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Le streghe di Benevento

…Unguento unguento mandame a la noce di Benivento ..

…supra acqua et supra ad vento et supra ad omne maltempo…

 

L’incipit per raccontare la storia di Bella Orsini nasce da una semplice constatazione ascoltata nella puntata della trasmissione “Cuore di Tenebra” di Rai Radio 3: nel mondo antico non esisteva questa demonizzazione che ha portato ai roghi e ai processi di stregoneria dal 1400 in avanti. 


 

Purtroppo sarà l’incedere del Cristianesimo in Europa e recare con sé anche questo frutto senza nulla togliere all’operato, per esempio, dei benedettini, capaci come pochi di bonificare territori e renderli produttivi.

Se nel Trecento Cennino Cennini consiglierà nel suo “Libro dell’Arte” di tritare scaglie d’oro in una miscela di chiara d’uovo e gomma arabica, ci accorgiamo che quelle evocate son tutte figure maschili. Allora ecco un monaco alle prese con aurum et argentum; un artigiano che miscela cineres e aqua frigida con urina e ne cosparge il folium ; un alchimista nell’atto di fabbricare asèm con rame, aceto ed allume preparando un inchiostro dorato con bile di tartaruga, gomma bianca, albume d’uovo e fiore di cartamo.

Un dato storico è quasi inoppugnabile: la stagione postridentina recò con sé un clima di oscurantismo che si protrasse per secoli.

La puntata di Radio Rai 3 ascoltata inizia così : il demonio corrompe gli esseri umani, soprattutto le donne e le fa sua schiave. Concede loro di realizzare incantamenti e malefici; esse si convincono, perciò, di possedere potere grazie alle pozioni,impacchi e formule magiche, ma son solo specchi nelle mani del demonio.

Metà del XVI secolo, in Europa dilaga la caccia alle streghe iniziata nel 1400. Questo è noto ai più.

Molti i processi per stregoneria che si concludono drammaticamente con confessioni estorte, il più delle volte, mediante supplizi. Condannate al rogo, a subire la tortura della corda, son molte donne uccise a Nord, nella Val di Fiemme, ma anche a Sud. Le autorità ecclesiastiche sono implacabili , convinte intimamente che le streghe abbiano invaso l’Italia e imperversino con le loro fatture, uccidendo, portando malattie, guerre e morte.

Bellezza Orsini viveva a nord di Roma, nel reatino. Lei era brava nel preparare pozioni con le piante officinali. Per molti era una strega. Contro si accanirono le forze della Inquisizione presenti nel territorio. Testimonianze, confessioni, dilazioni, queste e l’ignoranza mista a paura verso il diverso la portarono a subire un processo come tante donne dell’epoca. Il suo è un esempio paradigmatico.

Foglie fresche di tiglio sette gocce di alcol nel mortaio di cristallo, ecco bastava credere nel potere delle erbe o possedere un gatto nero e si era spacciate. Bellezza Orsini lo fu.

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