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 Home page > Attualità > Cronaca Locale > Magdi Allam e la sua interpretazione del Corano

Magdi Allam e la sua interpretazione del Corano

Infuria la polemica dopo l’intervento di Magdi (Cristiano?) Allam…”. Così avrei voluto l’attacco del mio pezzo.

Non mi resta invece che prendere atto del (vergognoso) largo consenso di pubblico che ha avuto nell’ambito della serata “Autori a corte” a Ferrara (14 luglio). Perché lo definisco vergognoso? Semplicemente perché si fonda sull’ignoranza o per meglio dire, in modo che i benpensanti non si offendano, sulla non-conoscenza dell’Islam e sulla mancanza totale di senso critico.

E la cosa mi preoccupa non poco.

Tutti ad applaudire concetti assolutamente criticabili del signor Allam, che con abilità politica sta strumentalizzando a suo piacimento. Non si è limitato all’aspra critica della religione Islamica, ha fatto leva sulla già radicata paura nelle coscienze delle persone, a seguito degli atti terroristici, snocciolando una serie di pacchetti tematici che di solito accompagnano la propaganda della Lega e compagnia bella: invasione degli immigrati, mancanza di lavoro, strategia del terrore, dittatura del relativismo, invasione islamica, chiusura delle moschee.

Ma andiamo per ordine. Magdi Allam non ha voluto essere intervistato, come prevedeva il programma, dal direttore di FerraraItaliaSergio Gessi, ha preferito parlare a ruota libera, in piedi. (Forse perché durante l’incontro preliminare non si sono verificati i presupposti per una comunicazione etica e democratica?) Ci è parso di cogliere un leggero disappunto, sfuggito ai modi sempre garbati del giornalista ferrarese che ha aggiunto: “Tanto l’intervista c’è, l’abbiamo fatta a cena, e la troverete su FerraraItalia”.

Di fronte alla folta platea, Allam ha ostentato la sua interpretazione del Corano, che non lasciava spazio a dubbi o a qualche spiraglio di dialogo. Ha affermato, senza ritegno, che i terroristi sono i veri osservanti, quelli che applicano in maniera letterale i versetti del Corano.

A mio avviso, questa sua interpretazione è pericolosa perché allo stesso modo mira a radicare l’odio e ad istigare alla violenza. Tra le varie cose, ne ha dette alcune condivisibili, almeno in parte: l’Italia è il ventre molle dell’Europa e rende più agevole l’obiettivo, che è quello della conquista e dell’islamizzazione. C’è un detto, riconosciuto come autentico, che dopo Costantinopoli, anche Roma sarà islamizzata. “Non c’è nessun musulmano – ha continuato ad affermare Allam – che non sia d’accordo su questo”. La Turchia, ha aggiunto, è lo sponsor dei terroristi e dei Fratelli Musulmani.

L’emergenza terrorismo c’è, eccome se c’è, e non si risolve certo porgendo l’altra guancia, ma le affermazioni altamente offensive e irrispettose nei confronti della religione islamica, non trovano giustificazione. Questo suo associare la visione dei terroristi con l’interpretazione corretta dei versetti coranici, ha un sapore diabolico. E i 1.500.000.000 di musulmani che vivono nella pace e nel rispetto? A suo dire, l’Islam non è una religione della moderazione; possono esistere i musulmani moderati, ma sulla carta i versetti incitano all’odio e alla violenza nei confronti dei miscredenti.

Nessun rappresentante delle comunità islamiche locali era presente alla serata, probabilmente a causa del Ramadan. Inutile contestare, c’è stato qualche lieve tentativo, ma tanto la risposta, velata di garbo e in realtà fendente come una sciabolata, sarebbe arrivata tempestiva: “Sono stato musulmano per 56 anni e parlo di cose che conosco molto bene” (che di fatto ha detto). Come contestare con efficacia le sue asserzioni, in assenza di strumenti adeguati? (Conoscenza della lingua araba e lettura approfondita del Corano); bastava la presenza di almeno un vero musulmano.

Tre gli interventi interessanti dal pubblico che potevano aprire un serio dibattito e contrastare la visione del giornalista, scrittore, politico convertito al cristianesimo. Ma il primo, di una ragazza studiosa dell'Islam, si è perso per mancanza di sintesi e determinazione: "Questa sua concezione dell'Islam non coincide, ricorda più la rabbia di Oriana Fallaci nel suo Inshallah" – e lui prontamente: ”che merita un applauso”; l’altro portava la testimonianza di perfetta integrazione di alcune famiglie musulmane locali, nella pace e nel rispetto, ricordando la funzione di costruire "ponti" e non barricate, ma è stato anch’esso prontamente stroncato da Allam.

