• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Lettera aperta su fascismo ed anti-fascismo

Lettera aperta su fascismo ed anti-fascismo

(a ogni militante)

Carissimo,

non ti scrivo per riaprire il dibattito sul ventennio fascista, non credo infatti che questa debba essere la mia prima preoccupazione di cittadino il quale è già francamente molto impegnato a interpretare le legislature di coloro che hanno chiesto il mio voto alle urne da quando ne ho diritto. Penso piuttosto che sia materia per gli storici. Penso anche che sia materia sulla quale, giustamente, si interrogano le più alte cariche istituzionali, che in questo modo cercano di portare a compimento il difficile processo di pacificazione nazionale. Ti scrivo invece a proposito del dibattito sulla necessità o meno di dirsi anti-fascisti, per condividere con te alcune riflessioni.

Mi sono ricordato, che negli ultimi cinque anni, non nel 1943, sono avvenuti episodi di violenza politica e d’intolleranza da parte di gruppi estremisti fascisti e antifascisti.

Sono andato un po’ indietro nel tempo fra gli anni Settanta e Ottanta, comunque non nel 1943, e mi è venuto alla mente che molti sono morti in nome di questo scontro ideologico e che ancora, nonostante il loro comportamento sia ormai anacronistico e anti storico, ci sono persone che inquinano il corretto svolgimento delle attività democratiche scontrandosi in nome di questi due guadi.



Ce l’ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista oppure fascista ma non l’ho proprio trovato: ne ho trovati invece molti per essere un cittadino italiano che nel 2008 ha maturato un pensiero politico che cerca di trarre insegnamento dagli errori e dalle iniziative positive compiute in passato, che cerca di guardare avanti, per portare insieme ai suoi concittadini l’Italia in un moderno contesto storico e geopolitico.

A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i cittadini italiani. Prego coloro che credono in Dio di pregarlo e coloro che non ci credono di trovare in loro stessi la forza di perdonare chi in nome dell’antifascismo oppure del fascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai nè antifascisti nè fascisti.

(Un cittadino italiano)

“Definirsi in opposizione a qualcosa significa essere ancora anaclitico nei confronti di quella cosa, giusto? [...] E gli uomini che pensano di odiare ciò di cui in realtà hanno paura di avere bisogno non sono molto interessanti, credo io.”

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares