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Leggende Azzurre: prima puntata

Ripercorriamo per sommicapo le carriere dei più grandi atleti/e azzurri/e di sempre, affinchè la loro memoria non rischi di perdersi fra i cunicoli della storia. Abbiamo perciò optato per la stesura di una classifica immaginaria dei più grandi, dal numero 115 al numero 1. Che la gara abbia inizio! Buon divertimento.

 115 RAFFAELE DI PACO CICLISMO

Può ritenersi il più grande velocista dell’ante Seconda Guerra Mondiale, essendosi fregiato di 16 tappe al Giro d’Italia (1 mr) e ben 11 al Tour de France (1 crono, 4 mg), di cui è tuttora il plurivittorioso italiano dopo Bartali e Cipollini (che lo precedono a quota 12). Capace di battere in volata i migliori assi della sua epoca (Giuseppe Olmo, Charles Pelissier...), Di Paco vanta in toto 58 vittorie (11 nel 1936). Non amava molto le classiche, ma il suo score nei grandi giri basta per guadagnarsi un posto fra le leggende del ciclismo all time. Riusciva a cavarsela piuttosto bene anche a cronometro. Ha corso sino all'età di 36 anni.

114 NINO BENVENUTI (1938) PUGILATO

Campione Olimpico "Welter" nel 1960 (Roma), Campione Mondiale dei "Pesi Medi" (1967, 1968, difeso nel 1968, 1969, 1969, 1970) e dei "SuperWelter" (1965, difeso una volta, sempre nel '65), è stato uno dei migliori pugili italiani e uno tra gli atleti più amati dal pubblico di casa nostra (ai suoi tempi la boxe era uno sport con grande seguito di appassionati anche in Italia...).

 

Incontri disputati

Totali

90

Vinti (KO)

82 (35)

Persi (KO)

7 (2)

Pareggiati

1

113 FRANCO SANCASSANI (1974) CANOTTAGGIO

Uno dei più grandi canottieri italiani di ogni epoca, vincitore di 9 Titoli mondiali conquistati quasi tutti nel Quattro di coppia p.l., in compagnia, fra gli altri, del celebre Daniele Gilardoni. Ai Mondiali vanta anche 2 Argenti ed 1 Bronzo.

112 ONDINA VALLA (1916) ATLETICA

Ondina Valla è stata un'ostacolista e velocista italiana, campionessa olimpica degli 80 metri ostacoli ai Giochi di Berlino 1936, nonché la prima donna italiana a vincere una medaglia d'oro a cinque cerchi. Era un'atleta versatile, che otteneva eccellenti risultati nelle gare di velocità, sugli ostacoli e nei salti. Divenne presto una delle beniamine del pubblico italiano. Il governo fascista la elesse ad esempio della sana e robusta gioventù nazionale. La stampa la definì Il sole in un sorriso. La gara di Berlino, inoltre, fece sì che nel regime si ammorbidisse, pur senza venire meno del tutto, l'ostilità alla partecipazione delle donne alle attività sportive. Il governo iniziò a servirsi delle competizioni femminili per ragioni di propaganda e per esaltare la forza della "razza italiana", come già faceva per i successi degli atleti di sesso maschile. Era stata già convocata per i Giochi olimpici di Los Angeles 1932, ma sarà esclusa su pressione del Vaticano che giudicava sconveniente che una sedicenne affrontasse, unica donna in una spedizione totalmente maschile, il viaggio transoceanico.

111 ABDON PAMICH (1933) ATLETICA

Vanta 1 Oro (Tokyo 1964) ed 1 Bronzo olimpici e 2 Titoli Europei (e un Argento) nella marcia 50 km. E' stato portabandiera ai Giochi del 1972. Probabilmente è stato il più grande marciatore italiano di tutti i tempi.

110 FELICE GIMONDI (1942) CICLISMO

Grande corridore anni Sessanta e Settanta, si fregiò in primis di 3 Giri d'Italia (7 tappe e 24 maglie rosa) e di 1 Tour de France (7 tappe e 19 maglie gialle; una volta 2°), vinto nel 1965 da outsider. Poi il suo palmares annovera 1 Vuelta, 1 Roubaix (con 4'08'' sul 2°), 1 Sanremo, 2 Giri di Lombardia, 2 Campionati italiani e soprattutto 1 Mondiale in linea. Abile anche a cronometro, è stato uno dei pochissimi (assieme a B. Hinault ed E. Merckx) a vincere tutte e tre le grandi corse a tappe più il Mondiale nonchè l'unico italiano assieme a Vincenzo Nibali ad aggiudicarsi Giro, Tour e Vuelta.