In chiusura, l’intervento di Sergio Gessi, che ha rimesso in discussione un po’ tutto il suo intervento, lanciando qualche dubbio, applaudito per qualche minuto da una sola persona (la sottoscritta), nel silenzio totale del pubblico, e con timido accodo di altre due. Di seguito, il gelido tono di Allam con il suo: “prego, prego, se volete applaudirlo, fate pure”. E l’invito a farsi firmare le copie del suo ultimo libro: “Il Corano spiegato da Magdi Cristiano Allam”, in uscita con Il Giornale.

Commenti all'articolo

  • Di Annalisa Martinelli (---.---.---.143) 16 luglio 2015 20:29
    Annalisa Martinelli

    In Risposta a Mirella.

    Trovo molto interessante il suo commento e la ringrazio. "Sul campo" ci sono, conosco molte persone di religione musulmana che frequento regolarmente e sto studiando il Corano per interesse personale, per cercare di capire "l’altro". Non penso di aver mai "fatto branco" in vita mia. Leggo il Corano come approfondisco la conoscenza della Bibbia, o la Torah, per cercare punti d’incontro. Le affermazioni sulla religione islamica che ho sentito, nel corso dell’incontro con Magdi Allam, le ho trovate assolutamente pericolose e distorte. Associare l’intero mondo islamico ai terroristi, in quanto veri osservatori del libro sacro, mi sembra un azzardo senza precedenti. Nel corso della mia lettura del Corano, che è ancora incompleta, ho travato sicuramente dei punti che non mi sono del tutto chiari, ma non ci vedo assolutamente l’odio e l’incitamento alla violenza di cui ha parlato Allam. Solo fermezza. Per quanto riguarda la violenza sulle donne sono d’accordo con lei che va condannata, ma non va associata alla religione. Lì si tratta, sempre a mio avviso, di un’interpretazione distorta da parte dell’uomo dei versetti. Tutte le religioni si basano su principi universali, che riconducono alla pace e al rispetto della vita. La violenza va combattuta e non ha colore, religione, genere o appartenenza politica. Di storie di violenza e molestie ne conosco, alcune le ho subite (fortunatamente non gravi - da italiani). Per quanto riguarda la mia diretta esperienza, ho osservato più rispetto nei confronti della donna nei Paesi musulmani che nell’Occidente. Violenze, ingiustizie, ci sono anche lì ovviamente, ma se dovessimo porre sulla bilancia tutto ciò che accade qui da noi (assassini, stupri nei confronti delle donne e dei minori, ecc. ecc.) mi sembra che ne abbiamo su cui ragionare. Le violenze estreme a cui fa riferimento feriscono e fanno inorridire anche me, però le attribuisco all’ignoranza e all’aggressività dell’uomo, non alla religione. Se vorrà continuare il discorso, mi farà piacere. Il mio è un tono assolutamente pacifico e aperto al dialogo. 

  • Di francesco (---.---.---.123) 8 febbraio 2016 16:16

    ....in riferimento all’ultimo commento, lo trovo pieno di pregiudizi, ed inesatto!!! 
    Affermare che l’Islam nei suoi precetti non affermano bob incitano alla violenza e dire poco incredibile, il corano è un continua incitamento alla violenza, ad esempio "Non siate deboli!!!Non offrite pace al nemico mentre avete il sopravvento! Allah è con voi e non vi frusterà per le vostre opere" Corano 47,35 mi pare sufficiente, come esempio, o no!! Mi stupisce, voi, che vi dedicate ai diritti dell’uomo, che non siete al corrente, di come vengono trattati gli omosessuali, e di cosa prevede il corano!!! La pena di morte, " " ...trema il regno di Dio, punitelo, e con giace con lui"...poi non parliamo dei diritti delle donne!1 Le donne vengono considerate, poco piu che giumente , non hanno alcun diritto, e la lor testimoniaze davanti alla corte, non vale quanto a quello di un uomo, mi stupisco, oltre tutto, lei che è donna non sappia queste cose!!! Non si possono paragonare le violenze, ne giustificarle!! Le violenze nel nostro paese, sono punite secondo il codice penale, il femminicidio è punito!!!!

