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Le accise sui carburanti hanno una scadenza, ma nessuno lo sa...

Le accise sono prepotentemente entrate a far parte della collettività nazionale, in special modo da che si è palesata la crisi delle crisi. Quella di cui si parla e straparla ormai a volte senza nemmeno un senso logico. Basta pronunciare la parola “accisa” per vedere facce storte, accidenti lanciati ai governanti nazionali di turno e provocare mal di stomaco a iosa.

Innanzitutto: cosa si intende per “accisa”? Perché spesso, una parola viene stra-utilizzata, ma non se ne conosce bene il significato. L’accisa è una tassa di scopo in vigore nel nostro Paese da inizio secolo scorso. Fu istituita infatti nel 1935 per finanziare la guerra in Abissinia. Una somma scaturita da aliquote variabili che tutti paghiamo acquistando un certo tipo di prodotto. Deriva dal Latino accensare che significa tassare.
 

Una “tassa di scopo” – forse bisognerebbe chiamarla imposta di scopo – è appunto una tassa che si paga per un periodo per uno scopo preciso: raggranellare in breve tempo denaro per post terremoti o alluvioni, per emergenze di altro tipo o per batter cassa a seconda dello scopo del momento. Le più odiate ed utilizzate, sono quelle – appunto – applicate sui carburanti per autotrazione, che fanno lievitare ancor più i prezzi al consumo che da noi sembrano non conoscere mai limiti verso l’innalzamento.

Ma paghiamo accise anche sui consumi di alcool, tabacchi ed energia elettrica, è bene saperlo.

Tornando alle odiose accise sui carburanti per autotrazione, pochissimi sanno invece, che ognuna di esse, “avrebbe” una scadenza. Avrebbe, ma in effetti, ha. Ciò che accade poi nella realtà dei fatti, è che lo Stato – forte del fatto che nessun cittadino richiederebbe mai la messa in atto della data di scadenza dell’accisa di turno, così come vorrebbe la normativa vigente, dal momento che non si è al corrente della cosa – lascia lì quella ennesima imposta odiosa, che si va ad aggiungere alla ormai lunga lista di precedenti accise anch’esse con una “data di scadenza” che nessuno mai però ha messo in atto.

Un esempio per tutti: una delle ultime accise poste sul prezzo al consumo del carburante, è pari a +0,0089 euro per litro, ed è stata imposta il primo novembre 2011 pro alluvionati della Liguria e della Toscana.

Ebbene, questa accisa doveva restare in vigore fino al 31 Dicembre 2011. “Ovviamente” nessuno ha pensato mai di toglierla, e difatti compare ancora nella lista delle accise sul carburante che si è ulteriormente allungata con l’aggiunta di quella in vigore dal 6 dicembre 2011 con +0,0820 euro per il decreto Salva Italia e l’ultima cronologicamente parlando di +0,020 euro per il terremoto in Emilia.

Oltretutto è bene sapere che poi, a livello regionale e comunale, si ha facoltà di aggiungere a loro volta altre accise. Così come è capitato infatti nella Regione Toscana per l’alluvione 2011: il Presidente Enrico Rossi chiese ai cittadini un aumento di ben 5 centesimi per litro…

In questo preciso momento in Italia, questa è la lista completa delle accise – assurde ed anacronistiche – che pesano sul carburante per autotrazione:

  • 1935 +1,90 lire per la guerra di Abissinia
  • 1956 +14 lire per la crisi di Suez
  • 1963 +10 lire per il disastro del Vajont
  • 1966 +10 lire per l’alluvione di Firenze
  • 1969 +10 lire per il terremoto del Belice
  • 1976 +99 lire per il terremoto del Friuli
  • 1980 +75 lire per il terremoto dell’Irpinia
  • 1982 +100 lire per la missione in Libano
  • 1983 +105 lire per la missione in Libano
  • 1996 +22 lire per la missione in Bosnia
  • 2003 +0,017 euro per contratto autoferrotranvieri
  • 2005 +0,005 euro per rinnovo autobus pubblici
  • 2011 6 aprile +0,0073 euro per finanziamento FUS
  • 2011 1 giugno +0,0400 euro per emergenza immigrati
  • 2011 1 luglio +0,0019 euro per finanziamento FUS
  • 2011 1 novembre +0,0089 euro per alluvioni Liguria e Toscana
  • 2011 6 dicembre +0,0820 euro con il decreto Salva Italia
  • 2012 30 maggio +0,020 euro per il terremoto in Emilia

Volete sapere quanto incassa ogni anno lo Stato Italiano solo attraverso queste accise? Oltre 19 miliardi di euro. Due o tre Manovre finanziarie che stralciano di netto il diritto costituzionale sulla tassazione progressiva diretta che di fatto vieterebbe la distribuzione indistinta dell’onere tributario (art. 53) che con l’ultima riforma datata 20 Aprile 2012 recita infatti: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”.

