Manifestazione per la strage di Bologna: beati i sottaceti

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E per fortuna che qualcuno a fischiare Bondi, a Bologna, c’era. Che le inchieste imbarazzavano, e non da poco. E il quadro appariva piuttosto sconcertante. Strage della stazione di Bologna: Br, Eta, Mafia, ET, Gundam, mistero (possibilmente risolto dall’omonimo programma di Ruggeri su Italia1 - corretto incluso), 1945, 1910, Ss, Partigiani Neri, Repubblichini del soviet felsineo, Vittorio Feltri, complotto Usa-Vaticano per affossare la Democrazia Cristiana finalizzato all’istituzione dell’asse Reagan-Wojtyla.

L’ignoranza stupra e ingravida soprattutto le giovani mandrie di cuffie con gli auricolari (quelli che in vernacolo moderno suolesi definire gggiovani). Non ne sanno niente e, ignoranti come sono, non possono che ingrassare le fila del re dal sole in tasca (che la conoscienza, e il nostro piangere, dispiacciono al sire).

Certo, non generalizziamo. Ci sono anche i lettori del blog di Beppe Grillo, gli amici della sua pagina facebook.

Che, per esempio, alla lettura dell’articolo di ieri, quella che prometteva la discesa in campo, per autunno, con la maglia del nuovo "Movimento di Liberazione Nazionale", non hanno capito ciò da cui avevano appena alzato gli occhi.

Basta leggerne i messaggi. Specie su Facebook, buona parte dei "primi" commenti, ovvero quelli che non avevano saputo cavarne notizia o capire il senso delle parole e l’hanno, magari, appresa solo da Repubblica, si lanciano in messaggi affettuosi, urla stizzite di vergogna per il popolo tutto, gridolini d’affetto e incoraggiamento per il leader. Nessuna reazione politica, zero giudizi sul nascituro. Come se, da quelle parti, non lo aspettassero da tempo.

La chiamano democrazia partecipativa, e vediamo dove arrivano e cosa fanno. Speriamo, quantomeno, che a partecipare non siano quei tipi.
TheSC