109 GIULIO GAUDINI (1904) SCHERMA

Portabandiera ai Giochi di Berlino 1936, si fregiò in primis di 3 Ori olimpici (4 Argenti e 2 Bronzi) e 8 Titoli iridati (7 Arg e 2 Bro). Escludendo le gare a squadre il suo bottino a cinque cerchi è di 1 Oro, 1 Argento e 2 Bronzi, mentre ai Campionati Mondiali è di 2-2-2. La sua specialità prediletta era il Fioretto (ma riusciva ad ottenere ottimi risultati anche nella Sciabola).

108 SILVIO MARTINELLO (1963) CICLISMO SU PISTA

Pistard di livello mondiale, realizzò il suo massimo exploit in occasione dei Giochi di Atlanta, conquistando l'Oro nella corsa individuale a punti (a Sydney avrebbe conquistato un Bronzo in coppia con Villa). In cima al suo palmares fanno bella mostra altresì 5 Titoli Mondiali (9 podi totali). Ha conseguito nobili risultati anche su strada, aggiudicandosi in primis 2 tappe al Giro d'Italia (4 mr). Si ritirò a 40 anni.

107 FRANCESCO ESPOSITO (1955) CANOTTAGGIO

Specializzato nel Due di coppia pesi leggeri, vanta ben 9 Ori iridati (1980, 1981, 1982, 1983, 1984, 1988, 1990, 1992, 1994; 1 Arg ed 1 Bro), un bottino che lo fa entrare di diritto fra le leggende del remo azzurro. È stato il primo atleta italiano a ricevere, nel 1996, la Medaglia Thomas Keller (la più alta onorificenza nel canottaggio), riconoscimento internazionale della FISA. Ai Giochi non vinse nulla perchè la sua imbarcazione non era ammessa.

106 DANIELE GILARDONI (1976) CANOTTAGGIO

E' tuttora il canottiere con più Ori iridati, ben 11 (1 Argento ed 1 Bronzo), tutti acquisiti nel Quattro di coppia p.l., un'imbarcazione da leggenda che però non era specialità olimpica.

105 FRANCESCO MOSER (1951) CICLISMO

Grande finisseur (fra i più completi mai nati), tagliato sia per le corse a tappe che per le classiche, vinse 1 Giro d'Italia (23 tappe e 56 maglie rosa) e 2 tappe (di cui 1 crono, 7 maglie gialle) al Tour de France. Si fregiò altresì di 3 Titoli di Campione d'Italia, 3 Parigi-Roubaix, 1 Milano-Sanremo, 2 Lombardia, 1 Freccia Vallone, 1 Campionato di Zurigo, 1 Parigi-Tours e soprattutto il Campionato del Mondo 1977. Vanta anche un Oro su pista. È tuttora l'italiano con più successi in carriera (319, di cui 41 nel 1978). Nel 1984 ha stabilito il record dell'ora.

104 ROBERTO CAMMARELLE (1980) PUGILATO

Pugile dilettante delle Fiamme Oro, è stato Campione olimpico 2008 (Argento 2012 e Bronzo 2004) nella categoria Supermassimi. Si è fregiato anche di 2 Ori e 2 Bronzi iridati, mentre a livello europeo si è adornato di 4 Ori e 3 Argenti. Ha appeso i guantoni al chiodo nel 2016.

103 FRANCESCA SCHIAVONE (1980) TENNIS

E' stata (assieme alla sua contemporanea Flavia Pennetta) la prima grande tennista azzurra, colei che con le sue imprese ha fatto compiere un super balzo in avanti all'intero movimento tennistico italiano, portandolo a livelli sino a pochi anni prima davvero inimmaginabili, segnando uno spartiacque colossale col passato. È stata la prima tennista nostrana in gonnella a vincere una prova di Slam, ovvero il Roland Garros 2010 (la giocatrice con la testa di serie più bassa di sempre ad aver vinto a Parigi, da n.17 del tabellone) - perdendo la finale nel 2011 - nonchè la prima a toccare la 4^ posizione del ranking mondiale (gennaio 2011). Grazie alle sue prestazioni la nostra Nazionale ha ottenuto nel 2006 la prima Coppa Davis donne (complessivamente si è aggiudicata 3 volte la Fed Cup con l'Italia, nel 2006, 2009 e 2010). In toto vanta 8 Tornei in singolare.