Di progressivo invece in Italia, sembra esserci solo una cosa: un potente senso di iniquità in mano a gente che fa solo calcoli numerici dimenticando che a quei calcoli andrebbero associati nomi, facce, vite umane.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.17) 21 luglio 2012 13:46

    "...avrebbe una scadenza. Avrebbe, ma in effetti, ha. Ciò che accade poi nella realtà dei fatti, è che lo Stato – forte del fatto che nessun cittadino richiederebbe mai la messa in atto della data di scadenza dell’accisa di turno, così come vorrebbe la normativa vigente... " Ok, ammesso e non concesso che sia vero, come potrebbe fare un cittadino, ( e dico UN cittadino come eufemismo dato che potrebbero essere quasi 30 o 40 milioni di cittadini... ), a chiedere la fine delle accise scadute o in scadenza?? Per mail?? Andando in comune?? Facendo una petizione?? Insomma potrebbe essere interessante quest’articolo ma, senza dare informazioni su come si potrebbe fare per togliere queste tasse fa quasi più male che bene.... In ogni caso attendo di sapere come si possa fare. Grazie

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.3) 21 luglio 2012 14:23
    Emilia Urso Anfuso

    Caro signore, se gli italiani fossero avvezzi a partecipare attivamente alla vita della colettività, invece di avere l’uso di delegare tutto sempre a coloro che poi arrivano ad odiare, ecco che tutti saremmo messi in grado di verificare, controllare, esercitare consenso o meno

    Invece, la maggior parte dei cittadini italiani, non solo NON hanno alcuna intenzione di rendersi partecipi ma non sanno o hanno completamente dimenticato come si possa esercitare il proprio Diritto - che doveva essere inalienabile - ad essere Popolo Sovrano e quindi attivamente partecipe ad ogni ambito della vita sociale, politica ed economica.

    Di conseguenza, invece di chiedere a me le soluzioni, le cerchi fra i connazionali.

    I modi ci sono. Riappropiatevene e se non li conoscete, eruditevi.

    Un caro saluto

    p.s. il suo: "Ammesso e non concesso che sia vero"... è alquanto sterile. Se Lei leggesse - come faccio io - i DL che mettono in essere le accise di volta in volta, leggerebbe coi suoi occhi la "data di scadenza".

    Nel mio articolo ho scritto: "

    Un esempio per tutti: una delle ultime accise poste sul prezzo al consumo del carburante, è pari a +0,0089 euro per litro, ed è stata imposta il primo novembre 2011 pro alluvionati della Liguria e della Toscana.

    Ebbene, questa accisa doveva restare in vigore fino al 31 Dicembre 2011"

    Cosa pensa, che mi metta ad inventare date di scadenza? O non sarà "per caso" che la mia professione fa si che prima di scrivere certi dati io prenda visione di certi documenti?

    Emilia Urso Anfuso

    • Di (---.---.---.99) 23 luglio 2012 18:25

      "Ohh Madonnina mia..." La signora ha gli ormoni impazziti in questi giorni!!! Dunque, premesso che: a) non tutti sono tuttologi in materia politica-istituzionale come lei e guarda caso dovrebbe essere la "stampa ben informata" a fare il suo dovere, ergo informare il Cittadino medio il quale "delega", appunto, a chi dovrebbe fare il suo lavoro. b) Il Cittadino medio avrebbe anche altre cosucce da fare, tipo: arrivare a fine mese campando la famiglia, cercando al contempo di tenere stretto fra i denti un posto di lavoro precario! Ribadisco che "Ammesso e non concesso che sia vero" la scadenza delle accise, sembra quasi grottesco che coloro che han sì tanto tempo da legger e compreder bene i DL, non facciano altro che scriver stizziti e non far nulla in merito, se non appuntare con la matita rossa i dubbi e le perplessità degli Italiani che, ammettono con sommo rammarico la propria ignoranza e lo sgomento del non far nulla delle categorie poste a loro tutela. Se poi mi chiede se penso che lei si metta ad inventar scadenze sulle accise, posso solo rispondere che in rete si trovano così tanti millantatori e buffoni che, molte notizie van prese con le molle. In ogni caso, ringrazio il buon Dio d’aver messo sulla nostra strada una sì fatta persona: competente, arguta e con tale garbo nello scriver e nel pensare, da rinnovar in cuor nostro il perduto Amor Cortese verso il gentil sesso. Grazie d’esistere.


