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Le aziende del Sud si quotano in Borsa

Nonostante la crisi economica che perdura da anni e lo storico nanismo della finanza nazionale, buone notizie arrivano dalle società che stanno preparando la prossima quotazione in Borsa. 

 
Salgono infatti a 131 le piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante del nostro sistema produttivo, che studiano il listing per accedere al mercato dei capitali. E' quanto emerso dal progetto Elite di Borsa Italiana, supportato da Confindustria, con l'obiettivo di accompagnare le aziende non quotate nel loro percorso di crescita.
 
Tra le possibili future matricole, che sono per lo più collocate al Nord (47 in Lombardia, 20 in Veneto e 12 in Emilia) spiccano anche piccole imprese che operano al centro-sud: 12 in Campania, tra cui la Pianoforte Holding (di proprietà delle famiglie Cimmino e Carlino, che posseggono il marchio della moda Yamamay e delle valigie Carpisa, ndr), le altre in Basilicata, Puglia e Sicilia. L'unica ancora assente è la regione Calabria.
 
Si tratta di lodevoli eccezioni a Piazza Affari, dove le new entry sono soprattutto i brand del lusso (fra qualche settimana sarà la volta di Moncler, il re dei piumini) e dell'alta Moda. Il 6 dicembre invece toccherà a Savino Del Bene, società attiva nel settore delle spedizioni internazionali marittime e aeree, mentre sono in programma le Ipo di Sisal e Anima
 
Il progetto Elite conta 131 società con un fatturato medio di 80 milioni, dalla più piccola con un giro d'affari di 10 alla più grande che è Granarolo, con 922 milioni. Il tasso di crescita medio è del 12% ed esportano oltre il 50% del proprio fatturato. 
 
Le imprese italiane si affacciano dunque in Borsa, in un sistema tradizionalmente dominato dal sistema bancario, che è sempre stato il principale soggetto a cui rivolgersi per reperire i mezzi necessari a finanziarsi. 
 
Adesso che gli istituti soffrono una continua crisi di liquidità ed il fenomeno della contrazione del credito (così detto credit crunch) non accenna a diminuire, la raccolta capitali freschi direttamente presso gli investitori sul mercato attira sempre di più le nostre Pmi
 
L'Aim, l'indice del "Mercato Alternativo dei Capitali", nato con l'obiettivo di contribuire allo sviluppo delle piccole e medie aziende italiane, ad oggi conta 31 società quotate (10 operazioni da inizio anno) con una raccolta complessiva di capitali superiore ai 220 milioni e con una capitalizzazione di mercato di 887 milioni ed una crescita dell'indice del 17% da inizio anno. 
 
L'unico aspetto critico dell'Aim è la scarsa presenza di fondi specializzati in small cap italiane.
Nei prossimi mesi saranno pronte al debutto una dozzina di società, tra cui Greenpower, Blue Note, Leone Film, Net Insurance, Sunshine, Gala e Innovatec.

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