FLAVIA PENNETTA (1982) TENNIS

Vincitrice degli US Open 2015, è stata la seconda italiana di sempre (dopo Francesca Schiavone) ad essersi aggiudicata un torneo del Grande Slam, battendo la connazionale Roberta Vinci in una storica finale tutta italiana, diventando, all'età di 33 anni, la tennista più anziana nella storia del tennis mondiale ad aggiudicarsi per la prima volta in carriera uno Slam, nonchè l'unica azzurra a trionfare negli US Open. È stata numero 6 del Mondo nel settembre 2015, poco dopo il trionfo a New York (e poco prima il suo ritiro dall'agonismo); precedentemente era stata anche la prima tennista italiana ad essere riuscita ad entrare nella top ten della classifica mondiale WTA Tour (il 17 agosto del 2009). Si è inoltre aggiudicata quattro volte la Fed Cup con l'Italia nel 2006, 2009, 2010 e 2013. Complessivamente vanta 11 Titoli in singolare.

102 STEFANO BALDINI (1971) ATLETICA

E' stato il più grande maratoneta italiano di sempre nonchè fra i più grandi atleti bianchi degli ultimi cinquant'anni. In cima al suo palmares figura l'Oro olimpico di Atene 2004; si è fregiato altresì di 2 Titoli Europei e 2 Bronzi iridati.

101 FIORENZO MAGNI (1920) CICLISMO

Ciclista attivo sia su strada che su pista, è stato un ottimo passista, forte in volata, in discesa e con una buona tenuta in salita. Vinse 3 Giri d'Italia (6 tappe e 24 maglie rosa), 3 Giri delle Fiandre (che gli valsero il soprannome di "leone delle Fiandre") – unico italiano a riuscire in questo tris – ed altrettanti Titoli di Campione d'Italia. Al Tour de France si fregiò di 7 tappe e 9 maglie gialle, palesando doti non indifferenti. Era considerato, per via della sua classe, il "terzo uomo" della famosa epoca di Coppie & Bartali. Celebre l'affermazione al Fiandre del 1951, quando vinse con 5'35'' sul 2°. Durante la Seconda Guerra Mondiale prestò per diversi anni il servizio militare e dopo l'armistizio del 1943 combattè delle cruente battaglie al servizio della R.S.I., per le quali sarebbe stato persino processato – con l'accusa di aver partecipato alla strage di partigiani durante la battaglia di Valibona – venendo poi amnistiato.

100 FRANCO BARESI (1960) CALCIO

Considerato tra i migliori difensori della storia del calcio, ha legato la sua carriera al Milan, squadra nella quale militò per 20 stagioni, di cui 15 da capitano, interpretando alla perfezione il ruolo di libero (e di centrale), essendo dotato di un repertorio vastissimo. Gianni Brera definiva Baresi in questi termini: «Baresi è dotato di uno stile unico, prepotente, imperioso, talora spietato. Si getta sul pallone come una belva: e se per un caso dannato non lo coglie, salvi il buon Dio chi ne è in possesso! Esce dopo un anticipo atteggiandosi a mosse di virile bellezza gladiatoria. Stacca bene, comanda meglio in regia: avanza in una sequenza di falcate non meno piacenti che energiche>>. Esordì in Serie A a 17 anni, il 23 aprile 1978 in Verona-Milan (1-2). La stagione seguente, nonostante la giovanissima età, tale era già il suo valore che mister Nils Liedholm non esitò a sacrificare un libero di provata esperienza come Turone per fargli posto in squadra. Nel 1982, a soli 22 anni diventò il capitano. Baresi fu il vero leader del Milan nei due cicli più vincenti della sua storia, a cavallo tra gli anni '80 e la prima metà degli anni '90, nelle gestioni prima di Arrigo Sacchi e poi di Fabio Capello. Formava una difesa fortissima con Mauro Tassotti, Paolo Maldini e Alessandro Costacurta. In quegli anni, tra gli altri, la squadra - ritenuta dalla maggior parte degli esperti la più forte di sempre o comunque degli ultimi trent’anni - annoverava campioni del calibro di Marco Van Basten, Ruud Gullit, Frank Rijkaard. In 20 stagioni disputate con la maglia del Milan, si fregiò di 6 Scudetti, 3 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e tanto altro... Ha segnato 32 gol complessivi (719 presenze, 69 nelle coppe Europee), 21 dei quali su calcio di rigore. Si ritirò al termine della stagione 1996-97, a 37 anni.

