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Leggende azzurre: quarta puntata

49 CARLO SILIPO (1971) PALLANUOTO

Celebre pallanuotista di livello internazionale, il suo ruolo è stato quello di difensore (alto 2 metri), con in più super doti realizzative. A livello di club, infatti, su 462 presenze vanta 574 goal. In Nazionale ha collezionato 482 caps, vincendo 1 Olimpiade (e un Bronzo) ed 1 Mondiale (più un Argento). 2-1-1 agli Europei. Coi club vinse 7 Scudetti, 3 Eurolega e 1 Coppa delle Coppe, tutti trofei (eccezion fatta per il primo Scudetto) aggiudicatisi con Posillipo.

 

48 PIERLUIGI MARZORATI (1952) BASKET

Di ruolo playmaker, Marzorati (bandiera storica di Cantù) si è fregiato di 2 Scudetti, altrettante Coppe dei Campioni ed Intercontinentali, oltre a 4 Coppe delle Coppe. Con la Nazionale (278-2209; media di 8 punti a match) è stato Argento Olimpico 1980 mentre agli Europei conquistò 1 Oro e 3 Bronzi. Si è ritirato nel 1991.

 

47 MARCO PANTANI (1970) CICLISMO

Soprannominato “Il Pirata”, Marco Pantani è stato probabilmente il più grande scalatore di ogni epoca. Tanto bravo quanto sfortunato (durante la carriera fu bersagliato da infortuni, anche gravi, e da vicissitudini di varia natura), si distinse in particolare al Tour de France, in cui ogni volta che vi partecipava si aggiudicava le tappe più dure, come quelle che portavano la carovana gialla sull’Alpe d’Huez o sul Galibier, montagna su cui, nel 1998, costruì la più grande impresa del ciclismo degli ultimi decenni, quando, in una giornata di pioggia, rifilò 8’57’’ alla maglia gialla J. Ullrich - favoritissimo per il trionfo finale, avendo oltre 3' di margine sul ciclista romagnolo - compiendo il più clamoroso ribaltamento in graduatoria dai tempi di Fausto Coppi, diventando il secondo italiano (dopo lo stesso Coppi) a centrare l’accoppiata col Giro d’Italia nello stesso anno. Alla Gran Boucle vanta anche due terzi posti (8 tappe e 6 giorni in giallo).

La sua carriera subì una brusca nonché irreversibile flessione nel 1999: Pantani corre il Giro d’Italia da favoritissimo, e difatti si aggiudica alla grande ben 4 tappe (in toto vanta 8 tappe e 12 maglie rosa) accumulando 5’ sulla concorrenza; ma proprio sul più bello avviene quello che non t’aspetti: dal controllo antidoping viene rinvenuto nel sangue del Pirata un tasso di ematocrito superiore alla norma, e pertanto viene estromesso dalla corsa. Per il corridore di Cesenatico, che grida al complotto, è un colpo durissimo, e da lì inizierà un calvario esistenziale da cui non uscirà più, e che nel giro di pochi anni lo avrebbe portato alla morte (nel 2004), apparentemente causata da un’overdose di psicofarmaci. Una morte in verità avvolta ancora nel mistero, per la quale si sono fatte e si continuano a fare mille ipotesi diverse, arrivando persino a pensare che sia stato ucciso da qualcuno invischiato nel mondo delle scommesse clandestine, che avrebbero manovrato l’esito del famoso Giro del ’99.

Durante la sua carriera, a riprova di come sia stato uno scalatore puro (negato a cronometro), non ha mai vinto una classica. In totale vanta 53 vittorie, di cui 17 nell'anno di grazia 1998. E' stato uno degli sportivi italiani più amati.

 

46 ROMEO NERI (1903) GINNASTICA

 

Ai Giochi Olimpici di Los Angeles '32 Romeo Neri conquistò ben 3 Ori, nel concorso generale individuale, in quello a squadre e alle parallele. Dopo tale exploit gli verrà offerta la parte di Tarzan per una serie di film che stavano per essere prodotti dalla MGM ma lui rifiutò non sentendosela di abbandonare la sua casa e la sua gente. Continuò così l'attività agonistica andando a vincere nel 1934 ai Mondiali di Budapest l'Argento nel concorso generale individuale ed il Bronzo ai volteggi. Uno strappo muscolare al bicipite del braccio destro gli impedì di difendere ai Giochi olimpici di Berlino del 1936 i Titoli conquistati quattro anni prima. Sinora è, dopo Nedo Nadi, l'atleta italiano ad aver vinto più Ori in una singola Olimpiade.