    Questo non avviene nei paesi arabi, è inutile inalberarsi per proteggere una cultura di violenza e di disparità e poi il giorno dopo inorridirsi davanti a donne deturpate con l’acido!! Lo tropo semplicemente poco coerente!!
    Purtroppo siamo malati di un revisionismo che ci distorce la verità, ci siamo dimenticati l’omicidio di Teo Van Gogh, la sua unica colpa e quella di aver prodotto un bellissimo film ,https://www.youtube.com/watch?v=_iA...  che denunciava la situazione delle donne arabe!!
    Non rammentiamo piu la fatwa di Rushdie, che lo ha condannato a morte, con la quale qualsiasi buon mulsulmano deve adiempiere !!!Prima di dare dei giudizi, e quindi dividee il mondo in buoni ed cattivi, desidererei che le persone si informassero, e leggessero, e non si affidassero ai propri pregiudizi, questo vale in modo particolare alla giornalista!!

  • Di Annalisa Martinelli (---.---.---.24) 8 febbraio 2016 19:07
    Annalisa Martinelli

    Gentile Francesco, lascio a caldo un breve commento, ma mi riservo di rispondere con calma dopo aver letto e riletto attentamente il suo commento. Di pregiudizi non ne ho e nella mia vita ho sempre cercato (mi sono sforzata) di non averne. Sono sempre pronta a rimettere in discussione tutto. Ma una cosa è certa: 1) non si finisce mai di imparare e non si legge mai abbastanza (e questo vale anche per lei); 2) le assicuro che leggo molto. Io difendo la parte buona dell’Islam (e questo vale anche per i cattolici/cristiani che non sono dei santi), perché sono a contatto con questo mondo, lo conosco da vicino e ci sono vissuta. Lei lo conosce? O per sentito dire? Comunque ne riparliamo (ovviamente con calma e con educazione). Saluti.


  • Di Annalisa Martinelli (---.---.---.24) 8 febbraio 2016 23:31
    Annalisa Martinelli

    Occorre fare una serie di premesse. Tralascio il fatto, che risultarebbe irritante a chiunque, di sentirsi dire, da un perfetto sconosciuto, di leggere ed informarsi di più, solo perché si esprime un’opinione diversa (e non è forse un suo pregiudizio questo? Prima domanda che le rivolgo).

    Premesso che non ho, come nessuno, la verità in tasca ma la cerco tenacemente come spero faccia anche lei, mi irrito quando assisto a manipolazioni strumentali, quando si approfitta di un delicato momento per indirizzare l’opinione pubblica, magari per accrescere consenso politico. E mi riferisco alla serata in cui c’era Magdi Allam. Il messaggio che lui ha lanciato in quell’occasione, senza troppi giri di parole, è che tutti gli islamici sono potenzialmente dei terroristi. E se permette non è accettabile oltre che terribilmente falso. Nei successivi dibattiti a cui ha partecipato in TV ha corretto il tiro.

    Mi interesso di religioni da sempre, proprio per amore della verità e della Pace (con la P maiuscola) che, sono convinta, ogni Sacra Scrittura, ogni religione insegni. Nella mia libreria conservo una copia del Corano (che è pur sempre una traduzione, quindi mi affido a chi lo ha letto in originale), della Bibbia, dei Principi della Chiesa di Unificazione, e del Dalai Lama. Ho frequentato un mini corso al Centro di Cultura Islamica nel Qatar. Dialogo con persone di ogni nazionalità, dottrina politica e religione, senza accusarle di non leggere abbastanza se dovessero esprimere un’opinione diversa dalla mia.

    Premesso inoltre che condanno, come chiunque (musulmani compresi) ogni tipo di violenza, gli attacchi di Daesh o Is (i terroristi si dichiarano musulmani tanto quanto i mafiosi si dichiarano credenti!).

    Tornando al nocciolo della questione. Leggo distorsioni ovunque riguardo l’Islam e mi preoccupo che aumentino a dismisura in un periodo così allarmante e delicato. Mi fa arrabbiare, non poco, che ci siano persone che usino queste distorsioni a loro piacimento per indirizzare l’opinione pubblica, per aizzare gli uni contro gli altri, per seminare paura e odio. Questo non significa che io difenda l’Islam senza cognizione di causa. Ci sono cose che non capisco e non approvo. Ciò che a me sta veramente a cuore è contribuire a creare una zona “no fly” in cui possa scorrere il dialogo interreligioso. Dialogo, aperto e sincero, che si basi sui valori comuni e sul rispetto reciproco.

    La violenza va combattuta e non va associata a nessuna etnia o religione, non ha colore, non ha longitudine o latitudine. E’ violenza e basta.

    Qui non si tratta di dividere, come lei ha detto in buoni e cattivi. A tal proposito riaffiora un ricordo di quando andavo al catechismo, dalle suore: avevano creato un tabellone con i nomi di tutti noi e con delle freccette. In base alle nostre presenze si avanzava verso lo status di “buono”. Inutile dire quanto la mia stima fosse scesa dopo questo tipo di misurazioni.