In Nazionale (81-1) fu Campione del Mondo senza scendere mai in campo nel 1982, e 2° nel 1994, arrendendosi ai rigori al Brasile di Romario.

99 GIANLUIGI BUFFON (1978) CALCIO

Ritenuto dagli esperti fra i più grandi portieri di tutti i tempi, è stato una bandiera della Juventus (la cui maglia indossò dopo 6 stagioni al Parma, con cui aveva vinto 1 Coppa Uefa), con la quale, in quasi un ventennio, si è fregiato di ben 10 Scudetti (record assoluto per la Serie A), stabilendo ogni sorta di primato, fra cui quello di minuti consecutivi d'imbattibilità (974) e di “gettoni” nella massima divisione. Vanta anche 1 Campionato di Francia col PSG.

In Nazionale fu tra i grandi protagonisti del Titolo iridato 2006. Vice Campione d'Europa 2012, in maglia azzurra è recordman di presenze (176).

98 PAOLA CARDULLO (1982) VOLLEY

E' stata una delle più grandi pallavoliste italiane di sempre. In carriera ha vestito la maglia della Nazionale 289 volte, vincendo uno storico Mondiale nel 2002 nonchè 2 Ori e 2 Argenti continentali. A livello di club vanta un Campionato di Francia. A livello individuale è stata premiata come miglior libero in occasione dei Mondiali 2002, degli Europei 2007 e 2009 e dei Giochi di Atene 2004.

97 FRANCESCA PICCININI (1979) VOLLEY

E' stata la più grande pallavolista italiana di tutti i tempi (di ruolo schiacciatrice), la quale nei primi anni Duemila contribuì in prima linea ad accrescere vertiginosamente il livello di popolarità del volley femminile in un'Italia che all'epoca non riversava molta attenzione e considerazione agli sport di squadra praticati dal gentil sesso. Con la Nazionale azzurra (469 gettoni) conquistò da protagonista una storica medaglia d'Oro ai Campionati del Mondo 2002 (prima d'allora l'Italia donne della Pallavolo non era mai salita sul podio), mentre a livello continentale si è fregiata del Titolo Europeo 2009 (anche 2 Argenti e 1 Bronzo). Con i club vanta 5 Scudetti, 7 Coppe dei Campioni, 1 Coppa delle Coppe e tanto altro. Si è ritirata a 41 anni.

96 RAIMONDO D'INZEO (1925) EQUITAZIONE

Con otto presenze ai Giochi olimpici, è l'atleta italiano che vanta il maggior numero di partecipazioni olimpiche, alla pari con il fratello Piero e con Josefa Idem. Alle Olimpiadi vanta 1 Oro (Roma 1960), 2 Argenti e 3 Bronzi. Ai Mondiali 2-1-1. Di sicuro lo si può ritenere il più grande cavaliere italiano. Fu portabandiera ai Giochi 1968.

95 SANTE GAIARDONI (1939) CICLISMO PISTA

Si è fregiato di 2 Ori alle Olimpiadi di Roma 1960 (Velocità e Km da fermo) mentre ai Mondiali il suo bottino fu di 2 Ori, 5 Argenti e 2 Bronzi.

94 NICOLA PIETRANGELI (1933) TENNIS

Vincitore di 2 Roland Garros (1959 e 1960; arrivò inoltre in finale altre due volte, nel 1961 e nel 1964) ed altrettanti Internazionali d'Italia (l'unico italiano, assieme ad Adriano Panatta e Fausto Gardini, a vincerli nel Dopoguerra), si distinse come uno dei più grandi tennisti della sua epoca, capace di spingersi sino al 3° posto del ranking mondiale (nel 1959), aggiudicandosi un totale di 44 tornei singolari. È stato intitolato a Nicola Pietrangeli il vecchio campo centrale del Foro Italico di Roma ed è, quindi, uno dei pochissimi tennisti viventi ad aver ottenuto tale riconoscimento.

93 ANTONIO MASPES (1932) CICLISMO PISTA

Professionista dal 1952 al 1968, fu 7 volte Campione del mondo nella velocità. I suoi sette titoli eguagliavano quelli del belga Joseph Scherens e furono superati, solo negli anni Ottanta, dalla successione di dieci vittorie di Koichi Nakano. Alle Olimpiadi vinse solo un Bronzo in tandem.

92 DOMENICO FIORAVANTI (1977) NUOTO

E' stato uno dei più grandi ranisti della storia. Celebre la sua impresa alle Olimpiadi di Sydney 2000, quando vinse 2 Ori nei 100 e 200 rana, il primo nella storia a centrare questa doppietta nonchè il primo italiano a fregiarsi di un Titolo olimpico nel Nuoto. Ai Mondiali si fregiò di 1 Argento ed 1 Bronzo mentre a livello europeo conquistò 2 Ori ed 1 Argento. Si ritirò a soli 27 anni per una ipertrofia cardiaca.

91 MANUELA DI CENTA (1963) SCI NORDICO

E' stata fra le più grandi sciatrici di fondo all time. Il suo palmares consta di 2 Ori, 2 Arg e 3 Bro Olimpici; 4 Arg e 3 Bro iridati; 2 Coppe del Mondo (14 vittorie). La sua carriera è stata costellata da infortuni e caratterizzata dall’accesa rivalità con l’altra fondista leggendaria Stefania Belmondo. Nel 2003 la Di Centa è stata la prima italiana a raggiungere la cima dell'Everest con l'ausilio di bombole di ossigeno.

90 GIANNI BUGNO (1964) CICLISMO

Vincitore del Mondiale su strada in un paio di occasioni, si distinse altresì al Tour, salendo due volte sul podio (vincendo 4 tappe). Corridore poliedrico come pochi, vanta anche un Giro d'Italia (9 tappe e 21 mr), 1 Sanremo, 1 Fiandre, 1 San Sebastian e 2 Titoli nazionali.

89 TANIA DI MARIO (1979) PALLANUOTO

Formidabile attaccante italiana degli anni Novanta-Duemila, la si può considerare fra le più forti pallanuotiste della storia. Con le sue performances, assieme a Giusy Malato, ha fatto compiere alla Pallanuoto femminile italiana quel salto di qualità che l'intero movimento attendeva da decenni. Con la Nazionale (è la più presente, con 378 caps) ha vinto da grandissima protagonista le Olimpiadi 2004 (Argento 2016) e l'Oro iridato 2001 (1 Arg ed 1 Bro), mentre a livello Europeo si è fregiata di 3 Ori, 2 Argenti ed 1 Bronzo. Con i club ha conquistato ben 13 Titoli di Campione d'Italia, 7 Coppe dei Campioni e tanto altro, tutti trofei alzati indossando la calottina della gloriosa Orizzonte Catania. Si è ritirata nel '17.

88 ALESSANDRO PETACCHI (1974) CICLISMO

Considerato uno dei più grandi velocisti di sempre, raggiunse l'auge alla soglia dei 30 anni. Durante la sua carriera (bersagliata da infortuni e vicissitudini varie) si è fregiato di 27 successi di tappa al Giro d'Italia (7 maglie rosa) e 6 al Tour de France. Vanta altresì 20 tappe alla Vuelta (il 2° di tutti i tempi), una Sanremo ed una Parigi-Tours. Fra i plurivittoriosi d'ogni epoca, si è ritirato ad oltre 40 anni.

87 ADRIANO PANATTA (1950) TENNIS

Nel 1976 trionfò in singolare agli Internazionali d'Italia e al Roland Garros, unico tennista italiano della storia ad aver centrato l'accoppiata nella stessa stagione, e ad aver conquistato una prova del Grande Slam nell'era Open. Nello stesso anno contribuì inoltre all'unica, storica, vittoria della Coppa Davis da parte della Nazionale italiana. Con il 4º posto raggiunto nell'agosto del 1976, vanta la miglior classifica ATP mai raggiunta da un tennista italiano dall'introduzione del sistema di calcolo computerizzato, mentre il 7º posto del dicembre 1976 è la migliore classifica con cui un tennista "azzurro" abbia chiuso una stagione agonistica. Unico giocatore al mondo in grado di sconfiggere Björn Borg agli Internazionali di Francia, nel 1975 diventò il primo italiano a qualificarsi per un'edizione delle finali di singolare del Masters (ATP Finals). Assieme a Nicola Pietrangeli contribuì alla crescita di popolarità del Tennis in Italia. In totale vanta 10 tornei di singolare.

