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Le stragi di Erba e Novi Ligure nel nuovo libro di Rosetta Loy

I delitti di Novi Ligure e Erba: piccoli orrori italiani in Cuori infranti di Rosetta Loy.

Due favole alla Grimm, due favole da incubo: la strage di Novi Ligure e quella di Erba, Erika e Omar e Rosa e Olindo. Quante simmetrie tra i due eventi colte dallo sguardo acuto di Rosetta Loy, la freddezza di Erika e la crudeltà materna nella luminosità della villetta asettica. Erika impara presto a gettare la spazzatura fuori casa, indirizzando gli investigatori verso gli Orchi stranieri, poveri e cattivi: lo sporco sono gli altri. La ferocia dei due delitti è evidente eppure risplende di detersivi e profuma d’ammorbidente. 
 
Nel caso di Erba, la scrittrice illumina con il suo sguardo il desiderio di ordine e silenzio dell’altra coppia di Orchi, legati oltre che da grande amore anche dalla passione per la pulizia: lei ossessionata dalla polvere, lui netturbino. Il Mostro Espiatorio che viene evocato nei primi momenti dopo il delitto è un altro “straniero”, è tunisino, (marito e padre delle vittime), per di più con conti aperti con la giustizia. Qui il movente è la ricerca della quiete, la strategia è la premeditazione maniacale, non solo per evitare la galera ma per fare un lavoro pulito,impeccabile.
 
Le due favole tristi finiscono male per tutti. Immergersi nell’orrore, al tempo dei fratelli Grimm, era un modo per affrontare le paure. Ora la favola serale che rende forti è stata abolita: al suo posto il Telegiornale con la cronaca nera ben confezionata. E’come usare la chirurgia plastica per congelare la vecchiaia. E allora i mostri delle favole si vendicano, non trovando voci che li raccontino, orecchie che li ascoltino, entrano nel nostro mondo dalla porta principale, e per di più in carne ed ossa.
 
Ed ecco i Giustizieri che diventano Orchi a loro volta. In questa galleria degli specchi fatta di schermi televisivi ci perdiamo tutti, in un’eco infinita. La Loy lancia un allarme sulla cecità volontaria del quieto vivere, è inutile lucidare i nostri pavimenti, meglio affrontare ad occhi aperti i piccoli e grandi orrori quotidiani, insistendo nei particolari feroci, raccontando il sangue e le coltellate, guardare il Male in volto è in fin dei conti combatterlo. Perché l’Orrore non si nasconde in pianeti lontani o in luoghi esotici; è in noi, nelle nostre piccole famiglie ostili al mondo, è nella ricerca del pulito che più pulito non si può, nel nostro amore per i disinfettanti.

Rosetta Loy

Cuori infranti

Ed.Nottetempo

Pag.67 Euro 7,00

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