    E le dirò di più, mi sono sentita molto più tranquilla e serena, seppur nella difficoltà di affrontare usi e costumi diversi, quando ho vissuto in un Paese Islamico. Il periodo è stato breve per carità, un anno da una parte e due-tre mesi da un’altra, però è sufficiente per conoscere più di qualche aspetto. Lì nessuno ruba, si potrebbe lasciare la porta di casa aperta (mi riferisco al Qatar). Quando sono tornata in Italia mi hanno subito sfilato il portafogli dalla borsa che avevo appoggiato un attimo, perché non ero più abituata, avevo abbassato la guardia.

    Il versetto che lei cita,risulta un po’ diverso da una rapida ricerca sul web (nella copia che ho, non lo trovo):

    35. Non siate dunque deboli e non proponete l’armistizio mentre siete preponderanti. Allah è con voi e non diminuirà [il valore del]le vostre azioni.

    Cosa c’è di così tremendo nel dire “non siate deboli”?

    La fermezza è infatti la caratteristica che ho riscontrato nei fedeli dell’Islam, cosa assolutamente non paragonabile a quelli di fede cattolica, che vanno in Chiesa per formalità, recitano le preghiere senza curarsi del senso delle parole e poi seguono tutta un’altra strada. Ci sono anche musulmani così, ovvio. E allora tutti pronti a puntare il dito su di loro. (Perché non farsi prima un esame di coscienza?).

    E se nonostante tutto questo non mi darete ascolto, ma vi comporterete da miei nemici, 28 anch’io diventerò vostro nemico pieno d’ira e vi castigherò sette volte di più per i vostri peccati. 29 Mangerete la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadrà su loro.

    Inquietante, non trova?

    Questi due passaggi sono tratti da uno dei libri della Bibbia, il Levitico.

    Dei giornalisti hanno fatto un interessante esperimento per la strada, leggendo ai passanti questi due passi, e tutti davano per scontato si trattasse del Corano.

     

    Nella religione islamica la fede è parte integrante della vita quotidiana, non è un qualcosa di astratto e separato. Molti hanno anche strumentalizzato il significato di Islam (sottomissione, obbedienza) per far passare un messaggio distorto. Si, significa sottomissione, ma sottomissione a Dio, nel senso che la gratitudine ed il voler seguire le parole di Dio sono la priorità. Come il mettersi al servizio degli altri, non implica un significato negativo, di sudditanza o di inferiorità, ma uno scambio fraterno di aiuto.

    Nei paesi arabi ho visto veramente lo spirito di fratellanza. Non posso dire lo stesso da noi.

    Mi parla poi di femminicidio, e mi sembra di capire che lei dorma sonni tranquilli in quanto è punito dalla legge. Ah beh, se bastasse questo. Nonostante ciò che lei afferma, quotidianamente emergono nuovi drammatici casi, sempre di più. Spesso le donne denunciano i propri stalker e non vengono tutelate e credute abbastanza, muoiono prima che ciò possa avvenire. Però lei si preoccupa di farmi vedere un film che dovrebbe farmi aprire gli occhi su una realtà che non conosco (a suo avviso). La rimando al concetto di cui sopra: la violenza è violenza e basta. Non ne facciamo un fatto di religione. Il Corano non legittima l’uomo ad usare violenza, semmai è l’uomo che ne interpreta male il significato.

    Nei Paesi musulmani (e poi bisognerebbe distinguere dove, perché ci sono realtà molto diverse; per esempio tra Turchia e Qatar o Arabia Saudita, c’è una differenza abissale) sarà anche meno libera la donna (bisognerebbe anche approfondire il concetto di libertà), ma viene più rispettata e protetta di quanto si creda; non ho mai sentito di violenze minimamente paragonabili a quanto avviene nella nostra civilissima Europa.

    Auguro una buona serata o una buona giornata, a seconda del momento, e resto a disposizione per altro scambio di opinioni.

  • Di Domenico (---.---.---.93) 25 luglio 2016 16:36

    E si.. Anche il "Mein Kampf" non incita alla violenza e all’uccidere gli ebrei..

  • Di Annalisa (---.---.---.24) 28 novembre 2016 23:21

    Sig. Gastaldi, non mi interessa proprio rivaleggiare con Magdi Allam. E tantomeno proseguire la discussione, se si dà più peso ad una parola sbagliata che al senso di affermazioni pesanti e pericolose. Assurdo che lei concluda il suo commento con "i miei rispetti" perché non ha dimostrato di averne (rispetto).

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