 

86 FRANCESCO TOTTI (1976) CALCIO

È stato un eccellente attaccante anni Novanta-Duemila, fra i più grandi calciatori italiani d’ogni tempo, nonché il simbolo assoluto nella storia della Roma, di cui è stato una bandiera per circa un ventennio. Era un giocatore di classe sopraffina, completo come pochi altri nella storia (visione di gioco, controllo di palla e precisione negli assist le sue caratteristiche principali), capace di svariare su tutti i fronti d’attacco, in grado di ricoprire diversi ruoli, anche se la sua posizione preferita era quella di seconda punta di manovra. Oltre a fornire assist a go-go Francesco Totti (che aveva fra i suoi pezzi forti anche il colpo di tacco) era in grado altresì di segnare reti a bizzeffe, spesso di pregevole fattura. Non a caso è il secondo bomber di sempre (dopo Piola) del campionato italiano con 250 gol (su 619 match; 40% di media realizzativa), nonché uno dei pochi italiani ad aver sfondato il muro dei 300 gol (319) in carriera (di cui 307 su 786 con la Roma, record italiano di gol siglati con la stessa maglia, avendo superato i 289 centri di Alex Del Piero della Juventus). Con la squadra giallorossa si è fregiato in primis di 1 Scudetto, mentre in ambito europeo - in cui Totti non ha quasi mai brillato, contrariamente al suo “simile” contemporaneo Del Piero - non ha mai oltrepassato i Quarti di Finale (in Coppa dei Campioni - in cui con lui in campo la Lupa si mise in evidenza più che altro per aver subito due ignominiosi 7-1 - su 57 caps ha siglato “soltanto” 17 gol, 30% di media realizzativa), per quella che rimane una pecca considerevole nella sua eccezionale carriera, impedendoci di inquadrarlo addirittura nella Top 50 all time, cui ad esempio fa parte invece il suo alter ego italiano Roberto Baggio, che comunque rispetto al “Re” di Roma è stato di gran lunga superiore tecnicamente, specie nell’uno contro uno da fermo, in cui il giallorosso è stato pressoché negato. Totti, proprio come Baggio, è stato un gran battitore di calci piazzati, segnando punizioni e rigori (71 in A, record) a manetta, avvalendosi soprattutto di un tiro fortissimo di cui era dotato, che gli ha consentito di realizzare tantissimi gol da fuori area (anche in questo è stato fra i migliori di sempre). Lo storico capitano della Lupa ha smesso a ben 40 anni (1993-2017). Questo è stato il suo computo di presenze e gol torneo per torneo coi club: A 619-250; Coppa Italia 59-18; Champions L. 57-17; Coppa Uefa 46-21; Supercoppa It. 5-1.

In Nazionale (Campione del Mondo 2006 e vice Campione Europeo 2000) ha collezionato 58 presenze e 9 reti (1 iridato), giocando quasi sempre al di sotto delle sue potenzialità.

 

85 ADOLFO CONSOLINI (1917) ATLETICA

Uno dei massimi specialisti del Lancio del Disco di sempre. Ha partecipato a quattro Olimpiadi, vincendo l'Oro nel '48 e l'Argento nel '52. Campione d'Europa in 3 edizioni consecutive dei Campionati, per 3 volte stabilì il record del Mondo (quasi un record nel record). Celebre la rivalità con G. Tosi.

84 PAOLO BETTINI (1974) CICLISMO

Paolo Bettini (96 vittorie, 15 nel ’02) è stato un passista veloce estremamente versatile, in grado di cimentarsi egregiamente in quasi ogni terreno che non fosse in con pendenze esagerate, tranne sul pavè. In primis vanta 1 Olimpiade per prof. e 2 Mondiali consecutivi (uno dei pochissimi a vincere in carriera sia il Titolo iridato che il Titolo olimpico). Poi hanno impinguato il suo palmares 1 Sanremo, 2 Liegi, 2 Lombardia, 2 Campionati di Zurigo, 1 Classica d'Amburgo, 1 San Sebastian, e 2 Titoli Nazionali. Vanta inoltre 2 tappe al Giro d’Italia (4 mr) ed 1 frazione al Tour de France. Di certo è stata una delle stelle italiane più luminose degli ultimi trent’anni.

