemi della monezza in Campania e a Napoli. L'uomo che più di tutti ha fatto contro la mafia (avendola pagata, come dice la sentenza di appello su Dell'Utri, assunto a braccio destro come antimafia per omeopatia).

L'uomo della privatizzazione a spese nostre dell'Alitalia, l'uomo che voleva privatizzare l'acqua pubblica e far diventare il belpaese un luogo dove costruire rigassificatori e centrali nucleari.
L'uomo che ha dedicato la sua politica per le leggi ad personam, depenalizzare i reati, salvarsi dai processi.

Ieri sera parlavamo della scorsa puntata di Servizio pubblico, con una amica berlusconiana. Convinta, anche grazie all'aiuto di giornali di sistema, della vittoria del cavaliere. Che ha zittito Santoro e Travaglio e anche le due giornaliste.

Come fai a spiegare che di fronte ad una persona che racconta favole, con una certa arroganza anche, il bon ton, la buona educazione non fanno presa?

A brigante, brigante e mezzo, diceva Pertini. Quello sarebbe l'unico modo per far tacere il caimano. Ma che intervista sarebbe allora?

Ma Santoro ha aiutato Berlusconi nei sondaggi: in verità i dati dicono che la crescita di due punti è grazie alle ulrime comparsate in televisione.

Dunque ad aiutare il cavaliere sono Giletti, la D'Urso, il TG1, Vespa, Sky Tg, le tv locali, i giornali e tutti quanto l'hanno fatto parlare, senza fare domande scomode tra l'altro.


Ma, come al solito, il problema sono Santoro e Travaglio.

Me veramente possiamo ancora fidarci di uno che dice una cosa e poi la smentisce? Sull'Imu, su Monti (candidato dei moderati prima, nemico poi), sui ristoranti pieni (nel 2001, dopo il G20, non nel 2009, quando comunque l'economia italiana dava già segnali brutti).
E ma - la mia compagna di viaggio - dall'altra parte chi voti?

Eh, gia... bella domanda.
Il PD, che cerca al sud un patto di desistenza per poter vincere nelle regioni chiave, pur presentando degli impresentabili (Papania, Crisafulli, Longo)? Monti che più passano i giorni, più sembra un politico come gli altri. Ieri sera da Vespa difendeva TAV, grandi opere e il suo governo.

Gli altri partiti (della strana alleaza) non mi hanno fatto lavorare. Nel programma di Monti c'è la patrimoniale, per prendere soldi e abbassare le tasse, eppure all'avvicinarsi della scadenza elettorale, la patrimoniale, per ingraziarsi l'elettorato di centro destra, si allontana (e per fortuna che destra e sinistra sono concetti superati).

Nella sua agenda, come anche nelle promesse del PDL tra l'altro, c'è la lotta alla corruzione.
Peccato che poi, leggendo il grido d'allarme del procuratore di Milano, Robledo,scopri che i fondi e le persone per contrastare la corruzione, siano stati tagliati. A Milano (e non al sud), ci sono meno agenti e meno pm per portare avanti le indagini.

Dunque, di cosa parliamo? Promesse. Pifferai.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.183) 15 gennaio 2013 20:07

    Terza Scelta >

    Per Monti, gli italiani che credono alle parole di Berlusconi sono come “i topini incantati dal pifferaio magico” che finirono nel fiume.
    Se “confessa” che, nel 1994, anche lui fu “illuso” dalla promessa di “rivoluzione liberale”, a Monti non torna in mente che, proprio allora, è diventato Commissario Europeo su designazione del primo governo Berlusconi.

    Ancora.
    C’è la crisi, ammette il Professore, ma subito aggiunge che “anche un ragazzino” sa che, presa la medicina, ci vuole del tempo perché passi la malattia.
    Forse non lo hanno informato che, con la sua ricetta del “rigore”, mese dopo mese lo stato di salute del paese è andato vieppiù peggiorando (come Debito, disoccupazione, inflazione, ecc.).

    Di più.
    Per Monti si potrà alleggerire la pressione fiscale purchè ad ogni riduzione corrisponda “un taglio alla spesa pubblica”.
    Stando ai primi passi della sua spending review c’è da chiedersi quanti reparti ospedalieri chiusi e posti letto in meno vale il taglio di 1 punto di tasse.

    Anche dietro parole “forbite” possono echeggiare i toni di un Dossier Arroganza

  • Di paolo (---.---.---.67) 16 gennaio 2013 15:32

    Lo vado commentando sui diversi articoli simili perché trovo disdicevole la mancanza di onestà intellettuale che poi determina anche la poca lucidità di giudizio .
    Chi sia Silvio Berlusconi lo sanno anche i paracarri ,chi lo vota lo fa proprio per quello che è e che rappresenta o perché ha il cervello riempito di aria .Anch’io ho un’amica berluschina e so cosa significa parlare con uno di questi soggetti .Ci ho rinunciato.

    Tuttavia negare l’evidenza non serve ,è un indice di scarsa obiettività ,si rischia di finire nel girone dei tifosi antiberluschini di maniera . Silvio nella trasmissione di Santoro ha mediaticamente stravinto ,non è mai stato in difficoltà se non una volta sola nel confronto con Giulia Innocenzi e Santoro e Travaglio sono stati ridicolizzati e giocati come birilli .

    E perché ?Perché i due hanno mirato allo share anziché ai contenuti ,se graffiavano veramente Silvio si alzava e abbandonava e se non lo ha fatto è perché per lui tutto stava andando a gonfie vele .
    Tu dici che non è servito a nulla e sbagli perché le trasmissioni che a Silvio non portano farina sono proprio quelle delle tv amiche (quelle che hai citato ed una trentina altre) perché li avviene lo struscio e le apprezza soltanto chi già vota Silvio .I berluscones appunto.
    Mentre un successo ,perché di questo si è trattato ,a casa del diavolo comunista è tutt’altra storia e questo sicuramente si che ha fatto un gran favore a Silvio .
    Poi è chiaro che tu ed io e spero molti altri non cambieremo opinione su Silvio anche se ha spolverato il guru ed il suo assistente ,ma la fuori c’è una pletora di ipodotati intellettuali il cui voto vale esattamente quanto il nostro e che aspettavano un segnale mediaticamente valido .

    E per cortesia non confondere Monti con Berlusconi ,non sono neanche su universi parallelli .
    ciao 

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