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Marcica e Capezzone. I pugni rivisti e corretti, razzismo o no?

La violenza è violenza, oppure c’è violenza e violenza? Sulla condanna della violenza non un commento sui fatti.

Stazione Anagnina, un ragazzo sferra un pugno ad una donna, questa cade e, sbattendo la testa in terra, muore. Gesto gravissimo e indegno anche perché rivolto contro una donna. Le conseguenze sono state tragiche, ma sembrerebbero non volute. Il filmato mostra che si è trattato di un atto d’impulso, secondo giustizia l’autore è in galera e subirà la condanna che merita.

Si è gridato al razzismo nei confronti di una immigrata, ma il razzismo non c’entra niente, il pugno sferrato alla romena, a seguito del litigio, se lo sarebbe beccato anche una romana.

Altro giorno, altra notizia, altra violenza: aggressione a Capezzone. Non mi è particolarmente simpatico, non può nemmeno godere della solidarietà che suscita una categoria debole come quella degli immigrati. Può darsi perfino che Capezzone si sia inventato tutto, ma non si può escludere che sia stato aggredito premeditatamente.

L'unico motivo plausibile del gesto è riconducibile a motivi ideologici, quindi molto probabilmente si è trattato di un atto discriminatorio nei confronti di una persona odiata dall’aggressore. E si è beccato un paio di pugni. Cose che accadono, il fatto in sé, tenuto conto anche della modesta misura delle lesioni subite, può essere archiviato dopo una doverosa condanna ed una condivisa solidarietà.

Comunque la gravità dei due gesti, nella intenzione di chi li ha compiuti, è paragonabile. Anzi: nel secondo caso non si sarebbe trattato di un gesto d'impulso cioè di uno scatto d’ira. Solo che per fortuna della vittima, ma anche dell’autore (o forse no?), Capezzone è vivo e vegeto e anche chi non lo ammira dovrebbe rallegrarsene.

Fatto sta, però, che da parte di alcuni organi di stampa e in alcune trasmissioni radiofoniche non si è potuto fare a meno di rilevare fremiti di malcelata e talvolta evidente soddisfazione espressi da chi non apprezza Capezzone, ma il dissenso politico non può trasformarsi in odio.

Questo è razzismo conclamato e disposto a giustificare l’uso della violenza.

Se non cominciamo a metterci d’accordo che tutte le violenze debbono essere condannate allo stesso modo, tanto i pugni quanto i petardi sparati ad alzo zero contro i sindacalisti, scivoleremo di nuovo nella pericolosa tesi giustificazionista “per i compagni che sbagliano” degli anni di piombo.

http://freeforumzone.leonardo.it/lofi/Capezzone-aggredito-in-strada/D9490796.html
http://marcotravaglio.mastertopforum.net/capezzone-e-l-039-altro-vp73278.html
http://de-de.facebook.com/group.php?gid=29226145554&v=wall&viewas=0&ref=mf
http://iltafano.typepad.com/il_tafano/2010/10/capezzone-aggredito-nessuna-solidariet%C3%A0-di-don-aldo-antonelli.html?cid=6a00d83451654569e20133f574550c970b
http://lucianoidefix.typepad.com/nuovo_ringhio_di_idefix_l/2010/10/laggressione-a-daniele-capezzone.html
http://www.loccidentale.it/articolo/aggressione+a+berlusconi,+alfano+(idv):+%22nessuna+solidariet%C3%A0.+e'+un+corruttore%22.0083270

e molti altri.

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