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Le due Repubbliche

In questa seconda Repubblica è successo quello che nella prima non si era ancora verificato. Sono stati sconfitti morale ed l’etica.

La distinzione tra prima e seconda Repubblica è stata introdotta in ambito giornalistico, per diventare poi di uso comune, si riferisce quale elemento di discontinuità storica in quella trasformazione della politica in una vergognosa pagina di corruzione, avvenuta durante il biennio 1992 - 1994.

Questa prima Repubblica non si è risolta in seguito in un cambiamento di regime, bensì, in un profondo camaleontismo del sistema partitico e nel ricambio di parte dei suoi esponenti nazionali. In effetti il crollo del sistema democristiano che dal 1946 aveva governato ininterrottamente il nostro paese, non ha prodotto quel cambiamento politico tanto auspicato. Nella sua lunga storia la Dc, grazie ai risultati elettorali e alla collocazione di centro, ricopriva un ruolo insostituibile per la formazione delle maggioranze parlamentari, formando di volta in volta coalizioni diverse con i partiti minori, che si riflettevano similarmente sulla composizione dei governi. Il Pci rimase sempre all'opposizione (salvo tre anni di governo d’unità nazionale) ed escluso dall'esecutivo (nonostante il tentativo di compromesso storico) a causa del forte contrasto ideologico con la Dc.

Dopo la DC e il crollo del suo sistema è arrivato il berlusconismo, ed anche in questo caso la sinistra ha governato per un pochissimo periodo. Possiamo sostenere che il crollo della prima repubblica ha sdoganato la destra italiana, più che la sinistra, ed in più, ironia della sorte, sono stati i PM di Mani Pulite a far emergere involontariamente Berlusconi. Lo stesso che oggi accusa i giudici di parzialità nei suoi confronti. Secondo l'opinione più diffusa, la fine della prima Repubblica non deve essere vista come un'eccezionale combinazione di eventi, bensì come la prevedibile caduta di un sistema degenerato che aveva radici molto profonde. Talmente profonde da proiettarsi, come in una macchina del tempo, nel futuro. In questa seconda repubblica sono ricomparsi problemi che si credevano scongiurati quali corruzione, partitocrazia, clientelismo, collusioni tra politica e illegalità, favoreggiamento alla prostituzione, festini rosa, arbitrio diffuso, leggi ad personam, illegalità istituzionale, attacchi alla Costituzione ecc.

In questa seconda Repubblica è successo quello che nella prima non si era ancora verificato. Sono stati sconfitti morale ed l’etica, sono loro ad essere stati sterminati, diventando l’olocausto della democrazia. La democrazia è fortemente a rischio, libertà di espressione e di informazione vengono manipolate. Berlusconi pretende di imporre proprie opinioni agli italiani, si presenta con videomessaggi preconfezionati come un governatore dello stato delle banane, imitando, nel metodo, Osama Bin Laden. Telefona in diretta in trasmissioni televisive e non accetta contraddittorio, comanda ai suoi sottoposti di portare avanti questo metodo eversivo e di non far parlare i propri interlocutori, in palese violazione dell`articolo 21 della Costituzione. Questa destra ha devastato ogni logica democratica in questo paese che, ormai si aspetta quasi quietamente come andrà a concludersi.

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