Lettera a Mourinho

Caro Mourinho, come settantenne vecchio "tifoso" dell’Inter, però moderato ed indipendente, mi permetta qualche modesto suggerimento, dovuto alla lunga esperienza pluridecennale di supporter nerazzurro. Lei ha dimostrato intelligenza, spirito, sensibilità psicologica nel trattare i collaboratori ed i calciatori dipendenti. Però tutto questo non basta in un paese, che mastica pane e calcio sette giorni la settimana. Lei siede sulla panchina più scomoda d’Italia ed ha di fronte avversari, come le tradizionali big del calcio italiano, che usano qualunque mezzo per screditare l’avversario di turno soprattutto quando vince, perchè forte.

Questo sottile, subdolo e spregiudicato modo di fare, appoggiato dai media di cui dispongono, usano, per creare tensione, pettegolezzi gratuiti, enfasi nel trattare persino la gestione degli acquisti e degli infortuni , al fine di screditare l’ambiente di cui Lei ora fa parte. Quest’attegiamento dura naturalmente da anni e fa parte delle rivalità sportive, ma è praticato con malcelata cattiveria da quando l’Inter vince. Perciò, per il bene dell’Inter, per la serenità dell’ambiente, Lei non si esponga molto sui media, non accolga alcuna provocazione, usi i collaboratori per far fronte alle mille interviste e conferenze stampa a cui le chiederanno di partecipare. Auguri per la sua avventura italiana ed un fraterno abbraccio.