 

45 FRANCESCO ATTOLICO (1963) PALLANUOTO

 

È stato il portiere della Nazionale Italiana di Pallanuoto (413 caps) che negli anni dal 1992 al 1995 ha vinto tutte le competizioni, nell'ordine Olimpiadi (Barcellona 1992, Bronzo ad Atlanta), Mondiali (Roma 1994), Europei (Sheffield 1993 e Vienna 1995). Unico "neo" in una carriera che lo ha giustamente consacrato miglior portiere di tutti i tempi e uomo simbolo di questo sport (suo il soprannome "Airone Azzurro"), non aver mai vinto la Coppa dei Campioni.

 

44 MASSIMILIANO ROSOLINO (1978) NUOTO

 

Nato da padre italiano e madre australiana, con le sue vittorie ha dato il "la" alla crescita esponenziale del movimento natatorio italiano, che prima del suo avvento era relegato ai margini. L'apice della sua fama la raggiunse ai Giochi di Syney 2000, quando diventò il primo azzurro a vincere una medaglia olimpica nel Nuoto, ed il secondo, a distanza di poche ore da D. Fioravanti, a vincere l'Oro (200 misti, la sua gara prediletta). Complessivamente alle Olimpiadi vanta 1 Oro, 1 Argento e 2 Bronzi (individualmente: 1-1-1); ai Mondiali 1-3-1 (1-1-1) mentre agli Europei 7-8-6 (2-7-5). Si è ritirato a 32 anni.

 

43 ALBERTO BRAGLIA (1883) GINNASTICA

Dopo aver vinto l'Oro ai Giochi di Londra 1908 (concorso ind.) per Braglia si aprì un periodo molto travagliato: non riuscendo a trovare altro lavoro, si diede alle esibizioni in pubblico per guadagnarsi da vivere; per questo fu dichiarato professionista ed espulso dalla Federazione italiana di Ginnastica. Quindi in un'esibizione si ruppe una spalla e qualche costola. A tutto ciò si aggiunse una tragedia familiare, la morte del figlioletto di quattro anni, che fece entrare Braglia in un profondo esaurimento nervoso. Poi però riuscì a riprendersi, ed ottenne la riabilitazione a dilettante in tempo per partecipare alle Olimpiadi del 1912, durante la cerimonia di apertura delle quali esercitò le funzioni di alfiere portabandiera dell'Italia, il primo in assoluto della storia. Difese il suo Titolo nel concorso completo individuale, a cui aggiunse anche la vittoria nel concorso a squadre, entrando nella leggenda dello sport azzurro.

 

42 PAOLA PEZZO (1969) CICLISMO MTB

 

Professionista fino al 2005, era specialista nel cross country, disciplina nella quale fu due volte Campionessa Olimpica (Atlanta 1996 e Sydney 2000). Ai Mondiali vanta 2 Ori e 2 Bronzi. Ha vinto anche 1 Coppa del Mondo. È l'unica biker, insieme a Gunn-Rita Dahle, ad aver vinto sia ai Giochi Olimpici, sia ai Mondiali, sia la classifica finale della Coppa del Mondo (13 successi di tappa, 5^ in assoluto fra le donne). Per l'Italia è da ritenere la più grande azzurra che abbia mai preso parte ai Giochi dopo V. Vezzali.

 

41 FRANCO MENICHELLI (1941) GINNASTICA

E' noto in primis per i Giochi Olimpici del 1964: a Tokyo vinse l'Oro nel corpo libero, l'Argento agli anelli ed il Bronzo alle parallele; perse l'Oro agli anelli per soli 0,05 punti di distacco dal giapponese Takuji Hayata, che concorreva in casa. Ai Giochi Olimpici di Roma 1960 si era aggiudicato il Bronzo nel concorso generale a squadre e nel corpo libero. Riportò anche diversi successi agli Europei andandosi ad aggiudicare il Titolo assoluto ad Anversa 1965 e, complessivamente, 6 medaglie d'Oro, 4 d'Argento e 4 di Bronzo; ai Mondiali fu due volte Bronzo nel corpo libero e una agli anelli.

 

40 SARA SIMEONI (1953) ATLETICA

Grandissima "altista" azzurra, vincitrice di un Oro e 2 Bronzi continentali ma soprattutto di un Oro (Mosca 1980 con 1.97) e 2 Argenti olimpici. Nel 1978 stabilì il record del Mondo, alzando l'asticella a 2.01 (record durato 4 anni). Ha detenuto il primato italiano per 36 anni, sino al 2007, quando fu superato da Antonietta Di Martino. Fu portabandiera ai Giochi Olimpici di Los Angeles 1984.

 

39 STEFANIA BELMONDO (1969) SCI NORDICO

Stefania Belmondo è stata una delle più grandi sciatrici di fondo d’ogni epoca e per rendersene conto basta passare in rassegna il suo sterminato palmares che ne fa una delle più grandi sportive del gentil sesso. Ma andiamo per ordine: ai Giochi Olimpici ha ottenuto 2 Ori, 3 Argenti e 5 Bronzi (l'atleta italiana che ha vinto più medaglie olimpiche in assoluto); ai Mondiali 4 Ori, 7 Argenti e 2 Bronzi; ha vinto in Coppa del Mondo 23 gare senza però mai svettare nella Generale (vanta una Coppa Sprint).

