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Commento di Annalisa Martinelli

su Magdi Allam e la sua interpretazione del Corano


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Annalisa Martinelli Annalisa Martinelli 16 luglio 2015 20:29

In Risposta a Mirella.

Trovo molto interessante il suo commento e la ringrazio. "Sul campo" ci sono, conosco molte persone di religione musulmana che frequento regolarmente e sto studiando il Corano per interesse personale, per cercare di capire "l’altro". Non penso di aver mai "fatto branco" in vita mia. Leggo il Corano come approfondisco la conoscenza della Bibbia, o la Torah, per cercare punti d’incontro. Le affermazioni sulla religione islamica che ho sentito, nel corso dell’incontro con Magdi Allam, le ho trovate assolutamente pericolose e distorte. Associare l’intero mondo islamico ai terroristi, in quanto veri osservatori del libro sacro, mi sembra un azzardo senza precedenti. Nel corso della mia lettura del Corano, che è ancora incompleta, ho travato sicuramente dei punti che non mi sono del tutto chiari, ma non ci vedo assolutamente l’odio e l’incitamento alla violenza di cui ha parlato Allam. Solo fermezza. Per quanto riguarda la violenza sulle donne sono d’accordo con lei che va condannata, ma non va associata alla religione. Lì si tratta, sempre a mio avviso, di un’interpretazione distorta da parte dell’uomo dei versetti. Tutte le religioni si basano su principi universali, che riconducono alla pace e al rispetto della vita. La violenza va combattuta e non ha colore, religione, genere o appartenenza politica. Di storie di violenza e molestie ne conosco, alcune le ho subite (fortunatamente non gravi - da italiani). Per quanto riguarda la mia diretta esperienza, ho osservato più rispetto nei confronti della donna nei Paesi musulmani che nell’Occidente. Violenze, ingiustizie, ci sono anche lì ovviamente, ma se dovessimo porre sulla bilancia tutto ciò che accade qui da noi (assassini, stupri nei confronti delle donne e dei minori, ecc. ecc.) mi sembra che ne abbiamo su cui ragionare. Le violenze estreme a cui fa riferimento feriscono e fanno inorridire anche me, però le attribuisco all’ignoranza e all’aggressività dell’uomo, non alla religione. Se vorrà continuare il discorso, mi farà piacere. Il mio è un tono assolutamente pacifico e aperto al dialogo. 


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