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Marchionne, il galateo e i diritti microbici

In Italia c’è qualcuno che ben prima di JP Morgan ha deciso da tempo di liberarsi motu proprio di una Costituzione troppo socialista fendendo precisi colpi reazionari sul diritto alla rappresentazione in fabbrica, all’uguaglianza e alla solidarietà: Sergio Marchionne.

L’unica politica industriale praticata con rigore dall’AD è quella che continuamente si svolge nei tribunali contro la Fiom. La pura questione del lavoro all’interno di Fiat attende invece le calende greche di quei 20 miliardi di euro di investimento proclamati, per i quali in realtà l’azienda si è impegnata solo al 10%. Nel frattempo si appallottola come carta straccia da cestinare il principio dell’uguaglianza ed è la Corte Costituzionale a dover garantire tramite sentenza ciò che sta nella Costituzione e nella Natura.

Agli amanti smodati del galateo (quello altamente discriminatorio di Monsignor della Casa, ovviamente) che oggi criticano la Presidente della Camera per aver rifiutato un invito di Marchionne dopo averne accettato in passato uno di Fiom, va ricordato semplicemente questo:

- Che a Melfi dal febbraio 2011 tutti gli operai sono in cassa integrazione straordinaria fino a dicembre del 2014.

- Che a Pomigliano quasi la metà dei 5000 e passa lavoratori sta in cassa integrazione straordinaria, lavorando 2 settimane al mese

- Che a Mirafiori amministrativi e meccaniche vanno in cassa integrazione ordinaria 3 giorni al mese, mentre in carrozzeria e presse si lavora una settimana al mese (cassa integrazione straordinaria)

- Che a Termini Imerese c’è la cassa integrazione straordinaria a zero ore

Dipinti in questo quadro, diritti e pianificazione industriale non sono visibili manco se cercati col microscopio a scansione, in Fiat. Ben venga quindi la discriminazione positiva della Presidente Boldrini a favore del loro rispetto, anche a costo di maleducazione (ce n’è già tanta in questo Paese… ditelo a quell’incarnazione di politesse che è Giuliano Ferrara).

E magari la Presidente la vorremmo altrettanto incisiva quando si tratta di rivendicare la sovranità del parlamento di fronte all’agire di un Presidente della Repubblica ormai di fatto alla francese.

(Un grazie per i dati da Resistenza Internazionale all’indefesso, imprescindibile ed insostituibile lavoro sul lavoro dell’Isola dei cassintegrati. Il mio ringraziamento personale a @marconurra cordone ombelicale con la Madrid che amo).

 

Di @MonicaRBedana

 

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