 

38 GINO COLAUSSI (1914) CALCIO

Ala sinistra veloce e scattante, le sue specialità erano i cross ed i traversoni. Giocò per 10 anni nella Triestina (dal ’30), per un totale di 248-43. Poi passò alla Juventus nel 1940, rimanendovi due anni (40-7). Quindi trascorse un anno col Vicenza (26-10), e nel 1945 tornò al primo amore, la Triestina (un solo anno, 26-3). Chiuse la carriera nel Padova, dove dal ’46 al ’48 (sino a 34 anni) giocò 45 match conditi da 12 gol. Secondo alcuni giornalisti fu l'inventore del “doppio passo”, storicamente attribuito ad Amedeo Biavati.

In Nazionale (25-15) fu tra i primattori dell’era Pozzo, nonché uno degli eroi di Francia ‘38 (con 4 gol di cui 2 in Finale), assieme a Meazza e Piola, autentici mostri sacri di quella Nazionale che vinceva contro tutti.

 

37 PAOLO ROSSI (1956) CALCIO

È stato uno dei più forti “rapinatori” d’area di rigore, una sorta di Filippo Inzaghi ante litteram. Ha militato nel Vicenza (107-66, 61% di media gol), nel Perugia (36-14) e soprattutto nella Juventus (138-44, 32%), chiudendo la carriera giocando prima per il Milan (26-3), poi per il Verona (27-7), per un totale coi club di 341 presenze e 134 reti (39%), di cui 35-14 in Europa. Si ritirò a soli 31 anni dopo un drastico calo di rendimento. La sua miglior stagione fu la ‘77-’78 quando in A segnò 24 gol su 30 caps. Coi bianconeri vinse 2 Scudetti, 1 Coppa delle Coppe e soprattutto la Coppa Campioni ’85 (capocannoniere nell’edizione 1983). Fu Pallone d’Oro 1982.

In Nazionale (48-20, 9 gol iridati) è stato il protagonista principale del Campionato del Mondo 1982 vinto dalla sua Italia, segnando una storica tripletta al Brasile, una doppietta in Semifinale alla Polonia e dulcis in fundo un gol nella Finalissima con la Germania, per un totale, in quella edizione, di 6 reti (capocannoniere). Insieme a Roberto Baggio e Christian Vieri detiene, con 9 reti, il record italiano di marcature nei Mondiali, ed è stato il primo giocatore (eguagliato dal solo brasiliano Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno il Mondiale, il Titolo di capocannoniere di quest'ultima competizione e il Pallone d'oro. Proprio per via del suo exploit di “Spagna '82”, Rossi è ritenuto uno dei più popolari sportivi italiani di sempre, in Italia e nel Mondo.

 

36 DINO MENEGHIN (1950) BASKET

Fra i più grandi cestisti di sempre (ruolo centro), vanta a livello di club 12 Scudetti, 7 Coppe dei Campioni, 2 Coppe delle Coppe, 3 Coppe Intercontinentali, eccetera. Nel campionato italiano ha totalizzato 836 partite, segnando 8.580 punti. In Nazionale (271-2947; 10,87) è stato Argento Olimpico 1980 mentre agli Europei ha ottenuto 1 Oro (vinto da protagonista) e 2 Bronzi. Il 5 settembre 2003 è diventato il primo azzurro ad entrare nella HALL OF FAME di pallacanestro. La sua carriera iniziata all'età di 16 anni e terminata a 44, è un esempio di longevità agonistica, che lo ha portato addirittura a giocare contro suo figlio in una partita ufficiale di campionato. Una famosa rivista di basket lo ha eletto nel 1991 miglior giocatore europeo di tutti i tempi.

 

35 GIANNI DE MAGISTRIS (1950) PALLANUOTO

È stato uno dei più prolifici goleador di tutti i tempi, vincendo la classifica dei marcatori di serie A in ben 16 edizioni del Campionato, dal 1969 al 1985, interrompendo questa striscia solo nel 1974, poiché le Fiamme Oro militavano nel campionato cadetto, e quindi quell'anno dovette "accontentarsi" di vincere la classifica marcatori della serie B. A livello di club vinse 2 Scudetti. In Nazionale ha disputato 388 partite ed ha partecipato a 5 Olimpiadi, unico pallanuotista italiano a riuscire in questa impresa, conquistando la medaglia d'Argento nell'edizione di Montréal 1976. Vanta inoltre tre presenze ai Mondiali dove ha conquistato il Titolo iridato nella rassegna di Berlino Ovest del 1978 (medaglia di Bronzo a Calì nel 1975 ). Sempre con il Settebello ha conseguito inoltre una medaglia di Bronzo agli Europei di Jönköping 1977. Il celebre centroboa italiano si è ritirato nel 1987.

 

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