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La settimana dei mercati

Di Sauro Dozzini (Consulente finanziario e mediatore creditizio)

Una seduta incerta ha concluso una settimana dal bilancio negativo per le Borse europee, la seconda consecutiva di ribasso.
A Milano l'indice FtseMib ha finito la giornata di venerdì invariato a quota 22.138 punti. Nel corso della settimana la Borsa italiana è scesa dello 0,9%, riducendo così il rialzo da inizio anno a +9,9%.
 
L'avvio fiacco di Wall Street, sebbene il mercato occupazionale Usa a febbraio sia migliorato più di quanto ci si attendesse, ha sgonfiato l'ottimismo degli investitori. Gli indici newyorkesi viaggiano in deciso ribasso, appesantiti dal rialzo dei prezzi del greggio e dai realizzi dopo il rally di giovedì. Il Dow Jones ha perso l'1,3%, lo S&P 500 l'1,23% e il Nasdaq lo 0,93%.

Il bilancio della giornata è più pesante per le altre Piazze europee: Londra è scesa dello 0,2%, Parigi ha perso l'1% e Francoforte ha segnato un calo dello 0,7%. Nella settimana l'indice complessivo delle Borse europee Stoxx600 è sceso dello 0,7% e la sua performance dall'inizio dell'anno si è ridotta a +2,3%.

Nel mese di febbraio negli Usa sono stati creati 192mila nuovi posti di lavoro, un vero e proprio boom se si confronta con i 36mila nuovi posti di gennaio.
E infatti si tratta del dato migliore degli ultimi nove mesi, ma la differenza fra dato previsto e dato puntuale è minima.

Venendo alla giornata sul listino milanese, ci sono state vendite corpose sui titoli industriali, mentre le banche hanno tenuto bene, grazie alla prospettiva di un aumento della redditività grazie al prossimo incremento del tasso di riferimento dell'euro, annunciato da Trichet.

INTESA SANPAOLO (ISP.MI) ha guadagnato lo 0,93%: secondo un broker estero, è il bancario per eccellenza da giocare in uno scenario di costo del denaro più alto. Bene anche POP MILANO (PMI.MI) (+1,42%), UBI (UBI.MI) (+1,2%), MONTEPASCHI (BMPS.MI) (+0,86%) e UNICREDIT (UCG.MI) (+0,33%).
 
Fiat (F.MI) ha perso il 3,1%: alcuni investitori temono che siano diventati più incerti i 3 miliardi di dollari di finanziamenti pubblici che il gruppo dovrebbe ricevere in Usa per sviluppare l'auto elettrica. FiatIndustrial è salita dello 0,4%. Pirelli (PC.MI) è scesa dell'1,3%.
 
Seduta pesante per PRYSMIAN (PRY.MI), caduta del 3,91% dopo aver pubblicato i risultati 2010. Sospesi per l'intera seduta i titoli della galassia Ligresti, in attesa della nota, pubblicata nel primo pomeriggio di venerdì 4 febbraio, con cui è stato reso noto che, secondo la Consob, deve essere promossa un'Opa su PREMAFIN (PF.MI) e FONDIARIA-SAI (FSA.MI) se la francese Groupama entrerà nella holding.

Male FINMECCANICA (FNC.MI) (-1,58%): secondo una fonte, a breve sarà convocato un cda straordinario per deliberare la cessione del 45% del capitale di Ansaldo Energia a First Reserve, sulla base di una valorizzazione dell'intera controllata di circa 1 miliardo di euro.

Fra le mid cap, balzo di Geox (GEO.MI) +7,7% e brusca discesa di LandiRenzo (LR.MI) -4,6%.
 
Le migliori blue chip della settimana:
 
Lottomatica +4,7%
 
Parmalat +4,1%
 
Saipem +2,8%
 
Banca Pop.Milano +2,3%
 
Telecom Italia +2,3%
 
Prysmian +1,7%
 
Luxottica +1,6%

Le peggiori blue chip della settimana:
 
Fiat -7,3%
 
Banco Popolare -7,1%
 
MontePaschi -5,1%
 
Ansaldo -4,3%
 
Finmeccanica -3,5%
 
Unicredit -3,0%
 
Exor-2,0%
 
 

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