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Modena: fabbrica svuotata e delocalizzata, mentre i lavoratori erano in ferie

L’impresa Firem di Formigine (Modena) ha approfittato delle vacanze estive dei lavoratori per avviare il trasloco dei macchinari in Polonia a loro insaputa. I dipendenti lo hanno scoperto quasi per caso e sono riusciti a bloccare l’ultimo camion che usciva dal capannone. Ora presidiano lo stabilimento giorno e notte. La Fiom: “Avviata la trattativa con l’azienda”.

 

Firem_Formigine_modena

Immaginate di avere un lavoro. Immaginate che siete in ferie, che avete approffittato del tempo libero per andare al mare con gli amici, o pranzare con i parenti. Immaginate che mentre state ridendo e scherzando con i vostri cari, scoprite grazie alla telefonata di un collega che il lavoro non ce l’avete più. Perché la vostra fabbrica se n’è andata via, senza dirvi nulla.

È successo in provincia di Modena: 40 lavoratori della Firem di Formigine hanno trovato l’azienda vuota, senza macchinari, senza merci. Hanno realizzato con grande sorpresa di essere stati derubati, non da dei ladri, ma dagli stessi titolari della Firem, che approfittando della loro assenza hanno iniziato il trasloco verso la Polonia. Una delocalizzazione organizzata segretamente e coperta dall’inganno: sarebbero dovuti tornare a lavorare il 26 agosto, ma adesso in via Quattro Passi 114 resta solamente uno stabilimento vuoto. E un presidio di protesta permanente.

La vigilia di Ferragosto una quindicina di lavoratori hanno bloccato i cancelli e sono riusciti ad impedire che l’ultimo camion carico di materiale lasciasse lo stabilimento. "A un certo punto – racconta Cesare Pizzolla, della Fiom Cgil, in un’intervista al Resto del Carlino - è sembrato che il camion volesse forzare il blocco. Abbiamo avviato una trattativa con l’azienda che ha acconsentito a lasciarlo dentro fino a quando non ci sarà un tavolo di confronto”.

Ancora scossi dal colpo, i dipendenti modenesi si oppongono con fermezza a questa decisione. “Un’azienda non può decidere di far sparire da oggi al domani portando di nascosto in Polonia macchinari e merce. A Modena non si è mai vista una cosa del genere”, dicono ai microfoni della Gazzetta di Modena.

Anche l’amministrazione comunale ha espresso loro solidarietà: “Pur in un periodo di forti difficoltà economiche, comportamenti come quelli tenuti dai titolari dell’azienda Firem sono censurabili sia nei modi sia nei tempi”.

È già previsto un tavolo di trattativa, tra martedì e mercoledì, ma non si prospetta una vertenza facile. Vi terremo aggiornati su L’isola dei cassintegrati.

di Marco Nurra | @marconurra
(Foto: Gazzetta di Modena)

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.234) 18 agosto 2013 00:06

    Il fatto è importante, l’articolo è interessante, ma non c’è molto da commentare.
    Una grande azienda, che si chiama FIAT, in Italia ha goduto di importanti sovvenzioni pubbliche, giustificate come "incentivo per l’occupazione" o come "cassa integrazione guadagni" oppure come "aiuti allo sviluppo industriale", poi ha trasferito i suoi capitali su ruberie del tipo TAV, su speculazioni finanziarie, e poi li ha inguattati all’estero.
    Al confronto, quelli della FIREM sono quasi dei gentiluomini, e comunque hanno seguito "autorevoli esempi". Criticare loro, nel paese di Agnelli, Cuccia e Berlusconi sarebbe come dire "cornuto" all’asino.
    GeriSteve

  • Di (---.---.---.132) 19 agosto 2013 15:35

    Io spero che il resto delle aziende rimaste a farsi strozzare facciano lo stesso, lo dico con amarezza ma se questo servisse a fare morire questa banda di parassiti che hanno ridotto il paese in queste consizioni, allora, spero proprio che si inneschi il fenomeno emulazione.
    Quì se non si fa un governo M5S al più presto siamo destinati tutti, esclusi chi ha conti e patrimoni all’estero, a fallire miseramente...

  • Di (---.---.---.132) 4 settembre 2013 15:26

    con tutto il rispetto per i lavoratori... dubito che quello che è successo sia avennuto davvero dall’oggi al domani... forse il triste e vile atto di fare un trasloco di tutto nel periodo estivo senza avvisare quello si ci posso credere, ma che non si sapesse già qualcosa nell’aria... ho lavorato in tante aziende e le cose si annusano prima che avvengano.

    Ma sopratutto possono davvero fare queste cose ? Lo stato non interviene ?

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