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La "rogna" di mister B. tra Mills e Mondadori

Le buone e le cattive notizie, per il Presidente del Consiglio, arrivano sempre dalla Corte d’Appello di Milano. Quali sono i giudici di sinistra?

LODO MONDADORI

La Corte d’appello di Milano ha disposto la sospensione dell’esecutività della sentenza in sede civile, emessa dal giudice Raimondo Mesiano, con la quale la Fininvest è stata condannata al risarcimento di 750 milioni di euro nei confronti della CIR di Carlo De Benedetti.

La sospensione, secondo la Corte, è stata determinata "dall’elevatissima entità della condanna" e della "onerosità dell’eventuale procedimento di ripetizione in caso di accoglimento parziale dell’appello".

Si è stabilito pertanto di aspettare che le parti in causa si scontrino anche in sede d’appello, e rendere esecutiva le sentenza di primo grado solo quando i magistrati si saranno espressi in quella sede in maniera definitiva.

Si tratta di una parziale vittoria da parte del gruppo che fa capo a Silvio Berlusconi, che per il momento si salva dall’onerosità di un esborso tale da poter creare non pochi problemi ad una società quotata in borsa.

Il 22 ottobre era stato presentato ricorso alla Corte d’Appello milanese da parte degli avvocati del Cavaliere. Il ricorso era stato accompagnato, secondo quanto scrive Massimo Giannini su "Repubblica" del 26 ottobre, da un parere sulla stima del danno derivante dall’immediata esecuzione della sentenza di primo grado, e da una relazione di consulenza tecnica sulla determinazione del danno riconosciuto alla CIR.

Secondo il quotidiano Repubblica, quest’ultimo atto reca in calce la firma di Roberto Poli, presidente dell’Eni, e di Paolo Colombo, consigliere di amministrazione della stessa compagnia petrolifera.

Le relazioni tra l’ENI e la Presidenza del Consiglio si sta facendo negli ultimi tempi sempre più stretta al fine di condurre in porto la costruzione della "pipeline" South Stream, in società tra il "cane a sei zampe" e la Gazprom dell’amico russo Vladimir Putin. In aiuto del Cavaliere scendono in campo anche esponenti del mondo economico "strategico" per l’approvvigionamento delle risorse energetiche - Come dire, io faccio un favore a te, e tu me lo ricambi in consulenze, e si va a benedire qualunque conflitto di interesse.



SENTENZA MILLS

La seconda sezione penale della Corte d’Appello di Milano ha invece confermato la sentenza di primo grado che ha condannato l’avvocato David Mills a quattro anni e sei mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari.

Gli avvocati di Mills presenteranno ricorso in Corte di Cassazione.

I magistrati stanno facendo una vera e propria corsa contro il tempo per evitare la prescrizione, che per Mills scatterà ad aprile del 2010.

I giudici della Corte di Appello depositeranno le motivazioni entro quindici giorni, e da quel momento i legali dell’avocato inglese avranno trenta giorni per presentare il ricorso in Cassazione.

Dopo la bocciatura del "Lodo Alfano" da parte della Corte Costituzionale, ripartirà anche il processo a Berlusconi, per il quale la prescrizione ricorrerà ad aprile 2011.

Molto probabilmente Mills non andrà in carcere: se non ci dovesse essere la prescrizione, a salvarlo sarà certamente l’indulto di mastelliana memoria.

Per Berlusconi invece si apre un nuovo scenario giudiziario, contro il quale verrà invocata di certo una riforma della giustizia che miri solo a salvarlo dalla condanna.

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