Censurata per non contraddire l’Arcivescovo e il Sindaco di Salerno

Sono stata censurata dal settimanale per il quale scrivo gratuitamente da quasi 5 anni e non mi era capitata mai una faccenda così urticante. Eppure avevo espresso le mie critiche anche in passato. E in maniera netta sebbene professionale.
Motivo è l'aver espresso, in seno ad un articolo su di una Corale, la mia critica sull'operato dell'amministrazione comunale di Salerno che lascia nell'abbandono la città, limitandosi a riempire di verde alcuni spazi (come se alla gente non servisse altro!) e ad illuminare "ad usum turisti" il centro Storico durante le Feste natalizie.
Ecco il passaggio censurato.
Traguardi da guinness dei primati, in pratica, per una realtà culturale e umana nata in provincia e cresciuta lontana dal caos e dalle luminarie cittadine che, insieme al traffico incessante di una “Hippocratica civitas” (con scarsi parcheggi e nessuna metropolitana promessa, ndr) trasformano Salerno in caravanserraglio soprattutto durante le festività.
Una città costiera cresciuta, per carità, ma come ? In modo tentacolare con sacche di vuoto dove la promozione umana latita da anni; quartieri dormitorio, in realtà, sentinelle di un deserto disumano con le periferie a mò di pattumiera. E’ un lacerto di Salerno dove cineforum e teatri son fantasmi, territorio di nessuno escluso dall’andirivieni di iniziative culturali : manifesto ed informazione faticano ad arrivarvi.
Questa la spiegazione data in privato dal direttore:
Riguardava un tuo giudizio sulla citta di Salerno. Posso anche essere d’accordo, però, visto che il giornale, lo stesso Arcivescovo Moretti, e tutto l’ambiente curiale, esprimono pareri positivi sull’operato dell’Amministrazione, mi pareva inopportuno contraddirli.
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