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Strage di Nizza e dichiarazioni di Hollande: polizia alle frontiere, stato di Emergenza e guerra

Alle 3:50 di venerdì mattina, poche ore dopo la strage avvenuta a Nizza la notte del 14 luglio, il Presidente francese ha diffuso una dichiarazione ufficiale nella quale ha spiegato la posizione della Francia dopo questo terribile evento. 

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Place de la République, Paris (foto: fbarca)

Questo non è un articolo, è solo un appunto, uno spunto, senza pretesa di analisi.

La politica è più complicata di così: i fattori economici, storici e sociali che portano ad un evento, l'aggiunta del caso, le sensibilità e la storia di ciascuno fanno sì che le cose succedano come le troviamo. 

Però, nonostante le mille ragioni, le differenti soluzioni, il dolore e la politica e la geopolitica, una considerazione ingenua, semplice e tutto sommato banale sorge spontanea: cosa c'entra l'attentatore di Nizza (la cui identità era sconosciuta alle 3:50 di venerdì 16 luglio) con la Siria? Perché tra le misure da portare avanti in risposta a questi eventi ci sono le bombe? 

Questo non è un complotto, non c'è un'agenda, non ci sono Illuminati né scie chimiche: c'è solo una politica stanca, che ripete se stessa sempre uguale in un circolo vuoto e viziato.

Che provoca morte e (ri)chiama distuzione. 

Per questo il discorso post-strage del Presidente francese, un socialista, il presidente di un Paese che ha subito, da gennaio 2015 diversi colpi, al cuore e allo stomaco è grottesco. Vecchio e usurato. Se la situazione non fosse tanto drammatica, risulterebbe ridicolo, perfino. 

Dopo un evento come quello della notte del 14 luglio Hollande, socialista sottolineo ancora, ha sentito il dovere, la necessità, di esplicitare 4 concetti, sopra gli altri. Mi pare. 

  1. Il cordoglio per le vittime di Nizza e solidarietà alle famiglie.
  2. Ribadire un ulteriore aumento delle forze di polizia e militari sul territorio francese, "soprattutto alle frontiere", ha detto. 
  3. Ha deciso il prolungamento di ulteriori 3 mesi dello Stato di Emergenza. Cosa significa lo stato di emergenza? Poteri “speciali” ai prefetti: possiblità di dichiarare il coprifuoco e bloccare la circolazione; divieto di tutte le manifestazioni pubbliche; indagini senza bisogno dell'autorizzazione del giudice... (Qui è spiegato meglio). Una situazione che si trascina dallo scorso novembre, senza risultati nella lotta al terrorismo. 
  4. Un rafforzamento, ulteriormente, della presenza francese in Siria e in Iraq. Quindi più bombe. 

Cosa ci sfugge a tutti noi? Da qualche parte stiamo sbagliando. 

 

Il testo completo della dichiarazione di trova in rete (qui, per esempio). Qui sotto la traduzione. 

"A Nizza, stanotte, un camion si è gettato sulla folla che si era ritrovata per i fuochi del 14 luglio con l'intento di uccidere, schiacciare e massacrare. 

Piangiamo, nel momento in cui scrivo, le 77 (poi 84, ndr) vittime, di cui diversi bambini e una ventina di feriti gravi. Questo attacco, il cui carattere terroristico non può essere negato è, ancora una volta, di una violenza assoluta. E' evidente che noi dovremo fare tutto il possibile per poter lottare contro il flagello del terrorismo. 

Il guidatore è stato ucciso. Ignoriamo se aveva dei complici, ma faremo in modo che, una volta identificato, si possa verificare anche questa pista. 

La Francia è stata colpita il giorno della sua festa nazionale, il 14 luglio, simbolo di libertà e, perché i Diritti dell'Uomo sono negati dai fanatici, la Francia ne diventa, per forza di cose, il simbolo. Esprimo, a nome di tutta la nazione, la nostra solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. 

Tutti i mezzi che abbiamo sono all'opera per aiutare i feriti. Il Plan Blanc mobilita gli ospedali (....) Dopo Parigi, poi Saint Denis ora Nizza è toccata. E' la Francia tutta che è sotto la minaccia del terrorismo islamico. 

Dobbiamo dare prova di una vigilanza estrema e di una determinazione assoluta. 

Numerose misure sono state prese. Il nostro arsenale legistlativo è stato rinforzato. Dobbiamo, visto che siamo in un periodo estivo, alzare ulteriormente il nostro livello di protezione. Per questo ho deciso, su proposta del Primo Ministro e insieme a quelli della Difesa e dell'Interno, di mantenere altro il livello della "opération Sentinelle" (il dispiegamento di forze dell'ordine che ha seguito gli attentati di Parigi, ndr), che ci permette di mobilitare 10mila militare, che si aggiungono ai gendarmi e alla polizia. 

Ho anche deciso di fare appello ai riservisti, cioé à tutti quelli che hanno servito la patria o che sono negli effettivi della gendarmeria, per venire a dare una mano a chi è già in servizio. Potremo utilizzarli su tutti i lughi dove abbiamo bisogno, e in particolare, nel controllo delle frontiere. 

Inoltre ho deciso che lo Stato di Emergenza, che doveva bloccarsi il 26 luglio, sarà prolungato di altri 3 mesi. Un progetto di legge sarà proposto al Parlamento da qui alla fine della settimana prossima. 

Nulla ci fermerà nella nostra volontà di lottare contro il terrorismo e andremo a rinforzare le nostre azioni in Siria, così come in Iraq. Continueremo a colpire quelle che ci attaccano sul nostro suolo, laddove si trovano. L'ho annunciato ieri (giovedì mattina). 

consiglio di difesa straordinario si terrà domani (oggi, ndr). Esaminerà tutte le misure que abbiamo già preso e quelle che ho appena annunciato. Permetterà di poter sfruttare tutti gli effettivi necessari nei luoghi e nelle città dove abbiamo bisogno di protezione e vigilanza. 

Andrò, insieme al Primo ministro, a Nizza dopo il Consiglio di Difesa per sostere la città e i suoi eletti in questa dura prova e fare in modo di poter usare tutti i mezzi necessari. 

La Francia è afflitta da questa nuova tragedia, prova orrore per quello che è appena successo: questa mostruosità (usare un camion per uccidere), uccidere deliberatamente dozzine di persone che volevano solo festeggiare il 14 luglio. 

La Francia è afflitta ma è forte e sarà sempre più forte, ve lo assicuro, dei fanatici che oggi la vogliono colpire"

 

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