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Liberal Democratici, un progetto chiaro: coerenza

Un’alternativa seria.

Le motivazioni della sentenza del tribunale di Milano gettano ombre pesanti sulla condotta e sull’onestà del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che viene esplicitamente citato quale corruttore dell’Avvocato Mills. Di fronte a un giudizio che pesa come un macigno riferire alle Camere non può che rappresentare solo il primo passo verso la rinuncia all’assurda immunità prevista dal lodo Alfano, approvato da questa maggioranza col solo scopo di sottrarre il capo dell’esecutivo al giudizio della magistratura, negando l’eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. [...] A questo punto Berlusconi deve porre rimedio con un sussulto di dignità e di decenza, dichiarando in Parlamento di voler sottoporsi a questo processo, poiché gli italiani meritano chiarezza [link].

Tosto, eh? Opposizione intransigente, roba che nell’arco di 24 ore torna a cantarle a premier e Governo. Così.

Berlusconi la smetta di attaccare le prerogative del Parlamento, come se questa istituzione dovesse servire esclusivamente per ratificare i propri provvedimenti, o per nascondere le proprie magagne giudiziarie. Nel suo ultimo attacco alle Camere ancora una volta si intravede la volontà di asservire tutto ciò che resiste al controllo del presidente del Consiglio, che non ha avuto nemmeno la dignità di spiegare ai rappresentanti del popolo italiano se si tratta di un corruttore o meno. In questo senso, anche gli attacchi ai magistrati appaiono del tutto strumentali, visto che, in tema di giustizia, il Governo è stato solo capace di licenziare leggi ad personam come il lodo Alfano (una vergogna tutta italiana) o il ddl sulle intercettazioni, che è stato tolto in fretta e furia dall’ordine del giorno di Montecitorio per non dare troppo nell’occhio [link].

Affrettarsi, gente: tenerlo d’occhio l’autore di queste note. Visto mai che ci scappi davvero un’alternativa seria a questa maggioranza e alla stessa opposizione? Leggiamo ancora, ancora.

Il presidente del Consiglio dovrebbe evitare promesse da marinaio, decisamente di cattivo gusto e irrispettose, come quella di mandare in crociera i terremotati. La realtà è che, nel dl terremoto presentato dal governo e che dovrà essere convertito dal Parlamento la settimana prossima, non vi è traccia di nemmeno uno degli impegni che Silvio Berlusconi ha fatto nelle sue numerose visite all’Aquila, come quella dell’erogazione di tutti gli stanziamenti per la ricostruzione, entro tre anni. Nel provvedimento in questione, invece, si evince che gli stanziamenti per la ricostruzione saranno dilazionati addirittura fino al 2032, e non si fa menzione delle case crollate nel centro storico. Il premier forse troppo concentrato su vicende personali, ha già dimenticato la sofferenza e i disagi che la popolazione dell’Aquila sta patendo. [...] Abbiamo presentato tre interrogazioni parlamentari, in cui chiediamo al governo quali precauzioni, che avrebbero salvati numerose vite umane, non sono state colpevolmente adottare. Ebbene – conclude la parlamentare – stiamo ancora aspettando una risposta [link].

BocchinoDi Pietro? Forse Vietti? No, ragazzi: siete fuori strada. Sono parole di fuoco che giungono dritte dalla passione e le labbra di Daniela Melchiorre, deputata e presidente dei Liberal Democratici. Già sottosegretario alla Giustizia sotto Prodi, è passata al Pdl ancora in carica nell’esecutivo di centrosinistra. Ora, dagli scranni dell’opposizione, è pronta garantire l’appoggio esterna alla claudicante maggioranza uscita dal conflitto a fuoco coi finiani. Tra i “vergogna!” e “venduta!” della sua pagina Facebook. Adesso, a parte i walzer e la fuffa in genere: mi spiegate cosa ci fanno i Liberal Democratici in parlamento? Chi ce l’ha mandati?
U’

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