  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.3) 21 luglio 2012 14:25
    Emilia Urso Anfuso

    Inoltre. ragioni da sé: "Tassa di scopo" è il significato dell’applicazione di una Accisa.

    "Di scopo" appunto. Per uno scopo ben preciso, per un evento ben preciso.

    Ovvio che la normativa preveda quindi una data di inizio ed una di fine.

    Rinnovo i saluti

    Emilia Urso Anfuso

  • Di Renzo Riva (---.---.---.163) 23 luglio 2012 00:15
    Renzo Riva

    Signora Emilia Urso Anfuso,

    Siamo all’armiamoci e partite vero?
    Lei disvela l’obiettivo dopodiché si chiama fuori.
    Altri e non lei dovrebbero perseguirlo.
    Un esposto a qualsiasi procura generale della repubblica non è capace di farla lei?
    Qualche amico avvocato che possa suggerirle le formule d’uso affinché le venga dato avviso d’archiviazione e poter di conseguenza produrre una opposizione lo avrà pure!
  • Di (---.---.---.33) 23 luglio 2012 11:13

    "Siamo all’armiamoci e partite vero?

    Lei disvela l’obiettivo dopodiché si chiama fuori.
    Altri e non lei dovrebbero perseguirlo"

    Caro Signore, Le ricorderei che io sono una Giornalista. Malgrado ciò, troppe cose denuncio e ho denunciato.

    Poi, se rielgge il suo stesso scritto, mi spiegherà semmai con calma cosa intendesse: prima mi scrive "Altri e non lei dovrebbero perseguirlo" poi chiede a me di fare l’esposto in Procura.

    Se invece gradiva darmi della "lassista", la perdono per un solo fatto: non conosce nulla delle mie tante azioni concrete a sostegno della società civile. Poco male.

    Ergo: poichè lei non è a conoscenza delle mie tante campagne per il sociale, forse il Suo commento è - diciamo così - un pò azzardato.

    Poi, Le ricordo che in Italia ad esempio, non è mai partito davvero il criterio di Class Action. Si chieda perché. Le rispondo io: perchè, così come sta facendo Lei con me, gli italiani aspettano sempre che sia qualcun’altro a tirarli fuori dai guai. Che peraltro spesso creano da se NON partecipando MAI attivamente alle questioni del Paese.

    Posso poi comprendere la Sua rabbia, che malamente scarica su di me, dal momento che posso capire che venir messi a conoscenza di essere stati presi per i fondelli da decenni ed anche in questo ambito, faccia male allo spirito. Ma ripeto: NON esiste nessuna normativa che vieti ai cittadini di PARTECIPARE alla vita della comunità in cui vive.

    Di conseguenza, e con l’esperienza personale di tanti anni di giornalismo e lotte per i diritti civili, La inviterei a iniziare a fare "gruppo" di modo che si possa poi - coerentemente - presentare un bell’esposto in Procura.

    Oppure - oltretutto, dopo che da anni sono impegnata ad Informare davvero i cittadini su tante cose di cui nessuni parla - pretenderebbe che mi occupi anche delle questioni legali e delle risoluzioni di tutti i problemi?

    Le consiglio nell’ordine:

    - di fare un bel tam tam su questo articolo a tutti i suoi conoscenti
    - di mettere su un bel gruppo di persone che capiscano l’importanza di procedere legalmente in casi come questo con un esposto in Procura

    Fatto ciò, mi rendo pubblicamente disponibile a supportarvi per portare avanti la cosa.

    E’ davvero "bizzarro" come abbiate solo male parole sempre e solo per coloro che tentano ino ogni modo di fare qualosa di BUONo ed ONESTO per la cittadinanza.

    Un cordiale saluto

    Emilia Urso Anfuso

  • Di (---.---.---.249) 23 luglio 2012 18:41

    Caro signore:

    primo) calmi i Suoi di ormoni, che qui non ci sono problemi ormonali

    secondo) non le è permesso straparlare di chi non conosce (me, in questo caso)

    terzo) la erudisco: ho fondato un giornale sei anni fa che dirigo. Do lavoro ad oltre 10 persone. NON ho mai preso un solo centesimo di finanziamento pubblico per l’editoria. Di conseguenza "scusi tanto" se non ho esattamente troppo tempo rimanente pr farvi ANCHE da paladina del vostro totale LASSISMO di "buoni cittadini itraliani"

    quarto) la ri erudisco: poichè sta parlando con una giornalista che da anni affronta temi scottanti, si occupa di creare campagne di sensibilizzazione nazionale sui temi civili, litiga con senatori et similia spesso e volentieri per smuovere una qualche briciola di dignità per i cittadini, oltre ad informarvi anche su come va la storia delle accise, La invito intanto ad utilizzare termini che la rimettano fra coloro che possano ancora esser chiamate "persdone degne e stimabili".

    quinto) poichè Lei sembra solo ed unicamente una persona arrabbiata col mondo intero, cosa che posso ben capire, perchè non si va atrovare un altro bersaglio? In effetti, Le confermo che esistono tanti BUFFONI, millantatori, non giornalisti incapaci persino di mettere insieme due parole di senso compiuto.

    Ecco: scaraventi contro costoro tutta l’acredine che avrebbe voluto scaricare addosso a me.
    Cosa che - La informo - se dovesse continuare, non meriterà oltre la mia consueta attenzione nei confronti dei tanti lettori che, diversamente da come Lei ha pensato di fare e pur a volte avendo idee diverse - nel caso in cui il contenuto dell’articolo lo permetta (Le ricordo che questo non è un articolo di opinione infatti, ma di Informazione) hanno la capacità di proporsi inmaniera leale, democratica e sicuramente NON persecutoria come nel suo caso.

    La saluto cordialmente

    Emilia Urso Anfuso

    • Di (---.---.---.159) 23 luglio 2012 19:38

      Acredine?? ... Direi semplici e banali constatazioni, più risposte a tono, cose che ha le mancano. In ogni caso, rendo, ancora una volta, grazie a Dio che la signoria vostra, nella sua immane bontà, abbia deciso di non rivolgermi più le sue "amorevoli attenzioni" , ne le sue pillole di saggezza, ovviamente scaturite da innata erudizione e si nota altresì, da totale dedizione al prossimo... Quella dedizione che SICURAMENTE LA ANNOVERANO FRA LE PERSONE DEGNE E STIMABILI. 

  • Di (---.---.---.249) 23 luglio 2012 19:43

    Solo una nota: "a lei" senza la H... Lei ha scritto "Ha lei"

    Cordiale e serena serata

  • Di (---.---.---.32) 23 luglio 2012 23:36

    Non vorrei dover replicare a chi è diventata la Jeanne D’Arc d’Italie.

    Mio malgrado sono ancora suo concittadino nonostante dal 2005 abbia chiesto al presidente Ciampi mi venisse riconosciuto lo stato di apolide.
    Mi fa un po’ ribrezzo dover tollerare concittadini che sono come lei dice.
    Gli ormoni c’entrano come i cavoli a merenda e non saprei se eventualmente si mobilitassero con sua fisica presenza.

    Mandi,
    Renzo Riva
  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.13) 24 luglio 2012 11:11
    Emilia Urso Anfuso

    Riva, si metta tranquillo

    Il commento NON era rivolto a Lei....

    Legga sopra e si renderà conto.

    A meno che, l’anonimo cui ho risposto fosse Lei.

    Nel qual caso, Le riconfermo la mia replica

    Un cordiale saluto

    Emilia Urso Anfuso

  • Di Emilia Urso Anfuso (---.---.---.156) 28 luglio 2012 16:36
    Emilia Urso Anfuso

    Salve Riva, mentre Lei chiaccherava, ho trovato anche il tempo di creare una nuova campagna.

    Se invece di chiaccherare per una volta anche Lei volesse rendersi partecipe delle questioni che ci riguardano tutti, può farlo:

    O attraverso la mia testata (dove troverà molte altre campagne a sostegno di molte cause civili, create dalla sottoscritta)

    http://www.gliscomunicati.com/conte...

    o attraverso il Movimento apartitico che ho fondato nel 2009:

    http://www.noinazione.it/content.as...

    Se invece ritiene faccia troppo caldo, invece di partire con noi che qualcosa facciamo, si armi delle solite parole che hanno il solo senso di voler ammorbare chi fa sempre cose concrete.

    Lei a polemica, è molto conosiuto qui su Agoravox e non solo.

    Un carissimo saluto e mi auguro di averLa fra di noi.

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