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Mars One: un viaggio su Marte tra realtà e reality show

C’erano anche cinquanta italiani tra gli oltre 200mila candidati a partecipare al primo viaggio tripulato su Marte, previsto per il 2025. Lo scorso 30 dicembre si è svolto il primo round di selezioni, che ha ridotto il numero degli aspiranti a 1.058 (586 uomini e 472 donne), tra cui 12 italiani, che proseguiranno con la seconda fase. La maggiorparte dei candidati astronauti selezionati sono statunitensi, seguiti da canadesi, russi, indiani, australiani, spagnoli, inglesi e cinesi. 

Tra i dodici compatrioti finora selezionati, il 24enne triestino Pietro Aliprandi è stato intervistato dalla trasmissione Voyager. Questo il suo sito web: Pietro 4 Mars.

Ogni candidato è stato selezionato in base alla propria “adattabilità, curiosità, capacità di fidarsi e creatività”. Online sul sito Mars One, sono ancora visibili i video di presentazione di ogni candidato (clicca qua per veder quelli degli italiani).

Progetto guidato dal ricercatore olandese Bas Lansdorp, Mars One è stato concepito nel 2010, con l’obiettivo di stabilire una colonia permanente su Marte. Secondo il planning di Lansdorp, nel 2016 dovrebbero venir inviate circa 2 tonnellate e mezzo di cibo, nel 2018 il primo veicolo esplorativo senza equipaggio, nel 2022 il primo gruppo di persone, che arriveranno a destinazione un anno dopo, nel 2025 un secondo gruppo di partecipanti, per completare la missione nel 2033 quando il gruppo di terrestri-marziani avrebbe raggiunto quota 20.

Mars-One-habitat

Il progetto, sostenuto dal fisico Premio Nobel Gerard ‘t Hooft, sembra una grandissima stronzata ma la mole di persone e soldi che si stanno muovendo sembrano testimoniare che, perlomeno per Lansdrop e soci, ci sia la convinzione che davvero possa essere possibile inviare persone su Marte e farle vivere sul pianeta rosso per sempre. Perché, un particolare da non tralasciare, il viaggio sarà di sola andata! “I costi della missione saranno minimizzati grazie alla formula del viaggio di sola andata – ha sottolineato il patron di Mars One – permettere agli astronauti di ritornare da Marte richiederebbe maggiori tempistiche e risorse economiche”.

Il gruppo di olandesi a capo di Mars One ha bisogno di soldi, molti soldi, per riuscire a realizzare almeno la prima parte di questo progetto-sogno: i costi per mandare i primi quattro astronauti su Marte si aggirano intorno ai 5 miliardi di Euro. “Abbiamo bisogno di sponsor ed investitori – ha dichiarato Lansdrop – abbiamo pensato al processo di selezioni di candidati come ad un reality show, faremo scegliere gli astronauti dal pubblico e creeremo uno spettacolo mediatico [...] i partecipanti selezionati diventeranno delle celebrità”.

Lo scorso 10 Dicembre la Mars One ha lanciato la propria campagna di finanziamento, volta a raccogliere i fondi per la prima missione del 2018 (questo il link se volete contribuire; ci trovate anche, immancabile, un po’ di merchandising).

Lansdrop ha annunciato che Mars One vanta già i primi accordi con il gigante dell’industria aerospaziale Lockheed Martin e l’azienda leader nella tecnologia satellitare Surrey Satellite Technology.

Norbert Kraft, ufficiale medico della Mars One, vincitore del 2013 con il NASA Group Achievement Award, ha detto: “Le prossime fasi della selezione del 2014 e 2015 includeranno rigorose simulazioni, che metteranno alla prova le capacità fisiche e psichiche dei nostri candidati. Vogliamo capire che cosa veramente li ha motivati a candidarsi e partecipare in prima persona alla realizzazione di questo grande passo per l’umanità. Questa è la parte più eccitante di Mars One, i candidate e le comunità di cui fanno parte”.

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È sicuramente un gran progetto quello di andare su Marte ma pubblicità, marketing, reality show… insomma Mars One non mi convince. Selezionare persone come topi da laboratorio ed addestrarle per abbandornare definitivamente il proprio pianeta ed andare a vivere su Marte… per fare cosa poi? Stiamo preparando la colonizzazione del pianeta rosso per avere un posto dove scappare quando un meteorite si schianterà contro il nostro bel pianeta azzurro? Perché dev’essere questo il motivo principale, non ditemi che la Terra ha forse qualcosa da invidiare a Marte o ad uno qualsiasi dei pianeti che conosciamo.

Inoltre, penso che i problemi siano ancora così tanti sulla Terra, che Marte è ancora un obiettivo troppo grande per noi e sarebbe più nobile dedicarsi a risolvere i grandi problemi del nostro pianeta, prima di andare a fare gli astronauti amateur. Insomma, stiamo ancora a farci la guerra uno con l’atro per le religioni, la politica ed i soldi, siamo ancora così accecati dal dominio ed il potere, ancora così adolescentemente egoisti e menefreghisti che, anche se il progetto Mars One si realizzerà, sarebbe meglio che re-imparassimo a vivere, prima di esportare su un altro pianeta la nostra stupidità, la nostra incoscienza ed inesperienza, la nostra rabbia ed il nostro egocentrismo e non rischiare, così, di rovinare un altro pianeta del sistema solare.

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