83 FILIPPO MAGNINI (1982) NUOTO

Filippo "Magno" è da ritenersi fra i più grandi nuotatori italiani di tutti i tempi In carriera nei 100 sl si è fregiato di 2 Titoli Mondiali consecutivi (primo azzurro a vincere l'Oro nella gara regina) e di 3 Titoli Europei (anche 3 Bronzi). Comprendendo le staffette il suo bottino parla di 2-1-1 ai Mondiali e di 9-5-5 agli Europei. Alle Olimpiadi non ha mai vinto nulla a parte un Bronzo in staffetta.

 

82 LEARCO GUERRA (1902) CICLISMO

E' stato fra i ciclisti più versatili di sempre, assai simile per caratteristiche a Francesco Moser, di cui è stato una sorta di precursore in versione maxi. Benchè non fosse un asso in salita, riuscì ugualmente a farsi valere in diverse corse a tappe, aggiudicandosi un Giro d'Italia - conquistando 31 tappe (di cui 10 in una singola edizione, quella vittoriosa) e trascorrendo 18 giornate in rosa – e due prestigiosi secondi posti al Tour de France (con annesse 8 tappe e 7 maglie gialle). Forte al passo ed in pianura (in cui era in grado di bruciare in volata i migliori veltri dell'epoca, come R. Di Paco, C. Pelissier e J. Aerts), sapeva cavarsela alla grande persino a cronometro (in cui vanta un Titolo iridato). Nel suo database risultano 88 vittorie (23 nel 1934), fra cui 1 Sanremo ed 1 Lombardia (e 5 Titoli di Campione d'Italia). Si è ritirato nel 1944.

81 OTTAVIO BOTTECCHIA (1894) CICLISMO

Fra i più forti corridori dell'era eroica, si distinse unicamente al Tour de France (l'unico italiano che all'epoca lo preferiva al Giro d'Italia), corsa che si aggiudicò nel 1924 e 1925, consacrandolo come una delle leggende del pedale italico. Vincitore di 9 tappe, è tuttora l'azzurro che ha indossato più volte la maglia gialla alla Gran Boucle: 34 giorni (seguono Gino Bartali 23, Fausto Coppi, Felice Gimondi, Vincenzo Nibali 19, Gastone Nencini 14...). Morirà assassinato in circostanze misteriose nel 1927. Ottavio prese parte alla Prima Guerra Mondiale, venendo insignito di una medaglia di Bronzo al Valore Militare.

 

80 PAOLO MALDINI (1968) CALCIO

Figlio di Cesare (un buonissimo terzino del Milan degli Anni Cinquanta e Sessanta), è stato un difensore di statura mondiale, tra i migliori nella storia del calcio. Capace di occupare diversi ruoli difensivi (in primis sapeva disimpegnarsi come terzino e centrale), era abile nei tackle e nel gioco aereo, nonché dotato di grande velocità e prestanza fisica. Tecnico, corretto e carismatico, possedeva altresì un ottimo senso della posizione e dell'anticipo ed era discretamente funzionale anche in fase offensiva. Nel corso della sua lunghissima carriera, durata 25 anni (giocò sino all'età di 41 primavere), ha vestito solo la maglia del Milan - 902 caps e 33 gol, giocando con campionissimi come Gullit e Van Basten, per non parlare del collega di reparto F. Baresi, con cui, assieme a A. Costacurta e M. Tassotti compose una delle migliori linee difensive all time -, diventandone una bandiera, vincendo ben 26 trofei (record italiano): 7 Scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Supercoppe italiane, 5 Coppe dei Campioni (con il record di 8 finali giocate, a pari merito con F. Gento), 5 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Coppa del mondo per club FIFA. Fra i calciatori più longevi di ogni epoca, detiene tuttora il record di presenze in Serie A, almeno fra i giocatori di movimento (648 gettoni).

In Nazionale ha giocato quattro Mondiali (1990, 1994 - Argento -, 1998, 2002). Con la maglia azzurra ha disputato 126 partite (23 iridate), di cui 74 come capitano, realizzando 7 gol. Ha il record di minuti giocati ai Mondiali nonché il record italiano di presenze iridate (secondo in assoluto solo a Lothar Matthaus).

