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MAV 2.0: quando la storia incontra il futuro

Dal 17 novembre aperto al pubblico il nuovo Museo Archeologico Virtuale di Ercolano.
 

Un nuovo progetto per Ercolano, località di villeggiatura della Roma antica, entrata nella Storia più di 2000 anni fa per quella eruzione terribile che accese il cielo di una notte di agosto e spense per sempre le vite in essa custodite. "Figlia" di Ercole, secondo la leggenda, patrimonio dell'Unesco dal 1997, dal 17 novembre torna ancora protagonista grazie all'apertura al pubblico del nuovo MAV (Museo Archeologico Virtuale).

“Si tratta di un progetto di aggiornamento – spiega il direttore Ciro Cacciola – durato due anni che intende rendere il Museo sempre di più innovativo e coerente con la sua funzione di Museo tecnologico. Un luogo dove la Storia incontra il Futuro. Un viaggio alla scoperta del nostro patrimonio culturale e archeologico reso quasi tangibile dall'utilizzo delle più moderne tecnologie”.

L'installazione, dedicata all’eruzione del Vesuvio, si avvale di un innovativo sistema di visualizzazione. Definito tecnicamente 3D immersivo (i3D), è reso attraverso un sofisticato impianto di multiproiezione stereoscopico su 26 metri di nastro in fibra argentata ubicato in uno spazio a pianta circolare.

“La scena si svolge intorno a noi, immergendoci nella Storia”, precisano i tecnici della SpinVector, società che ha curato oltre alla computer grafica anche il software esclusivo che gestisce la complessa proiezione.

La struttura, aperta nel luglio del 2008 e gestita dalla Fondazione Cives, presieduta da Nino Daniele e costituita dal Comune di Ercolano, dalla Provincia di Napoli e dalla Regione Campania, riconferma la sua posizione di assoluto prestigio tra i centri europei di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione.

“Un nuovo corso – sottolinea il Presidente Nino Daniele – per questa meraviglia che ancor più si propone come centro culturale d’eccellenza della Campania. Una struttura capace di offrire modalità di fruizione tali da attrarre le nuove generazioni, nell’uniformarsi ai nuovi livelli di condivisione del sapere ormai normalmente frequentati da esse, e di proporsi quale supporto strategico per l’intero polo museale e culturale attivo nell’area e quotidianamente impegnato nel fondamentale compito di tutela, diffusione e promozione della straordinaria civiltà qui sorta e da qui sviluppatasi e diffusasi sul pianeta nei secoli passati”.

In occasione dell'inaugurazione, in programma il 16 novembre alle 18,30, il MAV ha organizzato una straordinaria serata dedicata al Vesuvio con la partecipazione di numerosi ospiti a sostegno degli sforzi che la Fondazione Cives sta portando avanti per rilanciare e consolidare la presenza del MAV. Tra questi: il Professor Graziano Ranocchia, Ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Principal Investigator di un progetto finanziato dall'European Research Council (Commissione Europea, VII Programma Quadro) di edizione e interpretazione di testi filosofici attribuibili a Epicuro, Crisippo e Filodemo conservati nei papiri di Ercolano; l'attore Lello Serao, Aldo Masullo. A rendere ancora più magica l'inaugurazione l'attore Toni Servillo e la sua particolare selezione, tra i capolavori della letteratura antica e moderna, volta a restituire al pubblico “frammenti dal Vesuvio”.

Nel cuore della città vesuviana, a pochi metri dall’area archeologica che custodisce i resti tangibili dello splendore della romana Herculaneum, e in prossimità di grandi attrattori culturali, come il famoso mercato di Resina (o Pugliano), il Parco Nazionale del Vesuvio e il Miglio d’Oro delle Ville Vesuviane, il MAV arricchisce il suo viaggio alla scoperta della Storia presentando inedite ricostruzioni in 3D che documentano la tragica eruzione del Vesuvio del 79 d.C, ma anche la vita nelle antiche Terme e nell'imponente Teatro di Ercolano.
Segmenti di grande importanza per la conoscenza delle nostre origini si vanno in tal modo ad aggiungere alle precedenti ricostruzioni del MAV dedicate, ad esempio, alla documentazione della maestosità del foro di Pompei o al mistero della Villa dei Papiri, nonché all’utilizzo della tristemente nota Schola Armaturarum, crollata a Pompei nel 2009 e qui ricostruita in computer grafica tridimensionale.

La struttura polifunzionale, di 5.000 metri quadrati su tre livelli, accoglie più di 70 installazioni multimediali, tra ricostruzioni scenografiche, interfacce visuali ed ologrammi, che restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologiche della regione, oltre ad incorporare una mediateca, un auditorium per proiezioni cinematografiche e visioni in 3D, una galleria espositiva, e vari spazi per l’intrattenimento e l’approfondimento.

Info: www.museomav.it - [email protected] - 081 19806511 
Aperto dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 17,30 (lunedì chiuso, da giugno a dicembre).

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.17) 12 novembre 2011 10:12

    Bello, completo, colto ed elegante. Ma che brava questa autrice!
    Era una gran cosa anche prima, il Mav di Ercolano, adesso sarà impossibile non andare a visitarlo. E pare che non ci siano nemmeno le scene cruente. Spettacolo sì, ma non spettacolarizzazione. Così si fanno le ricostruzioni storiche. Complimenti a chi ha voluto questa meraviglia imperdibile. Insieme agli scavi veri, di cui è eccezionale "appendice".

    raimax


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