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La settimana dei mercati

Piazza Affari chiude una settimana difficile per tutti i mercati azionari europei con un buon rimbalzo anche se insufficiente a far dimenticare i timori degli investitori legati all'esplosione delle rivolte in Libia.

Dopo quattro giorni consecutivi di ribasso, le Borse hanno reagito venerdì con un vigoroso rimbalzo sostenuto dalla stabilizzazione dei prezzi del petrolio. La disponibilità dell'Arabia Saudita ad aumentare la produzione di greggio, se ci sarà bisogno di sopperire alle forniture libiche, ha tranquillizzato gli investitori. In serata il Brent è sceso a 111,1 dollari al barile, in calo dello 0,1%, il Wti americano è arretrato dello 0,3% a 96,9 dollari.

Venerdì l'indice FtseMib della Borsa di Milano è salito dell'1,8%, ma la settimana si chiude con un calo del 3%. La Borsa di Londra è salita dell'1,2%, Parigi +1,4%, Francoforte +0,7%. Nella settimana l'indice complessivo europeo Stoxx 600 è sceso del 2,3%. Dall'inizio dell'anno segna un guadagno del 3%.

Sale anche la Borsa americana che a metà seduta vede il Dow Jones in crescita dello 0,3%, Dow Jones +0,6%, Nasdaq +1%. Dall'economia americana sono venute venerdì indicazioni contrastanti: il Pil Usa del quarto trimestre 2010 è stato rivisto al ribasso, ma la fiducia dei consumatori (indice dell'Università del Michigan) a febbraio è salita ai massimi degli ultimi tre anni a quota 77,5 punti, sopra le attese degli analisti che indicavano 75,5 punti.

Sul listino azionario l'interesse è generalizzato su tutti i settori con particolare focus su qualche storia che ha catalizzato l'attenzione. Svetta TELLECOM ITALIA (TIT.MI) dopo i risultati e i nuovi dati del piano industriale che evidenziano una buona riduzione del debito e un aumento della cedola per quest'anno e per gli anni successivi nella parte alta delle attese. Il titolo ordinario balza del 5,16% a 1,1 euro con forti volumi. Il piano di riacquisto spinge ad oltre il 4% le azioni di risparmio.

In grande spolvero il settore del cemento al centro di acquisti in tutta Europa (Stoxx +2%). A Milano BUZZI (BZU.MI) guadagna il 5,3% e ITALCEMENTI (IT.MI) oltre il 7%. A suscitare interesse sul comparto è anche l'annuncio da parte di Italcementi della cessione di asset turchi per un valore complessivo di 290 milioni di euro al lordo della posizione finanziaria e di cassa.

L'operazione è giudicata positivamente dagli analisti per l'impatto positivo sulla struttura patrimoniale del gruppo e anche per l'impegno del management di focalizzarsi sui mercati core.

Seduta da incorniciare anche per MEDIOBANCA (MB.MI), in rialzo del 3,8% dopo i risultati del secondo trimestre che hanno mostrato una forte crescita dell'utile netto sopra le attese.

Rimbalzano i titolo del lusso dopo i cali della vigilia: LUXOTTICA (LUX.MI) sale di oltre il 3% in vista dell'incontro con la comunità finanziaria il primo di marzo da cui gli analisti si aspettano indicazioni sul 2011

Bene MEDIASET (MS.MI) in scia ai risultati di giovedì di TELECINCO (TL5.MC). Intensi acquisti anche su altri media come RCS (RCS.MI) a +6%, e SEAT (PG.MI) a +5,3%.

Stornano i titoli delle aziende attive nell'energia rinnovabile come ENEL GREEN POWER e K.R. ENERGY (KRE.MI) e ERGYCAP (ECA.MI), sugli scudi giovedì in reazione alle tensioni sul greggio.

 

Le migliori blue chip della settimana:


Telecom Italia +4,7%

Enel Green Power +3,6%

Luxottica +1,1%

Parmalat +0,6%

Buzzi +0,5%

Le peggiori blue chip della settimana:

Ubi -7,0%

Tenaris -6,7%

Banca PopMilano -6,2%

Impregilo -6,1%

Unicredit -5,5%

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