 

79 GIUSY MALATO (1971) PALLANUOTO

La sua squadra storica è stata l'Orizzonte Catania, con cui ha vinto in Italia 14 Scudetti consecutivi, e in Europa 6 Coppe dei Campioni. Con la Nazionale è stata Campionessa Olimpica nel 2004 e Mondiale 1998 e 2001 (Argento 2003, Bronzo 1994). E' stata altresì 4 volte Campionessa d’Europa (1 Arg ed 1 Bro). Centroboa leggendaria, è stata la prima donna ad essere insignita della Calottina d'Oro. Si ritirò nel 2005.

78 ANTONELLA BELLUTTI (1968) CICLISMO PISTA

Pistard italiana di assoluto valore, 2 volte Campionessa Olimpica (Inseguimento e Corsa a punti) fra Atlanta '96 e Sydney 2000, ed 1 Europea. Ai Mondiali vinse 1 Argento ed 1 Bronzo nell’inseguimento. A dispetto della scarsa popolarità del suo sport può considerarsi fra le prime dieci atlete italiane di sempre.

77 ALEX DEL PIERO (1974) CALCIO

Alex Del Piero è stato uno dei migliori numeri “dieci” di tutti i tempi, il migliore calciatore italiano dopo Cannavaro e Baggio del ventennio 90-2000. Era dotato di grandissima fantasia, sapeva occupare diverse posizioni d’attacco, sebbene preferisse giocare da seconda punta (mezzala sinistra), svariando su tutto il fronte offensivo. In possesso di un gran dribbling, era un ottimo uomo assist (spesso di tacco, la sua specialità) e gran tiratore di calci piazzati (21 in Serie A, 12 in Coppa dei Campioni, il migliore). In zona gol dava il meglio di sé, sapendo far gonfiare la rete in vari modi, con un fiuto degno di un centravanti di sfondamento (capocannoniere in A nel 2007-’08 con 21 gol su 37 partite), che lo ha fatto andare in doppia cifra in tante occasioni (1998 con 21 gol, 2002 con 16, 2003 con 16, 2005 con 14, 2006 con 12, 2007 con 20 gol in B, 2008 con 21 , 2009 con 13, 2013 e 2014 con 14 e 10 in Australia). Mediamente la qualità dei suoi gol è stata superiore persino a Maradona, Platini e Van Basten. Del Piero iniziò la sua parabola agonistica al Padova, in B, in cui vi rimarrà 2 anni (14-1); quindi passò alla Juventus, ed in 19 anni (1 in B) tra il 1993 ed 2012 ne diverrà il simbolo assoluto a suon di magie. Esempio totale di correttezza e professionalità, capitan Alexinho con la Juventus collezionerà 705 caps e 289 gol (miglior marcatore di una squadra italiana, record poi superato da Francesco Totti), solo alcuni dei record stupefacenti infranti in maglia zebrata. Con David Trezeguet compose la coppia gol più prolifica della storia del campionato italiano (241 centri, 354 comprese coppe e tornei vari). Con la Juventus vinse tutto: 8 Scudetti (di cui 2 revocati), 1 Coppa dei Campioni (nel 1996, vinta ai rigori contro l’Ajax) , 1 Coppa Intercontinentale (decisa da un suo gol) e tanto altro. Coi club italiani e con le Nazionali maggiore ed Under ‘21 ha segnato 319 reti, una in più di R.Baggio, che lo pongono al 3°posto all time dietro Piola e Meazza ( in Serie A 188 gol su 478 caps, 8° di sempre; in Coppa dei Campioni 44 su 92, 8° al momento del ritiro dal calcio Europeo, 2° italiano dopo Inzaghi). Ha chiuso la carriera a 40 anni d’età, dopo alcune esperienze all'estero (Australia e India). In totale in carriera ha giocato 880 partite segnando 344 reti (39%), che lo pongono al 2° posto di sempre fra i bombers italiani. Nel 1998 fu capocannoniere di Coppa dei Campioni, l’ultimo italiano a riuscirvi.

 

In Nazionale disputò 91 partite (quasi sempre è stato impiegato in posizioni non consone alle sue caratteristiche), siglando 26 gol (2 iridate). Si è laureato Campione del Mondo 2006, segnando contro la Francia uno dei 5 rigori validi per il Titolo. Vice Campione d’Europa 2000.

Foto di David Peterson da Pixabay 

 

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