• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > La ripresa di “Musica con le Ali”

La ripresa di “Musica con le Ali”

L’Associazione milanese ritrova il suo affezionato pubblico del Teatro La Fenice

Il concerto conclusivo della stagione “Musica con le Ali 2019-2020”, previsto inizialmente il 4 giugno alle sale Apollinee, è stato riproposto a distanza di tempo nella Sala Grande del Teatro La Fenice.

Prima di iniziare, il presidente dell’Associazione Carlo Hrubi, ha sottolineato in tre motivi l’importanza della serata:

1) segna la ripresa di “Musica con le Ali”.

2) Segna il debutto di una nuova webRadio, “Radio MCA , che ha trasmesso il concerto in diretta. Si tratta di un progetto pensato come parte integrante dell’azione di Patronage artistico svolta da “Musica con le Ali”, per sostenere i migliori giovani interpreti italiani.

3) Coglie l’occasione di consegnare l’attestato del Premio ICMA (International Classical Music Award 2020)– che le arriverà a mezzo posta – a Erica Piccotti, vincitrice 2020 come “Young Artist of the Year”, attribuito da una giuria di critici di 16 nazioni europee. La Piccotti è emersa per talento ormai affermato, il suono caldo, una maturità che non tradisce affatto la sua giovane età (è nata a Roma nel 1999) : questi i passi salienti nella motivazione.

Dopo qualche minuto di silenzio, utile ad acquistare la giusta concentrazione, i musicisti – Gennaro Cardaropoli, violino; Claudio Laureti, viola; Erica Piccotti, violoncello; Margherita Santi, pianoforte – hanno interpretato con lo spirito giusto il “Quartetto in Mi bemolle maggiore Op.47” (1842) di Robert Schumann (Zwickau, 8 giugno 1840 – Endenich, 29 luglio 1856), che è probabilmente il rappresentante più tipico del Romanticismo musicale tedesco. Il brano, della durata di circa 28 minuti, è, secondo il parere del compositore Mario Castelnuovo Tedesco, una felice eccezione nella sua scrittura per musica da camera, non particolarmente convincente.

C’è parecchia varietà nei 4 movimenti. Tra i più irruenti si segnala lo Scherzo(Molto vivace), dall’andamento per così dire arrembante, contrassegnato da piacevoli pizzicati. E’ invece di una bellezza toccante il tema dell’Andante cantabile, inizialmente esposto dal violoncello, in seguito dal violino, col risultato di un affascinante duetto pieno di passione.

Nemmeno il tempo di rifiatare, perché i musicisti tornano subito ad eseguire il “Quartetto in Sol minore Op.25”(1861) di Johannes Brahms (Amburgo, 7 maggio 1833 – Vienna, 3 aprile 1897), della durata di circa 40 minuti.

Val la pena di ricordare che fu proprio Schumann nel 1853 a lanciare il compositore nel mondo musicale, intuendone la genialità, attraverso un sensazionale articolo (Vite nuove) sul giornale “Die neue Zeitschrift fur Musik”, di cui fu uno dei fondatori e per un decennio ricoprì la carica di Direttore.

Il Quartetto, come si legge nel programma di sala curato da Francesco Ermini Polacci, appartiene “alla categoria dei capolavori cameristici di Brahms, vuoi per la rigogliosa fantasia inventiva che lo percorre, vuoi per la trascinante comunicativa di un discorso la cui guida è affidata al pianoforte, lo strumento da lui prediletto e meglio padroneggiato”. E proprio il pianoforte emerge spesso in primo piano fin dall’Allegro. Lo strumento espone un interessante tema avvolto dal mistero, cui contribuiscono i pizzicati all’unisono da parte degli archi. Dall’Intermezzo (Allegro ma non troppo) all’Andante con moto, fino al finale Rondò alla zingarese (Presto), il brano cresce inesorabilmente, come una narrazione che avvince l’ascoltatore. Il Rondò è maestoso e trionfante con guizzi veloci. Belli sia un duetto tra il pianoforte e il violoncello, quest’ultimo dapprima pizzicato e poi suonato con l’archetto, sia due brevi episodi per solo trio d’archi, preceduti da una figurazione accentata di solo piano. Un andamento via via più rapido contraddistingue quest’ultimo movimento, ritmicamente frenetico e concluso dai musicisti con perfetto sincronismo.

Applausi prolungati hanno indotto i giovani musicisti a riproporre la parte finale dell’entusiasmante Rondò.

Il prossimo appuntamento veneziano di “Musica con le Ali” è previsto il 7 settembre.

 

 

 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità